Carlotta lesse il messaggio che aveva appena ricevuto da Massimiliano. Stava tornando a casa e le aveva chiesto di farsi trovare nella sua stanza,ma non si sentiva a suo agio a lasciare da sola la sua amica.
Si voltò per guardarla, mentre con gli occhi fissi sul soffitto sembrava avere l'espressione di chi non avesse più nulla nella vita.
Nadia si sentì osservata e si girò verso di lei intuendo dal suo sguardo quali pensieri balenavano nella sua testa.
<È Massimiliano? >Le chiese indicando il telefono.
<Si, ma... >
<Nessun ma. Ti ho detto che sto bene. >
<Beh a me non sembra affatto. >Controbatté la ragazza mettendosi a sedere. Non voleva essere impicciona perché sapeva che a lei non piaceva, ma detestava quando la trattava come una sciocca. Era consapevole che qualcosa non andasse e voleva solo aiutarla.
<Nulla che una buona dormita non possa risolvere. >La Tranquillizzó Nadia che chiedeva solo di poter restare da sola<Vai. Altrimenti il tuo ragazzo potrebbe farmela pagare. Sai è un tipo alquanto vendicativo >Aggiunse facendole l'occhiolino.
<Non lo so. Non sono sicura sia giusto lasciarti qui. >Disse dubbiosa.
Per l'intera giornata aveva osservato la sua amica e aveva timore ad abbandonarla lì così . Era stata assente per tutto il tempo, come se la sua testa fosse altrove. Era convinta fosse colpa di Nicolas, ma ogni volta che aveva provato ad indagare lei l'aveva bloccata immediatamente.
Nadia sorrise felice di avere qualcuno che si preoccupava di lei in quel modo. <La camera di Massimiliano dista.. Vediamo... Forse tre metri da qui? Vai e ti prometto che se dovessi avere qualche problema griderò con tutte le mie forze, cosicché tu possa accorrere e salvarmi. Ok? >
Carlotta la abbracciò dandole un bacio sulla guancia <Ci sono sempre non lo dimenticare. >
Nadia annuì e osservò la sua amica lasciare la stanza titubante.
Spesso, o meglio sempre invidiava quel suo modo entusiasta di vivere la vita, un modo che a Nadia pareva impossibile.
Mise un braccio sugli occhi tentando di non pensare a nulla, ma non appena le lacrime minacciarono di uscire si issó e prese il telefono.
<Ehi piccola. >la voce dolce della donna generó un sorriso involontario sul viso di Nadia <È successo qualcosa? È molto tardi. >Chiese preoccupata.
<Hai ragione mi dispiace . >si scusó,non aveva pensato all'orario<Non me ne ero accorta. >
<Va tutto bene? >domandó Magda allarmata dallo strano tono di voce della ragazza.
<Certo va tutto bene. >Finse pur sapendo di non poterlo fare, non con lei. Preferiva mentire anziché raccontarle ciò che era successo. Non poteva confessarle che nel giro di una manciata di secondi era stata catapultata nella paura. Magad meritava di essere felice e lei avrebbe fatto di tutto pur di proteggerla.
L 'incontro di quella mattina lo avrebbe seppellito nella sua mente con la speranza che non si sarebbe ripetuto mai più. <È solo che volevo sentire la tua voce. >ed era la verità! Aveva un disperato bisogno di parlare con lei, di sentirsi chiamare piccola mia, di percepire quell'affetto che solo lei era in grado di darle.
<Piccola mia così mi preoccupo ancora di più. So che è successo qualcosa e so che non me lo dirai anche se dovessi chiederlo centinaia di volte. Perché non vieni un pò qui a stare con noi? Ci manchi, ci manchi davvero tanto. >
<Anche voi mi mancate, ma adesso non posso proprio muovermi. >
La donna sospirò affranta <Non voglio insistere, ma ti prego tesoro non smettere di brillare. Mai. Per nessuno. >
Nadia morse l'interno della bocca con forza<Io non brillo Magda. Io porto il buio. >
<Non dire così. Ricordi come ti chiamava? Eri la sua stella! La nostra stella! Perché la tua luce rischiarava le nostre giornate. Perché nonostante fossi solo un piccolo scricciolo brillavi come un faro.>
<Si sono quella stella che ha spento la luce di Antony>Si ritrovó a gridare per la rabbia. <una stella talmente luminosa che riesce ad oscurare ogni cosa. >Aggiunse con un filo di voce inghiottendo un boccone amaro.
Era la prima volta che pronunciava quel nome da quando tutto era successo e aveva avvertito un dolore all'altezza del petto.
Udì i lievi singhiozzi di Magda e si sentì ancora peggio. Le aveva urlato contro. Aveva gettato la sua rabbia su di lei. Sull'unica persona che non l'aveva abbandonata. Sulla persona che rappresentava il suo tutto <Mi.. Mi dispiace, io non volevo. Io.. >
<Non devi scusarti tesoro. >La rincuoró tirando su con il naso<Nessuno può neanche immaginare quello che tu hai dovuto sopportare. Sfogati piccola mia. Io sono qui anche per questo. Sfogati se questo può farti stare meglio. Il mio unico desiderio è che tu possa essere felice. Prego tutti i giorni affinché si avveri. >Confessó con affetto.
Nadia sorrise. Era un sorriso di graditudine <Grazie Magda. Non so cosa farei senza di te. >
<Già lo so. Sono insostituibile. >Ironizzó la donna cercando di sdrammatizzare il momento< Ascolta le mie parole e non dimenticarle mai. Tu non hai colpa di nulla. Per ciò che è accaduto c'è un solo responsabile, solo lui è da accusare.
Sono certa che Antony se ne sia andato felice. Felice di averti vista crescere. Felice di aver salvato qualcuno. Felice di averti avuta nella sua vita. Non scordarlo. Ora cerca di fare una bella dormita. Riposati tesoro ti chiamo domani va bene. >
<Va bene. Buona notte >
<Buona notte piccola mia. >
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Non Ti Odio
RomanceFuggire dal passato non è mai semplice. Quel buio che ti porti dentro è sempre lì,presente,come un'ombra,un'oscura entità che sarà con te eternamente. <<<Personaggi, eventi e luoghi sono interamente frutto della fantasia dell'autore. >&g...