Capodanno

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Jisung pov

Finalmente era capodanno e io non vedevo l'ora di scoprire la sorpresa che mi aveva riservato Minho.

Balzai in piedi, stiracchiandomi e facendo di conseguenza muovere il ragazzo ancora mezzo addormentato sotto il caldo piumone.
Io: "Minhooooo" lo chiamai scuotendolo per le spalle.

Mugugnò, infastidito e mi diede una sberla sulle mani.
Io: "daiiii è capodannoooo" insistetti tirandolo per un braccio e mettendo il broncio "cattivo" mi arresi cercando di alzarmi.

Questo non mi fu consentito, perché venni preso per la maglia del pigiama e strattonato di nuovo giù, finendogli addosso.
Minho: "usciamo in tardo pomeriggio, quindi rimettiti a dormire" mi ordinò non curandosi nemmeno di aprire gli occhi;
Io: "ma stamattina volevo andare a fare un giro in città con te" mi lamentai tenendomi sollevato coi gomiti;
Minho: "che ore sono?" chiese stringendomi più a lui dalla vita;
Io: "9 e mezzo" lessi dando una veloce occhiata al telefono sul comodino.

Sbuffò e sollevò una volta per tutte le palpebre.
Minho: "allora mangiamo fuori" decise buttando un braccio sul materasso;
Io: "SIII" urlai entusiasta alzando al massimo gli angoli della mia bocca.

Mi abbassai e lo baciai dolcemente come ringraziamento.

Fatto questo, mi liberò e ci alzammo entrambi.
Io: "andiamo a lavarci" ordinai prendendogli una mano.

Lo guidai in bagno e ci spogliammo, entrando nella doccia su cui già picchiettava l'acqua calda.

Ci lavammo a vicenda, non dimenticando ovviamente di baciarci ad ogni movimento.

All'inizio erano semplici baci casti certo, eppure ben presto uno dei tanti diventò un vero e proprio scambio passionale di saliva, tanto che il maggiore mi rinchiuse tra il suo corpo e la parete della doccia.

Gli circondai il collo con le mani, avvicinandolo a me, mente lui saldava le dita sui miei fianchi.

Le nostre lingue si stuzzicavano, attaccando e ritirandosi nelle loro tane gradualmente, fino a divorarsi tra loro.

I nostri denti si sbattevano contro e le nostre labbra scottanti dal desiderio, ma bagnate dall'acqua tiepida erano come sigillate, muovendosi animatamente una contro l'altra.

Tuttavia, nonostante fosse un bacio estremamente spinto e voglioso, non facemmo niente e il blu si staccò, consapevole che se continuava non sarebbe riuscito a trattenersi.

Non che mi dispiacesse, però dovevamo uscire dopo tanto tempo e non potevamo rovinare i nostri piani così facilmente.

Insaponati e sciacquati sia i capelli che il corpo, uscimmo e ci cambiammo velocemente con dei vestiti abbastanza semplici e comodi.
Minho: "conosco un bel posto dove pranzare" esortò appena entrammo in macchina.

Annuì e l'auto venne ben presto occupata da musica, canti e chiacchiere vivaci, spazzando via in pochissimo il tempo.
Io: "wow, è da tanto che non vengo qui" indicai guardandomi in giro, smarrito;
Minho: "ti guido io, vuoi andare per la via dei negozi immagino" intuì conoscendo già le mie intenzioni;
Io: "certo che sì" affermai infatti sorridendogli.

Mi prese per mano, stringendomi a lui e facendosi strada in mezzo a tutta la gente che popolava la zona.

Camminammo per numerosi kilometri e finalmente arrivammo a destinazione.
Io: "era ora" mi lagnai con il fiatone;
Minho: "camminiamo da 20 minuti tesoro" giudicò guardandomi male;
Io: "lo so, ma mi fanno male i piedini" risposi massaggiandomi la caviglia;
Minho: "vuoi sederti un attimo?" domandò indicando gli scalini vicini.

Non risposi e lo spinsi direttamente su essi, scaraventandomi sopra.

Skip time*
Io: "è davvero pazzesco questo posto" esposi continuando a prendere i vestiti che mi si paravano davanti, tutti troppo belli per non provarli;
Minho: "vuoi svuotarmi la carta di credito per caso?" chiese ironicamente fissando tutta la roba nelle sue mani;
Io: "dovrò pur sfruttare la mia rich bitch in qualche modo, non credi?" replicai guardandolo con un sorrisetto beffardo;
Minho: "bitch sarai tu stronzo, ora muoviti che ho fame" mi ammonì facendo un cenno verso i camerini poco davanti a noi;
Io: "wow, hai imparato una nuova parola in inglese, ti sei evoluto" lo presi in giro afferrando un'ultima magliettina rosa confetto.

Lui mi lanciò un'occhiata omicida e mi diede un calcio sul culo, facendomi sobbalzare e correre via.

Risi e mi rinchiusi nel primo camerino libero, tirando la tenda.
Minho: "e i vestiti?" chiese dopo qualche secondo;
Io: "tienili tu intanto" risposi spogliandomi.

Provai tutto ciò che avevo preso, dal primo all'ultimo indumento e ne acquistai la maggior parte, dimezzando la carta del blu.

Finito questo, ritornammo all'auto per mettere via le borse e andammo a mangiare in un bar vicino, giusto per spizzicare qualcosa, per poi fare un ultimo giro veloce e riaccomodarci sui sedili.
Minho: "andiamo a casa?" chiese uscendo dal parcheggio;
Io: "yessa" assentì allacciando la cintura.

E come all'andata, arrivammo a casa in un batter d'occhio, nonostante il viaggio durasse quasi 2 ore.
Minho: "guardiamo un film e andiamo, ci stai?" propose togliendosi le scarpe.

Gli feci un cenno di assenso col capo e ci posizionammo sul divano, accendendo la tv e scegliendoci un film romantico di un'ora e mezza.

Non parlammo, entrambi troppi impegnati a guardarci il film e a coccolarci a vicenda, io il suo petto e lui la mia schiena.
Minho: "lui mi sta sul cazzo" criticò appena inquadrarono uno dei tanti personaggi "anche loro 3" continuò indicando le tre condannate "e quella vecchia" aggiunse dopo qualche secondo;
Io: "tutti tranne i protagonisti quindi" conclusi sollevando lo sguardo sul suo;
Minho: "in realtà anche quello biondo a volte" mi corresse alzando le spalle.

Ridacchiai, scuotendo la testa a destra e sinistra, per poi far ricalare il silenzio fino alla fine del film.
Minho: "sono le 6, andiamo dai" disse alzandosi e stiracchiandosi.

Feci ciò che mi era stato ordinato e ci ritrovammo ancora uno accanto all'altro sul grande mezzo a 4 ruote.
Io: "è lontano?" domandai collegando Spotify alla macchina;
Minho: "abbastanza" rispose aumentando la velocità.

E così fu, arrivando in 3 ore e passa.

Dato che dal finestrino non vedevo niente, scesi e mi guardai attentamente intorno, cercando di identificare il posto in cui mi aveva portato, senza però successo.
Io: "perché vedo solo alberi?" domandai aggrottando le sopracciglia;
Minho: "perché siamo in montagna" rispose ovvio affiancandomi "vieni" sentenziò afferrandomi una mano.

Mi guidò per una piccola via di sassi in mezzo al bosco, stando ben attento a non inciampare e liberare la strada da rami o spuntoni, così da farmi passare senza problemi.
Io: "vuoi sotterrarmi vivo?" tentai di indovinare fissando il suolo ai miei piedi;
Minho: "dipende" divagò spostando un ramo spinoso dalla sua faccia;
Io: "da cosa?" mi incuriosì scavalcando un piccolo fiumiciattolo;
Minho: "dalla risposta che mi darai alla domanda che ti farò dopo" rispose semplicemente velocizzando il passo;
Io: "in che senso?" insistetti confuso;
Minho: "tra poco lo scop-" mi snobbò facendomi un cenno della mano.

Non concluse la frase, perché si bloccò di scatto e si guardò intorno.
Io: "cos-?" provai a chiedere avvicinandomi a lui.

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Purtroppo anche questa storia è a -3 ragazzi :( PERÒ ci sono i 300 speciali che vi avevo promesso su tutte le ship <33

CEO-MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora