Tgcom24

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Jisung pov

Un leggero russare a pochi millimetri dal mio orecchio, mi fece abbandonare il mondo dei sogni e tornare alla realtà.

Aprì gli occhi e provai ad alzarmi, ma una pressione attorno al mio busto, mi fece bloccare.

Alzai lo sguardo e incontrai la figura del maggiore ancora dormiente.

Sorrisi e gli presi una ciocca di capelli blu che gli era finita sull'occhio sinistro, spostandogliela dietro l'orecchio.

Mi sollevai un po' e gli posai un dolce bacio a stampo.

Il ricevente si mosse leggermente, strizzando gli occhi.
Io: "Minho" sussurrai accarezzandogli delicatamente la guancia.

Come risposta, l'altro mugugnò qualcosa di incomprensibile e si mosse di scatto.

In un nano secondo fui sdraiato completamente con la schiena sul materasso, con il blu sopra di me.

Lui aprì gli occhi, inchiodandoli subito ai miei.

Si abbassò e riprese le mie labbra, cominciando a baciarle con un po' più di passione.

Io ricambiai immediatamente e circondai il suo collo con le mie braccia, mentre una sua mano trovava il mio fianco, iniziando ad accarezzarlo con movimenti lenti.

Dopo qualche minuto, io collegai le nostre lingue e la nostra saliva, accentuando maggiormente il bacio.

Di conseguenza, il mio bacino venne stretto e le mie dita si aggrapparono disperatamente ai suoi capelli, scompigliandoli e tirandoli.

In poco tempo però, lui si staccò, abbassandosi sul mio collo.

Cominciò da subito a succhiarlo e morderlo, fermandosi principalmente sul mio pomo d'Adamo e nelle zone non ancora segnate... sempre se ce n'erano ancora.

Inclinai la testa e liberai i miei gemiti senza preoccupazioni.

Lasciò un evidente succhiotto sulla mia clavicola destra e io gli sfilai la maglia.

Quando stava per imitare la stessa cosa con me però, il campanello suonò.

Minho si fermò di scatto, ma dopo neanche un secondo riprese il suo operato come se niente fosse.

Anche io lasciai perdere, sperando che chiunque fosse se ne andasse e non insistesse.

Ovviamente, mai una gioia nella vita.

Il blu sbuffò e con un'ultimo bacio a stampo, si buttò accanto a me sul materasso, lasciandomi libero.

Sospirai e mi sollevai, dirigendomi svogliatamente verso l'ingresso.

Presi la chiave dal porta chiavi accanto alla porta e la inserì nella serratura, sbloccandola.
Io: "cosa?" borbottai infastidito.

Appena incontrai gli occhi profondi e gentili del lentigginoso però, la mia faccia cambiò completamente.
Felix: "wow, cosa ti è successo?" chiese guardandomi il collo, scandalizzato.

Sbarrai gli occhi e sollevai la maglia.

Pessima idea.
Felix: "OMG" urlò indicando il mio petto segnato dalle labbra di Minho.

Sussultai e lo presi per un braccio, strattonandolo dentro e chiudendo subito la porta alle nostre spalle.
Minho: "cosa sono queste urla?" borbottò, apparendo nella stanza, incazzato, ma ancora un po' assonato;
Felix: "ah, ecco spiegato tutto" disse guardando il nuovo arrivato, che fortunatamente si era rimesso la maglia;
Minho: "cosa?" domandò confuso;
Felix: "i segni su Jis" rispose indicandomi "sembra che abbia duellato con una tigre" commentò incrociando le braccia al petto;
Io: "non è vero" ribattei mettendo il broncio;
Minho e Felix: "sì che è vero" risposero all'uniscono;
Io: "HEY" urlai incazzato al blu;
Minho: "che c'è? Sono consapevole delle mie azioni" disse alzando le spalle e andando in cucina;
Io: "ma non per questo devi palesarle in questo modo" insistetti seguendolo;
Minho: "ma dai, è Felix non uno sconosciuto" esortò aprendo il frigorifero "che vuoi per colazione?" domandò girandosi verso di me, chiudendo il discorso;
Io: "non so cosa ci sia" risposi accostandomi a lui.

Il blu annuì e prese delle uova e della pancetta, posizionandole sul ripiano della cucina.
Io: "sai cucinare almeno?" chiesi esitante;
Minho: "certo che so cucinare, per chi mi hai preso?" proferì lanciandomi un'occhiataccia;
Felix: "ragazzi, prima della colazione, c'è una cosa molto più importante di cui volevo avvisarvi" informò avvicinandosi a noi;
Io: "dicci" risposi sorridendogli;
Felix: "venite a guardare" ordinò prendendomi la mano e spingendomi di nuovo in soggiorno.

Mi posizionò davanti alla tv e il maggiore ci seguì.

Il biondo accese il dispositivo e andò sul Tgcom24.
Io: "cos-?" provai a chiedere confuso;
Felix: "zitto e ascoltate, riguarda voi" spiegò zittendomi all'istante.

Rispostai lo sguardo sul grande schermo e alla vista di ciò che trasmettevano, spalancai la bocca, completamente spiazzato.
Annunciatrice: "ci sono state mandate molte foto e video sul famoso CEO Lee Minho, mentre si baciava con qualcuno, tuttavia non vi sto parlando di sua moglie, ne di una ragazza, ma di un ragazzo" annunciò mostrando diverse immagini sullo schermo dietro di lei "questo ragazzo in più, siamo riusciti ad identificarlo e siamo giunti ad una conclusione: si tratta niente meno che Han Jisung, un semplice ragazzo 22enne più giovane di lui" continuò scorrendo le immagini "la cosa che ha scosso di più il pubblico però, è che questo ragazzo dalla chioma marrone, è proprio il suo assistente personale, assunto ormai da molti mesi e con cui il CEO è andato anche in viaggio d'affari nel Piemonte" spifferò scorrendo parecchie mie foto "e mi permetto anche di aggiungere, che non credo sia stato solamente un viaggio d'affari per i due amanti" aggiunse ghignando.

Io spalancai la bocca, mentre gli occhi mi iniziarono a pizzicare, pregando di liberare le lacrime.
Minho: "BASTARDI" sbraitò con la rabbia a mille.

Mi girai verso di lui, ma prima che potessi aprire bocca, la donna continuò il suo discorso.
Annunciatrice: "in conclusione, speriamo che il signorino Lee riuscirà a liberarsi di questa persona tossica che con tutte le probabilità lo ricatta e lo costringe a stare insieme a lui, obbligandolo di conseguenza a tradire sua moglie" concluse facendo un sorrisetto "vi lascio scorrere ancora qualche foto e dopo passeremo ai risultati del mondiale di calcio" riferì spostando la sedia a rotelle e girando lo sguardo dietro di lei, con l'intenzione di guardare le foto.

Quest'ultime scorrevano lente, ritraendo alcune foto di me e alcune di Minho, fino ad arrivare a...
Felix: "quando cazzo è successo questo?" domandò guardandoci allibito.

Mi morsi il labbro inferiore e i miei occhi non volevano staccarsi dalla foto mia e di Minho che ci baciavamo davanti a tutti nel cinema, con l'aggiunta del mio dito medio verso le fotocamere.

Sentì un ringhio acuto e qualcosa sbattere sul tavolo dietro di noi, mentre le lacrime mi rigavano le guance.

Lo scenario poi cambiò e mostrò me e Minho che camminavamo mano nella mano per le strade di Seoul, e ancora un'altra in cui io avevo la testa poggiata sulla sua spalla e lui mi baciava la testa, continuando così all'infinito.
Minho: "anche al cinema? MA SIETE SERI?!?!" urlò sbattendo i pugni sul muro.

Il biondo, vedendo la situazione, spense subito la televisione.

Nonostante ciò però, il mio sguardo non si staccò e rimase sullo schermo ormai nero, vuoto... come me.

~
Era abbastanza palese come cosa, lo so🙃

CEO-MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora