<Finite di mettere le ultime casse e portate tutto al deposito. >Disse Michael ai suoi uomini accendendo il suo inseparabile sigaro <Come vanno le cose? >Chiese poi rivolto a Nicolas.
<Il solito. >Si limitó a rispondere lui.
<Ci sono voci in giro di te e Ferro. Ti sta dando del filo da torcere? >
<Niente che non si possa risolvere. >Rispose con indifferenza.
<Voglio essere sincero con te! Qualche giorno fa ha cercato di propormi un accordo, ma io sono un uomo di parola. >Affermò con arroganza . <Se hai bisogno di una mano chiamami pure. >aggiunse poi.
Michael era in debito con lui per una vicenda di qualche anno prima.
Sua sorella Marianna si era invaghita di un pusher e nonostante le continue raccomandazioni da parte del fratello i due continuavano a vedersi.
Dopo qualche tempo però quell'uomo era diventato violento e possessivo,Marianna aveva deciso di lasciarlo, ma lui non glielo permise.
La portò di forza in un'altra città e sotto continue minacce non le permetteva di avere rapporti con nessuno.
Quando Michael si rese conto della scomparsa di sua sorella iniziò a cercarla ovunque, ma seppur con l'aiuto dei suoi uomini non riuscí a trovarla.
Non c'erano tracce dei loro movimenti.
Michael stava letteralmente impazzendo perché, non solo non era stato in grado di badare a sua sorella, ma aveva persino permesso a quell'uomo di portargliela via.
Senza pensarci oltre decise di chiedere aiuto a Nicolas, era da poco che facevano affari insieme, ma aveva già capito che era un uomo che non si fermava davanti a nulla.
Furono Amir e Massimiliano ad occuparsi della questione e non ci volle molto prima che la trovassero.
Alla fine della giornata Marianna poté tornare dalla sua famiglia e il pusher era diventato già cibo per i pesci del lago.
<Comunque ho sentito dire anche che Ferro si sta avvicinando a Milton e tu sai quanto conta lui in America, se dovesse riuscirci creerà problemi a tutti noi. Penso proprio che quel tipo debba essere fermato al più presto.>
<Fagli godere questi ultimi giorni di vita, a breve sarà solo un ricordo. >Disse Nicolas che con cenno del capo lo salutò e si diresse in auto,dove ad attenderlo c'erano Massimiliano e Amir.
Si accomodó sul sedile e lasció andare un sospiro intriso di frustrazione e stanchezza.
Era stata, infatti, una giornata estenuante per tutti e tre gli uomini e il silenzio nell'abitacolo venne interrotto solo dallo sfogo di Massimiliano che era ormai saturo di tutta quella storia. <Quel coglione di Ferro! Uccidimolo e basta. > disse sbattendo un pugno sul cruscotto.
La sua rabbia era palpabile così come il dispiacere di essere l'unico responsabile di tutto quello che stava accadendo.
<Non possiamo farlo. >rispose con calma Nicolas.
<Perché no? Basta un colpo di pistola giusto in testa e la festa è finita. >non riusciva davvero a capire come potesse restare così impassibile. Lui sentiva un fuoco dentro ed era pronto ad esplodere in qualsiasi momento.
<Se lo facessimo ora non saremmo in grado di affrontare le conseguenze! >spiegò.
<Se stai parlando del fratellino morirà anche lui. >minimizzó.
<Non sto parlando di lui. Ferro sta facendo affari con la cerchia dei Cataldi che raggruppa almeno altri sei clan. Rappresentano la fetta più grande e imponente della criminalità del nostro paese. È come una congrega o una setta, definiscila come ti pare. Hanno delle regole interne ben precise e consolidate e la più importante è la fedeltà . Se un solo membro viene attaccato allora scatta la vendetta dell'intero clan. >
Massimiliano si ritrovó senza parole, non era a conoscenza di quei fatti a aveva di nuovo dimostrato la sua immaturità.
<Come hai intenzione di muoverti? >Chiese Amir che era stato in silenzio ad ascoltare.
<Maggiore sarà la nostra influenza nelle città che contano e maggiore sarà il nostro prestigio. Il nostro compito per il momento è quello di accrescere il nostro dominio. >
<Stai parlando di Miami? >
<Esatto. Dopo Giamaica e Messico se riusciamo ad entrare anche a Miami ci avvicineremo ai Cataldi e una volta fatto faremo cacciare Ferro. >
Guardò fuori dal finestrino il paesaggio che scorreva veloce e si rivolse a Massimiliano <Ricorda che tra qualche ora partiamo per gli Stati Uniti. Saremo solo io e te perché nessuno deve conoscere i nostri progetti. Amir invece resterà qui per tenere d'occhio la situazione. >
<OK capo! >Si limitò a dire il ragazzo.
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Non Ti Odio
RomanceFuggire dal passato non è mai semplice. Quel buio che ti porti dentro è sempre lì,presente,come un'ombra,un'oscura entità che sarà con te eternamente. <<<Personaggi, eventi e luoghi sono interamente frutto della fantasia dell'autore. >&g...