Natale

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Jisung pov
Due mesi dopo*

Il sonno abbandonò lentamente il mio corpo e nonostante volessi continuare a dormire, le mie palpebre si sollevarono automaticamente, cercando di focalizzare il soffitto a primo impatto offuscato.

Provai a muovermi, ma un paio di braccia rinchiudevano il mio busto, obbligandomi a stare fermo.

Sollevai lo sguardo, incontrando lo splendido volto del mio ragazzo.

I capelli ricadevano leggeri sulle palpebre abbassate sulle gote pallide e dalle sue labbra schiuse uscivano dei piccoli e lunghi sospiri rilassati, segno che stesse ancora dormendo.

Sorrisi spontaneamente e mi rannicchiai più vicino, poggiando delicatamente il viso sul suo petto.

Rimasi così, con gli occhi chiusi, eppure sveglio, non riuscendo ormai più ad addormentarmi e volendo comunque avere il corpo del maggiore addosso al mio.

Questo fino a quando sentì un mugugno infastidito da sopra la mia testa, che mi costrinse a sollevarla.
Io: "buongiorno" sussurrai osservandolo mentre si stirava e pressava i pugni sugli occhi stanchi;
Minho: "buongiorno tesoro" rispose con voce ancora roca dalla dormita "è da tanto che sei sveglio?" domandò accarezzandomi i capelli;
Io: "nah, penso 10 minuti" divagai alzando le spalle.

Sollevò gli angoli della bocca e si abbassò, dandomi il dolce bacio del buongiorno.
Minho: "sai che giorno è oggi?" chiese appena ci staccammo;
Io: "dicembre?" bofonchiai aggrottando le sopracciglia;
Minho: "è Natale capra" mi corresse mordendomi il naso.

Spalancai gli occhi e mi alzai di scatto, guardando fuori dalla finestra tutte le case e le strade innevate da ormai parecchie settimane.
Io: "DOBBIAMO SISTEMARE CASA" strillai portandomi le mani tra i capelli e tirandoli "DEVO SCEGLIERE COSA METTERE" continuai spalancando l'armadio "CI SARÀ ANCHE JISOO CON LA SUA RAGAZZA E DEVO FARE UNA BELLA IMPRESSIONE O MI ODIERÀ A VITA" mi impanicai prendendo dei vestiti a caso e scaraventandoli sul letto, che mi accorsi fosse ancora sfatto "ALZATI CHE RIFACCIO IL LETTO" gli ordinai posizionandomi al suo lato con i pugni serrati sui fianchi.

Il blu però fece tutto l'opposto e mi prese un braccio, tirandomi su di lui.

Mi ritrovai completamente sdraiato sul suo corpo a pochissimi centimetri dalla sua faccia.
Io: "daiii, M-Minho" lo ripresi balbettando e cercando di rimettermi in piedi;
Minho: "sono solo le 8 e arrivano a mezzogiorno, quindi stai tranquillo e poi la casa è già pulita" definì tenendomi bello saldo per la vita;
Io: "sì, ma devo decidere-" mi lamentai poggiando i palmi accanto alla sua testa e tentando di nuovo la fuga;
Minho: "ti libero solo se ti calmi e mi dai un bacio" mi interruppe arricciando le labbra.

Alzai gli occhi al cielo e avverai la sua richiesta, posando la mia bocca sulla sua per qualche secondo.
Io: "va bene, però alzati che devi anche cucinare" mi arresi scivolando via da lui.

Borbottò una specie di sì e finalmente poggiò i piedi a terra, andando direttamente in cucina.

Io invece mi occupai dei vestiti di entrambi, consapevole che non avesse voglia di scegliere lui stesso il suo outfit.

Selezionai indumenti abbastanza semplici e tendenti al rosso, così da rimanere in tema natalizio, per poi sistemare tutto quello che non era necessario nei diversi cassetti e andare in bagno.

Mi feci una doccia veloce e mi cambiai già, in modo tale che il blu poteva farla appena era libero.

Fatto questo, ritornai in camera, feci il letto e cominciai a pulire un po' tutta la casa, soprattutto la sala da pranzo e il soggiorno.
Minho: "nessuno è vegetariano, giusto?" si preoccupò sbucando dopo un'ora passata dalla cucina;
Io: "no" negai risistemando un piccolo quadro sulla mensola sopra la televisione.

CEO-MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora