Ti amo da impazzire

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Jisung pov

Il telefono cominciò a squillare all'impazzita, ma io avevo ancora lo sguardo fisso sulla televisione.

Mi ci vollero ancora 5 minuti abbondanti prima di riprendermi e rispondere alla chiamata.
Changbin: "HAI VISTO L'INTERVISTA DI MINHO" sclerò dall'altro lato del telefono;
Io: "sì, certo che l'ho vista e non c'è bisogno di urlare" lo ammonì poggiandomi allo schienale del divano;
Changbin: "perché sei così tranquillo?" chiese abbassando la voce;
Io: "perché mi sono già sfogato piangendo" spiegai asciugandomi una lacrima secca sulla guancia;
Felix: "HEY QUOKKA" urlò entusiasta in lontananza;
Changbin: "è arrivato Minho, te lo passo che deve dirti una cosa" avvertì cercando di sovrastare tutto il vociare dei nostri amici.

Annuì e dopo qualche trafficamento, la voce del blu occupò il mio orecchio.
Minho: "Jis, vieni da me appena rie- LIX" mi ordinò con voce ferma, mentre bestemmiava contro gli altri;
Io: "certo, ci vediamo tra poco" affermai ridacchiando.

Prima che un Hyunjin emozionato potesse parlarmi, la linea cadde con un sonoro 'bip'.

Risi e, ignorando i 2000 messaggi da parte di tutti i miei contatti, mi diressi immediatamente in bagno.

Mi lavai i denti e mi cambiai con dei vestiti abbastanza semplici, cioè una felpa grigia, una maglia bianca e dei pantaloni di tuta neri, per poi infilarmi i miei soliti orecchini a croce e mettere le scarpe.

Chiusi tutto a chiave e indossai le mie cuffie bluetooth, ma prima che potessi anche solo aprire Spotify, una macchina a me molto famigliare mi sfrecciò accanto, rallentando quando mi arrivò vicino.
Io: "Wooyoung?" lo richiamai ritogliendomi le cuffie e sistemandole nel loro posto d'origine;
Wooyoung: "ti porto da Minho" dichiarò abbassando il finestrino e sorridendomi;
Io: "oh, grazie" risposi aprendo la portiera e posizionandomi comodamente accanto a lui.

Appena la macchina si richiuse, il corvino schiacciò sull'acceleratore e ripartì per le strade già trafficate da ormai molte ore.
Wooyoung: "allora, come stai?" chiese dopo qualche minuto;
Io: "stupendamente direi" risposi sinceramente sorridendo;
Wooyoung: "quanto siete cariniii" disse battendo le mani, emozionato;
Io: "ATTENTO" sbottai prendendo subito il volante e girando, dato che era uscito dalla corsia;
Wooyoung: "oh, scusa" intervenì afferrando anche lui il volante.

Io risi e gli diedi una pacca sulla spalla.
Io: "con San?" domandai appena mi venne in mente la sua vita amorosa;
Wooyoung: "tutto benissimo, forse andiamo al mare tra qualche mese" annunciò tenendo lo sguardo fisso sulla strada, ma sorridendo;
Io: "davvero? Posso nascondermi nella tua valigia?" chiesi facendogli le labrucce;
Wooyoung: "se vuoi ritrovarmi morto nella casa di Minho, questa è la soluzione" rispose ironicamente svoltando in una via;
Io: "quasi quasi" sussurrai pensieroso;
Wooyoung: "HEY" ribatté lanciandomi un'occhiataccia;
Io: "scherzo scherzo" mi corressi alzando le mani in segno di resa.

Ridemmo entrambi e occupammo la macchina di musica e chiacchiere allegre.
Wooyoung: "buona fortuna, ci vediamo dopo" mi salutò accostando davanti al grande cancello;
Io: "certo, grazie hyung" risposi scendendo dall'auto.

Mi sorrise e appena chiusi la portiera, ripartì.

Suonai e Minho mi aprì subito.

Appena sorpassai il cancello, corsi verso la porta d'ingresso.

Sfortunatamente era ancora chiusa e dovetti aspettare qualche minuto con l'ansia a mille.

Feci dei lunghi respiri profondi e finalmente la serratura si sbloccò.

L'imponente figura del blu mi apparì davanti e io non potei far altro che saltargli addosso.

Mi buttai su di lui, allacciandogli le braccia attorno al collo e le gambe al bacino, mentre lui mi afferrò le natiche e mi sostenne.

Nascosi il viso nell'incavo del suo collo e le lacrime ricominciarono a uscire.

Sentì Minho ridere, la porta sbattere e le chiavi girare.

Venni trasportato di qualche passo e il maggiore si sedette sul divano con me ancora in braccio.
Minho: "stai bene?" chiese accarezzandomi delicatamente i capelli;
Io: "se sto bene?" sbottai alzando di scatto la testa e inchiodando i nostri occhi "ti amo da impazzire Lee Minho" dichiarai regalandogli un sorriso a 32 denti.

Gli presi il viso tra le mani e lo spinsi verso di me, collegando le nostre labbra.

Le mossi dolcemente sulle sue, le quali ricambiarono immediatamente e mi seguirono.

Poggiai le ginocchia sul divano e mi sollevai, tanto che Minho dovette poggiare la testa sullo schienale per lasciarmi spazio.

Posizionò le mani sui miei fianchi e li strinse, sollevandomi.

Accarezzò il mio labbro inferiore con la lingua, richiedendo l'accesso, cosa che io ovviamente gli concessi con grande piacere.

Sorrisi nel bacio e poggiai i gomiti sul divano, spingendomi maggiormente verso di lui.

Nonostante l'intensità del bacio tuttavia, esso continuò ad essere lento e soffice, con l'intento di esprimere semplicemente tutto l'amore che provavano l'uno verso l'altro, senza malizia o passione.

Strinsi i suoi capelli tra le mie dita e li tirai, mentre ad entrambi mancava sempre più ossigeno.

Infatti, ci staccammo dopo pochi minuti, rimanendo comunque a pochi millimetri di distanza.

Ci guardammo e sorridemmo entrambi, felici.
Minho: "ti amo Jis" sussurrò dandomi un leggero bacio a stampo;
Io: "anche io ti amo baby" asserì ritornandogli il bacio;
Minho: "ora però mi fa male il collo" borbottò appena mi staccai;
Io: "oh, scusa" risposi ridacchiando.

Mi spostai e mi sedetti col sedere sul divano, mentre l'altro si sgranchiva il collo dolorante.
Io: "sei un vecchio" commentai lanciandogli un'occhiataccia;
Minho: "ho 2 anni in più di te non 30" ribatté guardandomi male;
Io: "vecchio rima-" replicai facendogli la linguaccia.

Non riuscì a concludere la frase però, che il campanello suonò.
Minho: "vado io, tu rimani qui" impose dandomi un bacio sulla fronte.

Io annuì, sorridendogli e lui si diresse a passo svelto verso l'ingresso.

Sbloccò la porta e la aprì leggermente.
Minho: "Sakura?" borbottò con voce palesemente confusa;
Sakura: "ciao Minho, potrei entrare?" domandò rimanendo sulla soglia della porta.

Ci fu un attimo di silenzio, ma alla fine il blu si spostò e la fece accomodare, chiudendo la porta alle sue spalle.
Sakura: "oh, tu devi essere Jisung, giusto?" intuì voltandosi verso di me.

Era veramente una bella ragazza, visibilmente giovane, con lunghi capelli castani chiaro e degli eleganti vestiti firmati, accompagnati anche da un paio di tacchi a spillo verdi smeraldo.
Io: "sì, sono io" mi presentai alzandomi e inchinandomi;
Sakura: "ho l'età di Minho, non serve che ti inchini" mi tranquillizzò togliendosi gli occhiali da sole;
Io: "o-oh, okay" balbettai diventando leggermente rosso;
Sakura: "non pensavo potessi trovare un ragazzo così carino, Minho" commentò girandosi verso suo marito, il quale stava osservando tutta la scena abbastanza stupito;
Minho: "sì beh, non credo tu sia qui per parlare di quanto sia carino Jisung, quindi vai al sodo per piacere" disse guardandola serio;
Sakura: "certamente" affermò dirigendosi verso di me.

~
Mo lo picchia :)

CEO-MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora