Nero

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Jisung pov

⚠️Smut tutto il capito⚠️

Accertato di aver girato per bene la chiave nella serratura, così che non ci disturbasse nessuno, mi girai verso il maggiore.
Minho: "vieni qui" impose spostandosi indietro con la sedia.

Avverrai subito i suoi desideri e lo raggiunsi con passo spedito, accomodandomi a cavalcioni sulle sue gambe.
Io: "cos'hai in mente?" chiesi sistemandogli le ciocche blu dietro le orecchie;
Minho: "dipende da quanto mi vuoi" mi sfidò stringendomi i fianchi.

Sollevai un angolo della bocca e mi fiondai sulle sue labbra, dando vita ad un bacio bagnato e pieno di desiderio da soddisfare.

L'altro ricambiò, inserendomi la lingua in gola e giocando con la mia saliva, nel mentre che le sue dita costellate di anelli palpavano e strizzavano il mio fondoschiena, leggermente sollevato per lasciargli più spazio e poter raggiungere facilmente il suo viso.
Io: "abbiamo 15 minuti" lo avvertì appena si staccò;
Minho: "me ne bastano 10" sibilò alternando una leccata ad ogni parola.

Ansimai, sia per le sue parole sia per il contatto rude dei suoi denti sul mio pomo d'Adamo e buttai il viso verso il soffitto, abbassando le palpebre.

Mi godetti le sue attenzioni, continuando a rilasciare versi sottomessi a fior di labbra e a conficcare le unghie nel suo vestito.

Fu a queste azioni che mi resi conto di aver un irrefrenabile bisogno di sentire la sua pelle sotto il mio tocco, di sentire quanto amore misto a passione provava verso i miei confronti.

Lo volevo. ORA.

Spalancai gli occhi e con uno scatto gli afferrai la cravatta, allentandola e sfilandogliela velocemente di dosso.

Dopodiché, strinsi tra le mie dita i suoi capelli e li tirai all'indietro, costringendolo a staccarsi da me.

I suoi occhi color nocciola scuro scintillante si scontrarono con i miei e potei chiaramente leggerci dentro un misto di eccitazione, confusione e lussuria.

Gli regalai un piccolo sorrisetto e presi a divorare già da subito la sua bocca.

Anche se preso alla sprovvista, ricambiò e iniziò a slacciarmi la cintura.

Io intanto pensai alla sua camicia, riuscendo a buttarla a terra in poco tempo e consentendomi finalmente di toccarlo.

Poggiai i palmi sul suo petto e iniziai a muoverli su e giù, a destra e sinistra, cercando di toccarlo dovunque riuscivo ad arrivare, non privandolo mai però della poltiglia tra i nostri respiri.

Lui non si lamentò anzi, sembro godersi al massimo queste carezze e si occupò dei miei vestiti, privandomi anche a me della parte superiore.

Mi abbassò il meglio possibile i pantaloni, ma prima che potesse fare la stessa cosa anche ai boxer, intrufolai una mano sotto la sua biancheria intima e gli afferrai la lunghezza nascosta in essa.

Cominciai immediatamente a pomparla, muovendomi velocemente e rozzamente avanti e indietro, mentre i versi soddisfatti e famelici del blu dentro la mia cavità orale, accentuavano solo di più le mie azioni.
Minho: "Jis-" soffocò staccandosi da me, cercando di avvertirmi.

CEO-MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora