Orphan

1.2K 89 99
                                    

Jisung pov

Da quel momento non sentì più niente e l'ultima cosa che vidi prima della fine della conversazione, fu la faccia di Minho che da infastidita e incazzata, si trasformò in stupita e confusa.
Io: "cos'ha detto?" chiesi guardandolo confuso.

Lui si girò verso di me con un'espressione ancora indecifrabile a dipingergli il viso.
Minho: "niente di importante, ma probabilmente ce la troveremo in casa domani" mi avvertì prendendomi i fianchi e avvicinandomi a lui;
Io: "non stasera?" chiesi stupito, circondando la sua nuca con le mie mani;
Minho: "nah, a meno che usa il teletrasporto, ma non ha questo super potere" negò pensieroso "credo" aggiunse corrugando le sopracciglia.

Io risi e passai le unghie sulle sue ciocche scure, lisciandole.
Minho: "cosa vuoi fare oggi?" chiese stringendo leggermente la presa sul mio bacino;
Io: "non so, qualche idea?" risposi con un mezzo sorrisetto, capendo già le sue intenzioni;
Minho: "mmmh, molte, ma una mi inspira particolarmente" dichiarò poggiando la fronte sulla mia.

Sorrisi, ma quando provò ad avvicinarsi a me, io misi un dito sulle sue labbra.
Io: "ah ah, dopo, prima voglio guardarmi un film" imposi spingendolo via;
Minho: "non possiamo guardarlo dopo?" chiese facendo le labbrucce;
Io: "no" negai guardandolo dritto negli occhi.

Lui sbuffò e mi seguì, sedendosi accanto a me sul divano.
Io: "ti va di guardare un horror?" proposi aprendo Netflix;
Minho: "non urlerai come una femminuccia, vero?" mi stuzzicò posizionando un braccio attorno alle mie spalle;
Io: "non sono così fifone" protestai guardandolo male;
Minho: "mmmh, non ne sono così sicuro" borbottò dubbioso;
Io: "vuoi scommettere?" risposi allungando una mano verso di lui;
Minho: "con piacere" affermò sigillando le nostre mani.

Ghignai e feci partire il film 'Orphan', accoccolandomi meglio al maggiore.

All'inizio era abbastanza tranquillo, ma dopo poco la ragazzina protagonista iniziò a comportarsi in modo strano e io non riuscì a trattenermi, urlando e saltando sul posto numerose volte.

In tutto questo, Minho continuava ad accarezzarmi e ridere per le mie reazioni, felice di avere già la vittoria in pugno.

Finalmente, dopo ben 2 ore intere, il film terminò e il mio cuore poté tranquillizzarsi.

Partirono i titoli di coda, così spensi la televisione.
Io: "andiamo a pranzare che ho fame" dissi alzandomi e stiracchiandomi;
Minho: "d'accordo, ma non dimentico la tua promessa" garantì sogghignando;
Io: "lo so, non preoccuparti" risposi alzando gli occhi al cielo.

Aprì il frigorifero e fortunatamente avevo fatto la spesa poco tempo fa, quindi era ancora abbastanza guarnito di cose commestibili.
Minho: "ti va del Kimchi?" propose estraendo già diverse verdure;
Io: "siii" esultai entusiasta.

Lo aiutai a prendere tutto il necessario e gli misi anche il grembiule.
Io: "ma come sei figo" dissi squadrandolo da capo a piedi;
Minho: "il mio ha rappresentato 3 gatti ed è verde menta, perciò è molto più bello di questo" spiattellò facendomi la linguaccia;
Io: "ma questo è nero e rosa con l'immagine di un cane, cosa vuoi di più?" obbiettai incrociando le braccia al petto;
Minho: "mi sento una Blackpink" commentò prendendo il tagliere in legno;
Io: "e di cosa ti lamenti allora?" chiesi guardandolo male;
Minho: "niente, ora levati che devo cucinare" esortò sistemando diversi utensili sui piani di lavoro;
Io: "perché? Ti aiuto anche io" protestai seguendo i suoi movimenti.

Il blu si fermò di colpo e scoppiò a ridere.
Minho: "tu? Aiutarmi? Se vuoi una scusa per bruciare casa e venire a vivere da me, basta dirlo" espresse ridacchiando;
Io: "HEY" urlai incrociando le braccia al petto "non è vero" aggiunsi offeso;
Minho: "andiamo, lo sai anche tu" disse avvicinandosi a me;
Io: "vai via" borbottai lanciandogli un'occhiataccia;
Minho: "eddai, scherzavo Jis, mi fa piacere se mi aiuti" assicurò facendomi un piccolo sorriso;
Io: "stai mentendo" contestai assottigliando gli occhi;
Minho: "no, lo giuro" insistette dandomi il mignolo "basta che fai tutto quello che ti dico e sarai bravissimo, ne sono sicuro" disse poggiando la mano libera sulla mia spalla.

Io lo guardai un po' esitante, ma alla fine sbuffai e collegai i nostri mignoli.
Minho: "bene, allora taglia le verdure" ordinò indicandomi il tagliere e il coltello già pronti;
Io: "subito capo" risposi ironicamente cominciando a tagliare il cavolo cinese.

L'altro rise e riempì una ciotola d'acqua fredda.
Io: "come cazzo si fa a tagliare sto coso" mi lamentai cercando di rompere questo maledetto cavolo;
Minho: "faccio io" disse avvicinandosi a me;
Io: "NO, voglio imparare" ribattei tenendomi stretto tra le mani il coltello;
Minho: "e va bene" accettò sospirando.

Mi si avvicinò, per poi posizionarsi alle mie spalle e prendere le mie mani tra le sue.

Arrossì leggermente a questa sua azione improvvisa, ma non pensando alla sua troppa vicinanza, mi concentrai subito sui movimenti che mi stava facendo compiere.

Nel mentre la sua bocca era a pochi millimetri dal mio orecchio, spiegando tutti i passaggi e come impugnare correttamente il coltello per non tagliarsi.
Io: "okay ho capito, grazie Min" dissi convinto;
Minho: "stai attento" rispose dandomi un bacio sulla guancia, per poi allontanarsi.

Dovevo ammettere che quel gesto mi aveva scosso e non mi dispiaceva affatto il calore del suo petto contro la mia schiena, ma ora dovevo concentrarmi e preparare un pranzo per lo meno mangiabile.

Iniziammo a pranzare quando ormai era l'una passata, ma almeno avevo imparato qualcosa di nuovo.
Minho: "ti sei impegnato" commentò prendendo una forchettata di Kimchi;
Io: "siii, moltissimo" enfatizzai molto felice del mio successo.

Lui mi sorrise e allungò la mano sul tavolo, in cerca di contatto fisico.

Io la presi subito e feci intrecciare le nostre dita, mentre con l'altra mangiavo il pranzo, che probabilmente per la prima volta dopo molti anni non era surgelato.
Io: "quindi... sei convinto della decisione che hai preso?" domandai esitante;
Minho: "su cosa?" chiese in risposta, confuso;
Io: "ecco, per dire a tutti di n-noi" spiegai mordendomi il labbro inferiore;
Minho: "sicurissimo" affermò stringendomi maggiormente la mano "nessuno potrà farmi cambiare idea" aggiunse sorridendomi.

Ricambiai il sorriso e in poco tempo finimmo di mangiare.

Sparecchiammo, mettendo tutto nel lavandino.
Minho: "lavo io, tu vai pure ad aspettarmi in soggiorno o dove vuoi" impose aprendo il rubinetto;
Io: "io invece avrei un'idea molto migliore del pulire" mi opposi facendogli un sorrisetto.

~
Scusate se aggiorno più lentamente, ma iniziano le verifiche... yeeeee

CEO-MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora