Nadia continuava a trascinare la sua amica che invano chiedeva spiegazioni,sapeva che tutto quello doveva sembrarle un'assurdità,ma non era né il momento né il luogo adatto per darle chiarimenti.
Era in strada correndo più che poteva e cercava con lo sguardo una via di fuga,ma sapeva che Carlotta,che non era affatto atletica, avrebbe ceduto presto.
Sentiva il suo fiatone e doveva già tirarla con più forza per evitare di rallentare.
Aveva bisogno di una soluzione.
Occorreva un mezzo di trasporto,non aveva un auto e l'unica altra alternativa era quella di prenderne in prestito una da un ignaro passante.
Il fine giustifica i mezzi e in quell'occasione la loro vita valeva più di un piccolo furto.
A qualche metro di distanza vide un ragazzo con il casco in mano che si pavoneggiava con una bionda.
Era appoggiato ad un muretto e aveva lasciato la sua moto incustodita.
Peggio per lui...pensò bisogna essere più cauti.
Si guardò dietro e gli uomini erano sempre più vicini,da quella distanza riusciva a intravedere anche la fondina di una pistola, il che stava ad indicare che se davvero le avessero prese non sarebbero rimaste a lungo in vita.
Si avvicinarono alla moto e Nadia tirò un sospiro di sollievo quando vide le chiavi inserite nel quadro. Era proprio il miracolo del quale aveva bisogno.Salì in fretta e Carlotta sempre più confusa la guardava cercando di recuperare fiato.
<Carlotta sali.>Le comandò.
<Si può sapere che sta...>
<No Carlotta non adesso ,se ci tieni alla tua vita sali.>Le disse seria.
La ragazza dopo un attimo di titubanza si posizionò dietro la sua amica e si strinse forte per non cadere.
Il motore fece un gran rumore attirando l'attenzione del suo proprietario che cercava di raggiungerle urlando qualcosa a squarciagola.
Adesso erano quattro gli uomini che le inseguivano,anche se per motivi differenti,ma poco importava perché dovevano sparire al più presto.La moto partì a tutta velocità,e nonostante tutto l'unico rumore che Nadia riusciva a sentire era il battito del suo cuore che con forza martellava quasi a voler uscire dalla sua gabbia toracica.
Quando quella mattina si era svegliata non si aspettava una giornata tanto movimentata e non immaginava di certo di dover fuggire in fretta con la sua amica.
Che cosa aveva mai fatto per meritarsi tutto ciò,quando l'unica cosa che chiedeva era un pomeriggio di pieno relax?!A quanto pareva i vicini di Carlotta non avevano tutti i torti,perché se dei tizi armati stavano mettendo sottosopra la casa di Massimiliano,voleva dire che la sua professione non era tanto normale.
In realtà Nadia non si era mai interessata alla vita privata del suo vicino,la loro relazione era perfetta così come era. Nessuno invadeva gli spazi dell'altro e ognuno viveva la propria vita.Decise di accantonare le mille domande che vorticavano nella sua mente in un angolo e concentrarsi solo sulla loro fuga,perché un minimo passo falso avrebbe potuto costare loro la vita.
Viaggiarono ad una velocità sostenuta per alcuni chilometri,continuando a controllare dagli specchietti se qualcuno le stesse seguendo.
Era da tanto tempo che Nadia non sentiva sensazioni tanto forti,la paura e l'adrenalina erano un mix letale che faceva battere il suo cuore ad una velocità pazzesca.
Si sentiva libera su quella moto,con il vento che prepotente cercava di opporsi al loro cammino.
Quella fuga le ricordò quelle di anni prima,quella che aveva premeditato per tanto tempo.
Sperava che anche quella volta potesse andare a buon fine.
Arrivarono in una strada abbastanza trafficata e Nadia prese il telefono dalla tasca del pantalone digitando il numero dell'unica persona che poteva aiutarle.
Fece partire la chiamata e rimase in attesa ascoltando il bip di ogni squillo con trepidazione.⭕ ⭕ ⭕ ⭕ ⭕ ⭕ ⭕ ⭕
Da quando aveva avuto uno scontro violento con il fratellino di Ferro le cose avevano davvero preso una brutta piega.
Massimiliano sapeva bene di non dover perdere il controllo,spesse volte si era ritrovato in situazioni come quella,ma era riuscito ad uscirne fuori senza creare casini.
Quella volta però quando vide quell'uomo maltrattare la ragazza davanti ai suoi occhi il suo istinto prese il sopravvento.
Non poteva permettergli di fare del male ad una innocente senza intervenire.
Si sentiva come quei testimoni omertosi che passavano la loro vita a nascondersi dagli sguardi altrui.
Si lanciò sul piccolo Ferro,colpendolo con pugni e calci e sfogando tutta la sua rabbia.
Aveva avuto sempre un carattere ingestibile,i suoi genitori glielo avevano rinfacciato spesso e proprio per quel motivo decise di andarsene di casa non ancora maggiorenne.
Non che fosse stata una scelta difficile da prendere perché il loro era un rapporto di mera sopportazione e troppo spesso aveva dovuto mandar giù parole pesanti.
Era da sempre predisposto alle risse,ma da quando era entrato a far parte di quel clan in qualche modo era riuscito a tenere a bada i suoi istinti più animaleschi.
Eccetto che per quella sera.
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Non Ti Odio
RomanceFuggire dal passato non è mai semplice. Quel buio che ti porti dentro è sempre lì,presente,come un'ombra,un'oscura entità che sarà con te eternamente. <<<Personaggi, eventi e luoghi sono interamente frutto della fantasia dell'autore. >&g...