Vigneti

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Jisung pov

Viaggiammo tutto il giorno e io occupai tutte le ore a dormire.

Ora eravamo appena scesi dall'aereo e Wooyoung ci stava guidando verso la macchina con cui ci avrebbe portato in hotel.
Io: "abbiamo due camere separate vero?" gli chiesi mentre la macchina partiva nella strada semi deserta;
Minho: "certo, ma se vuoi stare con me posso anche chiedere di toglierne una" rispose guardandomi serio;
Io: "NO" urlai guardandolo male "c-cioè voglio d-dire che non sarebbe molto professionale" spiegai sentendo le mie guance andare a fuoco;
Minho: "stavo scherzando, non ti agitare Jisung" ghignò guardandomi maliziosamente;
Io: "beh, da quando fai le battute?" gli chiesi mettendo il broncio;
Minho: "da sempre, solo che tu non riesci a capirle" rispose guardandomi divertito;
Io: "non è colpa mia se hai sempre la stessa faccia seria e vuota" mi giustificai lanciandogli un'occhiataccia.

Minho alzò gli occhi al cielo e prese il suo telefono, mentre io mi rigirai verso il finestrino.

Dopo qualche altro minuto passato in silenzio, Wooyoung fermò la macchina e scendemmo davanti ad un piccolo hotel di 5 stelle.

Appena entrammo, ci accolse subito la receptionist.
Receptionist: "buongiorno signori, avete prenotato?" ci chiese alzandosi dalla sedia e sorridendoci ampiamente;
Minho: "due stanze, Lee Minho" rispose prendendo la valigia che gli aveva appena consegnato Wooyoung, mentre la ragazza dietro il banco digitava qualcosa al computer;
Receptionist: "ecco a voi, buona permanenza e se avete qualche problema o richiesta chiamate pure" disse dandoci due tessere e sorridendoci cordialmente;
Io: "grazie mille" risposi sorridendole di rimando, dato che Minho se ne stava già andando verso l'ascensore "ciao Wooyoung, grazie" lo salutai prendendo la valigia e correndo verso il mio capo;
Wooyoung: "figurati, buona fortuna" mi salutò sventolando la mano.

Arrivai velocemente accanto a Minho e proprio in quel momento le porte dell'ascensore si aprirono, così entrammo.
Io: "io sono al terzo piano, tu?" gli chiesi guardando la tessera che ci aveva consegnato la ragazza poco prima;
Minho: "anch'io" rispose fissando il nulla davanti a lui.

Io annuì e dopo poco le porte si aprirono e noi uscimmo.
Io: "in che stanza sei?" gli chiesi incamminandomi nel lungo corridoio, in cerca del numero 24;
Minho: "23" rispose camminando velocemente davanti a me;
Io: "siamo vicini" notai cercando di stargli dietro.

Dopo pochi altri secondi, Minho si fermò davanti alla sua stanza e inserì la tessera nella fessura accanto alla porta.
Io: "oh, allora buona notte capo" lo salutai sorridendogli, ma lui aprì la porta e me la chiuse in faccia senza nemmeno rispondermi "simpatico" borbottai fissando la porta davanti a me.

Sospirai pesantemente e andai nella mia stanza, per poi prendere il mio pigiama dalla valigia, mettermelo e buttarmi subito sul letto.

Skip time*
Mentre ero ancora nel mondo dei sogni, sentì la porta sbattere rumorosamente e una voce parlare.
Minho: "Jisung muoviti, abbiamo un'appuntamento tra 20 minuti con i clienti" urlò dall'altro lato della porta.

In risposta, io mi girai dall'altro lato e continuai a dormire.

Quando stavo per riaddormentarmi, sentì un forte dolore alla fronte.
Io: "AYA" urlai alzandomi di scatto dal letto, portandomi una mano sulla zona dolorante;
Minho: "MUOVITI" mi urlò nell'orecchio, facendomi spaventare e cadere di culo sul duro pavimento;
Io: "come cazzo sei entrato qui dentro?" gli chiesi guardandolo male;
Minho: "c'è una porta che collega le nostre stanze ed entrambi abbiamo la chiave per aprirla" spiegò incrociando le braccia al petto;
Io: "bello" borbottai alzandomi e sbadigliando "aspetta, COSA?!" urlai subito dopo aver realizzato quello che avesse detto;
Minho: "hai capito bene, ora muoviti supermen" ironizzò girandosi e ritornando nella sua stanza.

Io guardai la porta, basito e abbassai lo sguardo per guardarmi il pigiama.
Io: "stupidi pantaloncini" imprecai andando verso il bagno.

Dopo 13 minuti ero pronto e sistemato per la giornata, così uscì dal bagno.
Io: "DIO SCOIATTOLO" urlai portandomi una mano al cuore;
Minho: "finalmente, andiamo" mi ordinò alzandosi dal letto e andando alla porta;
Io: "potevi anche rimanere fuori, magari uscivo nudo dal bagno e tu eri lì che mi guardavi" mi lamentai prendendo la tessera e sbloccando la porta;
Minho: "ho corso il rischio" rispose alzando le spalle.

Quando scendemmo trovammo ancora Wooyoung ad aspettarci in macchina, così salimmo sui sedili posteriori come il giorno prima.
Io: "ciao Wooyoung, come va?" lo salutai sporgendomi verso i sedili davanti;
Wooyoung: "tutto bene, voi?" ci chiese guardandoci di tanto in tanto dallo specchietto;
Io: "tutto bene, ma dove hai dormito stanotte?" gli chiesi guardando la strada;
Wooyoung: "un mio amico è venuto qui in vacanza da poco e mi ha ospitato" rispose fermandosi ad un semaforo.

Io annuì e riappoggiai la schiena sul sedile.

Dopo qualche minuto arrivammo davanti ad una piccola casetta in legno e io e Minho entrammo, mentre Wooyoung ripartì.
Io: "wow" borbottai guardando l'interno della casetta interamente in legno;
Minho: "ti piace?" mi chiese guardandosi intorno;
Io: "direi di sì dato che mi immaginavo un'enorme azienda meccanizzata" risposi passando le dita sulle numerosi botti poste in fila indiana sui due lati del corridoio;
Minho: "in realtà loro qui fanno quasi tutto a mano" disse guidandomi verso il centro della stanza;
Io: "posso vederli lavorare?" gli chiesi guardandolo con le labrucce;
Minho: "penso di sì" rispose alzando le spalle;
Io: "evvai" esultai entusiasta, per poi sorridergli.

Aspettammo qualche minuto prima dell'arrivo del cliente.
Jimin: "benvenuti, io sono Park Jimin e lui è il mio assistente Kim Taehyung" si presentò inchinandosi, così come Taehyung;
Io: "Han Jisung" mi presentai di rimando inchinandomi;
Jimin: "è un piacere" rispose sorridendomi "seguitemi pure" aggiunse incamminandosi verso una porta sul lato sinistro.

Noi lo seguimmo e appena spalancò la porta marrone rimasi a bocca aperta.
Taehyung: "vedo che ti piace" mi disse ridacchiando leggermente;
Io: "è stupendo" borbottai guardando la distesa di vigneti colorati che si estendeva per lunghi kilometri;
Jimin: "venite" ci ordinò andando verso uno stretto sentiero di sassi sulla destra.

Io continuavo a guardarmi intorno e neanche mi accorsi che arrivammo davanti ad un piccolo tavolo sempre in legno con 4 sedie che lo circondavano.
Jimin: "volete già provare dei vini o preferite fare un giro dei vigneti prima?" ci chiese poggiandosi con le mani su una sedia.

A sentire la domanda, mi si illuminarono gli occhi, così mi girai verso Minho, sorridendogli ampiamente.
Minho: "allora andiamo a vedere questi vigneti" disse guardandomi divertito;
Io: "SIIII" urlai battendo le mani emozionato, facendo ridere Jimin e Taehyung.

Così passammo la giornata tra i numerosi vigneti, parlando e scherzando.

~
Ovviamente non potevano mancare i BTS😉🌝

CEO-MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora