Jeongin pov
Silenzio.
Nessun rumore in casa, solamente il mio caro amico taciturno.
Solo Dio sapeva quanto mi era mancato in tutte queste settimane d'inferno.
Sorrisi tra me e me e chiusi gli occhi, rilassandomi sul letto matrimoniale della mia camera.
Rimasi così probabilmente una buona quindicina di minuti, fino a quando sentì il materasso sprofondare al mio fianco, mentre il famigliare profumo di mio marito mi inondava vigorosamente le narici.
Non mi mossi e percepì un peso posizionarsi delicatamente sul mio petto.
Silenzio, bellissimo silenzio, questa volta però affiancato da lui.
Un paio di braccia mi cinsero possessivamente la vita e un lungo sospiro rilassato mi accarezzò il collo, accendendo qualche formicolio nel mio corpo.
Io: "stanno dormendo?" sussurrai decidendomi a prendere finalmente parola;
Chan: "strano a dirsi, ma sì" affermò alzando la testa, collegando le nostre pupille;
Io: "mi sembra impossibile, sicuro che non stiamo sognando?" dubitai riportando l'attenzione sul soffitto spoglio;
Chan: "se vuoi posso provartelo" propose continuando a fissarmi insistentemente.A quelle parole i miei occhi si sbarrarono dalla sorpresa e abbassai lo sguardo sul suo.
Da quando Bang Chan era così diretto e pervertito? Mi aveva chiesto ancora di farlo naturalmente, ma non in questo modo così schietto.
Chan: "che c'è? In sto periodo non stiamo mai assieme, ho bisogno di più contatto fisico" si difese scrollando le spalle;
Io: "mmmhh" mugulai in segno di concordanza.Non capendo la risposta dal mio verso, aggrottò le sopracciglia e schiuse le labbra, espressione alquanto adorabile che assumeva quando era confuso o non capiva una situazione.
Ridacchiai e mi issai su di lui, posizionando le mani accanto al suo viso e le ginocchia contro il suo bacino, rinchiudendolo tra il mio corpo e il letto sottostante.
Chan: "lo prendo come un sì" concluse lisciando qualche ciocca corvina ricadente sulla mia fronte.Alzai un angolo della bocca a mo' di ghigno e mi abbassai, schiantando le mie labbra sulle sue.
Ricambiò senza pensarci due volte e bloccò le mie guance rosee tra i suoi grandi palmi pallidi.
Partimmo con un bacio lento, mellifluo, finché ben presto il maggiore premette il suo pollice sul mio labbro inferiore e tirò verso il basso, costringendomi ad aprire la bocca.
Lasciato accesso alla mia cavità, ci intrufolò la lingua, prendendo a leccare minuziosamente ogni suo millimetro, intanto che la mia la infastidiva maliziosamente.
Innervosito dai miei movimenti, la morse tra i suoi forti denti, facendomi scappare un grugnito piuttosto sconcio.
Non mi arresi e mi sedetti, sentendo il pacco del ragazzo sotto di me premere sul mio culo.
Rilasciammo entrambi un piccolo ansimo incontrollato e i miei fianchi vennero stretti rudemente.
Troppo impegnati a divorarci gustosamente a vicenda, decisi di occupare il tempo anche in altri modi.
Puntai meglio i gomiti sul cuscino sotto la testa di Chan e mossi il bacino.
Feci sfregare rozzamente il mio culo contro la sua lunghezza ancora coperta, sentendola eccitarsi sempre di più contro la sua preda grazie alla gonfiezza spropositata che stava man mano assumendo.
Io: "H-Hyun-g~ah" orgasmai con un filo di voce dentro le sue pareti orali.
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CEO-Minsung
FanfictionLee Minho è un CEO molto famoso, conosciuto per il suo carattere freddo e pretenzioso e si dice che non abbia mai avuto un assistente personale per più di 3 ore. Ma sarà veramente così? Oppure sarà esattamente il contrario? Dal testo: Io: "vuoi una...