Proposta

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Jisung pov

Non concluse la frase, perché si bloccò di scatto e si guardò intorno.
Io: "cos-?" provai a chiedere avvicinandomi a lui.

Mi tappò la bocca con una mano, non distogliendo mai lo sguardo da un cespuglio vicino.

Si avvicinò lentamente ad esso, ma prima che potesse capire la fonte del rumore, una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare e girare di scatto.
X: "hey ragazzi" proferì un giovane ragazzo corvino sorridendoci;
Minho: "oh Joshua, lui è Han Jisung," mi presentò spingendomi leggermente verso di lui;
Joshua: "Hong Joshua, piacere" si presentò a sua volta muovendo vivacemente le nostre mani unite.

Gli sorrisi, cercando di nascondere la mia più totale confusione e ci guidò fino alla fine del sentiero, spiegando un po' del posto al blu e parlando delle loro vite private.
Joshua: "quindi è lui il fortunato" disse circondandomi le spalle con un braccio;
Minho: "già" affermò ridacchiando;
Joshua: "stasera scoprirai quanto può essere romantico lo spietato CEO Lee Minho" rivelò sboccando finalmente in uno spiazzo di ghiaia.

Troppo impegnato a guardare il panorama sottostante, non mi resi nemmeno conto delle sue parole e mi avvicinai leggermente al dirupo.
Minho: "ti piace?" sussurrò arrivandomi dietro e poggiando le mani sulle mie spalle;
Io: "tantissimo" affermai alzando lo sguardo.

Si abbassò e mi baciò, mentre l'altro ragazzo era impegnato a togliere una specie di velo da un enorme oggetto poco distante.
Minho: "se ti piace questo, allora vieni" mi incitò guidandomi verso il corvino.

Non ribattei e quest'ultimo eliminò una volta per tutte quell'ingombro, rivelando una gigantesca mongolfiera colorata.
Io: "wow" borbottai non riuscendo nemmeno a dire altro per la troppa sorpresa e felicità;
Minho: "ti va di salirci?" propose sorridendomi;
Io: "e tu? La tua paura delle altezze? E se poi stai male?" mi preoccupai scattando subito verso di lui;
Minho: "tranquillo, mi sono esercitato in sto periodo e posso farcela" mi rassicurò accarezzandomi i capelli;
Io: "in che senso 'esercitato'?" ribadì accigliato;
Minho: "non fare domande, devi solo fidarti di me, okay?" proferì allungandomi una mano;
Io: "sempre" risposi sinceramente afferrandola;
Joshua: "bene, sai come funziona Minho, io starò qui ad aspettarvi e se c'è qualcosa ricordati di spingere la leva rossa" gli ricordò indicando la corda sulla destra;
Minho: "certo, grazie mille" lo ringraziò dandogli una pacca sulla spalla.

Sollevò gli angoli della bocca e dopo averci fatto salire in sicurezza e avermi fatto un occhiolino tattico, se ne andò nella casina in legno vicino.
Io: "sai usare sto coso?" dubitai fissando le 300 leve attaccate sopra le nostre teste.

Al posto di rispondere con le parole, passò direttamente ai fatti e prese la leva al centro, riscaldando il pallone e sollevandolo in pochi minuti.

Saldai le mani sui bordi del cesto, non aspettandomi uno strattone così forte già al primo sollevamento.
Minho: "rilassati, siamo già in alto" mi tranquillizzò abbracciandomi da dietro.

Deglutì e guardai sotto, notando che in effetti lo spiazzo in cui eravamo fino a 10 minuti fa era oramai ovattato.
Io: "è stupendo, tu stai bene?" domandai voltandomi verso di lui;
Minho: "sì, tranquillo" confermò baciandomi a stampo.

Io lo allungai di qualche minuto, fino a quando una corrente d'aria un po' più violenta ci fece traballare.
Minho: "tra un'ora è mezzanotte" mi informò controllando lo schermo del suo telefono.

Dato che tra poco era notte fonda, accese le luci sui bordi del cestello in cui eravamo, rendendo l'atmosfera ancora più bella e romantica.
Io: "cos'hai in mente?" chiesi conoscendo già in parte la risposta o meglio, sperando in quella.

CEO-MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora