Mani intrecciate

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Jisung pov

Seungmin: "quindi dove andiamo?" chiese girandosi verso di noi, dato che era il primo della fila insieme a Jeongin;
Io: "andiamo al parco vicino al fiume Han? Avete presente?" proposi guardando tutti;
Chan: "uuu siii, c'è anche una bancarella che vende diverse bevande e cibo, se non mi sbaglio" rispose entusiasta;
Changbin: "se c'è cibo a me va bene" affermò alzando le spalle;
Minho: "anche a me" concordò accostandosi al castano e mettendo le mani nelle tasche;
Felix: "siete sempre i soliti" disse ridacchiando.

Parlai quasi tutto il viaggio con Chan, conoscendo molte nuove cose su di lui, ad esempio che aveva una sorella e un fratello minori e un cane chiamato Berry.
Io: "anche io vorrei un cagnolino" mi lamentai mettendo il broncio;
Chan: "Minho te lo prende di sicuro se glielo chiedi" mi sussurrò all'orecchio, per poi farmi l'occhiolino.

Io arrossì, abbassando lo sguardo.
Chan: "vuoi dirmi cos'è successo tra voi due? State insieme?" chiese sorridendomi;
Io: "è complicato, diciamo che entrambi abbiamo rivelato i nostri sentimenti, ma per una serie di cose, è meglio per entrambi se non stiamo insieme, almeno per adesso" spiegai guardando i miei amici che parlavano e ridevano tra loro.

I miei occhi andarono automaticamente sulla testa di Minho, impegnato a conversare con il mio migliore amico, e un enorme sorriso si formò sul mio viso.
Chan: "lo ami proprio è" sussurrò circondandomi le spalle con un braccio.

Le mie guance si colorarono di nuovo e annuì silenziosamente.
Chan: "andiamo" disse prendendomi per un braccio.

Mi tirò verso gli altri, fino a farmi arrivare accanto al blu.
Minho: "oh, ciao" salutò girandosi verso di me;
Io: "c-ciao" balbettai imbarazzato;
Changbin: "ah Chan già che ci sei, mi è venuta in mente una cosa, vieni" disse fermandosi di scatto, per poi portare con sé il moro.

Io mi girai, guardandoli confuso e loro in risposta mi fecero un'occhiolino, per poi indicare Minho.

Alzai gli occhi al cielo e riportai lo sguardo sulla strada.
Minho: "l'hai detto a Changbin?" chiese continuando a guardare davanti a sé;
Io: " beh sì, ti da fastidio?" chiesi girandomi speranzoso verso di lui;
Minho: "no affatto, anzi mi fa piacere perché vuol dire che non hai vergogna a parlarne" spiegò facendomi un piccolo sorriso rassicurante.

Gli sorrisi e vidi alcune persone fermarsi a fotografare nella nostra direzione.
Minho: "paparazzi" sussurrò sbuffando.

Si girò verso le 3 ragazze e le fulminò con lo sguardo, facendole fermare all'istante.
Io: "succede spesso immagino" ipotizzai guardando le due more e la bionda correre via;
Minho: "a volte" rispose alzando le spalle.

Annuì e pian piano raggiungemmo la nostra destinazione.
Minho: "sai che non mi sono ancora dimenticato della tua piccola promessa, vero?" chiese guardandomi con un sorrisetto scaltro;
Io: "che promessa?" borbottai confuso, non ricordando nulla;
Minho: "al Luna park in Piemonte ti avevo preso il peluche a scoiattolo, ma in cambio io avevo richiesto qualcosa e tu avevi accettato" spiegò ghignando.

Subito il ricordo di quell'esatto momento si fece spazio nella mia mente.
Io: "è vero" esclamai stupito, facendo ridere il maggiore "e hai deciso cosa chiedermi?" chiesi curioso;
Minho: "dipende se sei disposto a farlo o no" rispose vagamente;
Io: "cosa riguarda?" insistetti ansioso;
Minho: "lo scoprirai, forse anche stasera" disse facendomi l'occhiolino.

Io aggrottai le sopracciglia, ma lasciai perdere.

Dopo qualche altro minuto, arrivammo finalmente a destinazione e ognuno di noi si prese una bevanda.

Ci sedemmo ai piedi di una quercia, chi in terra e chi sulla panchina, come me.
Io: "ho freddo" mi lagnai cercando di coprirmi le gambe;
Minho: "tieni" intervenì subito, togliendosi la giacca e posandomela sulle ginocchia;
Io: "grazie" sussurrai facendogli un sorriso timido e sistemando l'indumento il meglio possibile;
Felix: "visto che sono servite le calze a rete" disse tirandomi un'occhiataccia;
Io: "taci Felix" lo zittì insieme ad un bel medio;
Hyunjin: "così lo ferisci" si intromise accarezzando teneramente la testa del corvino;
Jeongin: "quanto siete sdolcinati, che vomito" espresse facendo finta di avere un conato di vomito;
Chan: "vieni qui" ordinò battendo le mani sulle sue cosce.

Sul volto del minore si formò un enorme sorriso luminoso e si buttò tra le braccia del moro.
Felix: "e poi siamo noi quelli sdolcinati" ribatté guardando i due accoccolati in terra.

In risposta, ottenne una giocosa linguaccia dal corvino, facendo alzare gli occhi al cielo al ricevente.

Noi ridemmo, godendoci la comica scena.

Continuai a bere il mio iced-americano e le mie gambe tremarono ancora, nonostante la giacca di Minho.

Dopo neanche due secondi però, sentì una leggera pressione sulle cosce e abbassai lo sguardo.

A quella scena sorrisi e il blu strinse leggermente la presa da sopra la giacca.

Mi girai verso di lui, e dato che era seduto accanto a me, mi avvicinai, per poi poggiare la mia testa sulla sua spalla.

Chiusi gli occhi, rilassandomi e Minho circondò il mio bacino con il suo braccio, avvicinandomi maggiormente al suo caldo corpo.

I miei capelli vennero schiacciati lievemente da un tocco delicato, un tocco che ormai conoscevo benissimo.

Mi aveva baciato la testa.

Liberai un lungo sospiro soddisfatto, mentre il silenzio ci circondava e il mio corpo si riscaldava pian piano.

Dopo qualche minuto le voci dei miei amici riecheggiarono nel parco deserto, segno che avevano visto tutta la scena, ma avevano fatto finta di niente.

Una cosa buona l'avevano fatta almeno, anche se molto probabilmente Minho li aveva minacciati di soffocarli con i fazzoletti.

Il mio corpo diventò pesante in poco tempo e le voci si fecero ovattate, cadendo lentamente nel mondo dei sogni.

Ma proprio mentre stavo per addormentarmi, una dolce, quasi impercettibile, carezza sulla mia guancia, mi fece aprire gli occhi.

Alzai la testa e incontrai lo sguardo luminoso del maggiore.
Minho: "dobbiamo andare al cinema" spiegò alzandosi.

Io annuì, stiracchiandomi leggermente, per poi alzarmi.
Io: "grazie" biasciai sbadigliando "oh, tieni" aggiunsi notando il suo indumento ancora tra le mie mani;
Minho: "tienilo, non ho freddo io" protestò sorridendomi.

Ricambiai il sorriso e la indossai direttamente, cominciando a camminare dietro agli altri.

Il suo famigliare profumo mi invase in pochi secondi e io lo inalai con grande piacere.

Le mie dita vennero tirate, per poi essere incrociate con altre.

Abbassai lo sguardo e mi ritrovai ad arrossire, mentre alcune persone si fermavano, guardandoci stupite.
Io: "non hai paura di essere scoperto?" domandai alzando lo sguardo sull'altro;
Minho: "nah, regaliamo solo un bel vedere alle persone, dovrebbero ringraziarci" rispose facendomi l'occhiolino.

Io risi e strinsi la sua mano, come per avvertirlo di non lasciarla e che ero più che d'accordo.

Cominciammo a parlare e in poco tempo tutto quello che avevamo intorno scomparse: i nostri amici, il fiume Han, gli alberi, la gente, i paparazzi... tutto scomparse.

Rimanemmo solo noi due, le nostre mani intrecciate e le nostre risate.

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Andate subito a leggere le bellissime opere di zuzzu_zuzzu, soprattutto "vuoto" mi raccomando<33

CEO-MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora