Jisung pov
Il sonno abbandonò il mio corpo lentamente, mentre il sole sbatteva persistente sul mio viso, infastidendomi gli occhi.
Portai un braccio in faccia e finalmente sollevai le palpebre, trovando la stanza sottosopra.
Scattai in piedi, mi infilai le ciabatte e andai in soggiorno.
Io: "Minho?" biascicai sbadigliando.Non rispose, ma sentì delle voci provenire dal piano di sopra, così le seguì.
Mi ritrovai davanti al suo studio e dato che c'era la porta spalancata, potei vedere chiaramente il blu girato di spalle che parlava al telefono.
Minho: "sì, arriviamo oggi" affermò gironzolando a caso per la stanza "porterò tutto non si preoccupi" disse scrivendo qualcosa su un foglio posto sulla scrivania "a dopo, arrivederci" concluse schiacciando sulla cornetta rossa e mettendo il telefono sul tavolo.Si chinò e continuò a scrivere sul pezzo di carta, non accorgendosi ancora della mia presenza.
Io: "baby" mugugnai avvicinandomi a lui.Sentendosi chiamare, bloccò la sua mano e girò la testa verso di me.
Minho: "buongiorno amore, dormito bene?" domandò mettendomisi davanti e accarezzandomi le guance.Annuì e lui mi posò un delicato bacio sulla fronte, facendomi sollevare automaticamente gli angoli della bocca.
Io: "chi era al telefono?" domandai poggiando le mani sui suoi fianchi;
Minho: "volevo farti una sorpresa, ma ormai non ha senso mentirti" rispose sospirando.Lo guardai confuso, attendendo delle spiegazioni.
Minho: "ho acquistato una casa per noi due" annunciò lisciandomi i capelli all'indietro.Spalancai la bocca e le mie labbra diedero vita ad un enorme sorriso luminoso.
Io: "per noi?" ripetei guardandolo emozionato;
Minho: "solo noi" affermò ricambiando il sorriso.Mi sollevai in punta di piedi e lo baciai, muovendomi tranquillamente e dolcemente.
Io: "ti amo" sussurrai appena mi staccai;
Minho: "anche io" concordò stringendo la presa sulle mie guanciotte piene "ma ora devi preparare le tue cose" aggiunse allontanandosi da me;
Io: "andiamo già?" chiesi ancora più allibito;
Minho: "certo, ora vai" rispose dandomi un sberlina sul sedere.Sorrisi e corsi fuori, andando immediatamente in camera per preparare tutti i miei vestiti.
Li sistemai in una valigia e fatto con la mia, pensai anche a quella del maggiore, il quale stava ancora firmando tutti i documenti e sistemando le ultime cose.
Gli piegai con cura tutti i vestiti, mettendoli nella sua valigia, per poi portare il tutto all'ingresso.
Minho: "oh, grazie Jis" mi ringraziò uscendo dalla cucina;
Io: "hai finito di sistemare la casa tu?" chiesi guardandomi in giro;
Minho: "yess, ti cambi e poi possiamo andare" confermò facendomi un pollice in su.Mi guardai i vestiti o solo in quel momento mi accorsi che ero ancora in pigiama.
Sbuffai e aprì una valigia a caso.
Minho: "quella sarebbe la mia" indicò ridacchiando;
Io: "zitto" lo ammonì prendendo la prima maglia che mi capitò davanti.Afferrai anche un pantalone e andai in bagno, cambiandomi più veloce della luce.
Mi lavai i denti con lo spazzolino usa e getta, che fortunatamente non avevo messo dentro e ritornai dal blu.
Lo trovai intento a scrivere al telefono, poggiato con una spalla al muro e io misi il pigiama col resto dei vestiti, questa volta però i miei.
Minho: "pronto?" domandò prendendo le due valigie;
Io: "sì, andiamo" affermai mettendo le scarpe.Uscimmo e trovammo il nostro caro Wooyoung ad aspettarci con la sua macchina nera scintillante.
Wooyoung: "ma buongiorno" ci salutò afferrandoci le valigie e sistemandole nel baule;
Io: "grazieee" lo ringraziai aprendo la portiera;
Minho: "tieni l'indirizzo" disse dando il telefono al corvino.Quest'ultimo si prese il dispositivo, posizionandolo in un appoggio accanto al volante, per poi partire.
Minho: "Woo" lo chiamò sporgendosi sui sedili davanti;
Wooyoung: "dimmi tutto" rispose facendogli un cenno veloce del capo, dato che non poteva girarsi;
Minho: "se vi va, tu e San potreste venire a vivere nella mia ormai vecchia casa" propose guardando la strada davanti a noi;
Wooyoung: "davvero?" dubitò con voce stupita;
Minho: "certo, tanto a me non serve più" ribadì dandogli una pacca sulla spalla;
Wooyoung: "dopo chiedo a San allora, grazie capo" disse entusiasta;
Minho: "ti do anche un mese di vacanza" aggiunse rimettendosi accanto a me;
Io: "wow, che hai bevuto stamattina?" ironizzai girandomi verso di lui;
Minho: "te" rispose facendomi l'occhiolino.Il guidatore si schiarì la gola, cercando di trattenere una risata, la quale però uscì comunque.
Io invece, diedi una forte sberla sulla spalla del maggiore, guardandolo male.
Io: "bugiardo" lo incolpai incrociando le braccia al petto.Parlammo e ridemmo per i 20 minuti restanti di viaggio, per poi arrivare a destinazione.
Scesi e una grande dimora bianca mi si parò davanti in tutta la sua bellezza e maestosità.
Io: "e questa tu la definisci una casa?" chiesi indicando la villa;
Minho: "esatto, Woo puoi andare da San, qui ci pensiamo noi e fammi sapere per la mia offerta" disse rivolgendosi alla sua guardia del corpo, che aveva appena appoggiato le valigie accanto a noi;
Wooyoung: "okay, buona giornata allora" rispose risalendo in auto.Gli feci un cenno della mano e appena fu fuori dalla mia portata, entrai in casa.
Naturalmente se era bella all'esterno, all'interno era a dir poco meravigliosa.
Era prevalentemente bianca e nera, ma molti mobili erano fatti in legno e in più c'erano molti quadri e arredi colorati sparsi in giro, che davano quel tocco di felicità.
Minho: "ti piace?" domandò circondandomi le spalle con un braccio;
Io: "è stupenda Min, grazie" borbottai girandomi verso di lui.Mi sorrise dolcemente e mi tirò verso di lui per i fianchi, collegando le nostre labbra.
Diede vita ad un contatto lento e passionale e io circondai il suo collo con le braccia.
Ci staccammo dopo qualche altro schiocco per mancanza di fiato e unimmo le nostre fronti.
Minho: "se ti piace qui, allora non hai ancora visto la nostra camera" sibilò accarezzandomi la schiena;
Io: "ti va di testare la sua funzionalità?" gli proposi passandomi la lingua sulle labbra, inumidendole;
Minho: "se me lo chiedi così, sai che non posso rifiutare" rispose affermativamente facendo un ghigno;
Io: "fammi strada allora" lo incitai baciandogli la mandibola.Detto questo, mi afferrò la mano e mi guidò su per le scale a chiocciola, raggiungendo il secondo piano, molto simile al primo, ma con un soggiorno più piccolo e diverse porte a decorare i suoi muri.
Si diresse verso il lato destro e raggiunse la porta, aprendola, rivelando una grande camera con protagonista un letto matrimoniale in legno bianco.
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Auguri alla mia Melonaaaaa melapersico1 <33
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CEO-Minsung
FanfictionLee Minho è un CEO molto famoso, conosciuto per il suo carattere freddo e pretenzioso e si dice che non abbia mai avuto un assistente personale per più di 3 ore. Ma sarà veramente così? Oppure sarà esattamente il contrario? Dal testo: Io: "vuoi una...