<Tu sei....> Le parole le morirono in gola e la vista si offuscó per le lacrime che si accumulavano.
"I suoi occhi color ghiaccio ricordavano quelli del mio amore perduto".
Ricordó vivamente le parole di Magda. Quegli occhi che le avevano incatenato l'anima, quegli occhi che le facevano vibrare il cuore,quegli occhi che non avrebbe mai dovuto incrociare.
Stringeva i fogli tra mani tremanti senza riuscire a dire nulla, perché non aveva il diritto di dire nulla.
<Dovrei ucciderti come ho sempre desiderato, dovrei farti soffrire, ma non lo farò. Non questa volta almeno. Sparisci da questa casa immediatamente e non capitarmi mai più davanti! >Le ordinò Nicolas a denti stretti prima di voltarsi a lasciare la stanza.
Nadia rimase lì immobile nella camera vuota con una stretta al petto.
Possibile che la sua vita non volesse proprio concederle un pò di felicità?!
Recuperó in fretta le sue cose evitando le numerose domande che Carlotta le poneva seguendola passo dopo passo.
<Si può sapere che cosa sta succedendo? >Chiese alla fine esasperata <Perché all'improvviso te ne devi andare? Che cosa è successo con Nicolas?>
<Ho delle faccende da sbrigare. >Le rispose scendendo le scale.
<Aspetta! >Le afferrò un braccio costringendola a fermarsi <Io non posso capire se non me lo spieghi. >
Nadia si voltò per guardarla in viso <Non c'è niente da spiegare. Devo semplicemente tornare a casa, mentre tu resterai qui e non ti ti metterai nei guai. >
<Ma... >
<Ti prego Carlotta. >
La ragazza fu colpita dallo sguardo di Nadia. Non l'aveva mai vista così affranta<Va bene ma fai attenzione >Le disse abbracciandola.
Il cielo si era ingrigito e gelide gocce di pioggia iniziarono a scendere facendole compagnia per tutto il tragitto fino a casa.
Nadia alzò lo sguardo e sorrise amaramente, persino il tempo si stava prendendo gioco di lei.
Arrivò nel suo appartamento zuppa d'acqua. Si chiuse la porta alle spalle e si lasciò scivolare sul pavimento.
Era stanca, sola ed infreddolita. Si accovacció stringendo le ginocchia al petto e lasciò andare le lacrime che avevo faticosamente trattenuto.Chiuse gli occhi inspirando a fondo e tentando di calmarsi un pò. Non ci volle molto prima che la stanchezza prendesse il sopravvento e la trasportasse tra le braccia di Morfeo .
Si risvegliò quando il sole era già alto nel cielo. Ancora sdraiata sul pavimento, sbatté le palpebre più volte prima di riuscire ad adattarsi alla luce del giorno.
Si alzó piano ed ancora tremante andò nel bagno. Con gli occhi gonfi e rossi e il cuore a pezzi si fiondó nella doccia cercando un pò di tepore,ma neanche l'acqua bollente riusciva a riscaldarla.
Si asciugò e si vestì con calma.Sentì il telefono squillare e pregò non si trattasse ancora di Carlotta. Al suo risveglio infatti aveva trovato decine di chiamate e altrettanti messaggi.
Recuperó il telefono dal comodino e quando lesse il nome sul display un sorriso felice spuntò sul suo viso.
<Magda?>
<Piccola mia tutto bene? È da un po' che non ti vedo.>La sua voce così calda e dolce aveva la capacità di azzerare ogni cosa .
<Certo tutto ok. Se riesco a pendere in prestito l'auto del mio capo vengo a trovarvi.>
<Ti ho già detto che i soldi per la macchina...>
<Magda non ricominciamo>La interruppe la ragazza<non ho bisogno di soldi né di un auto ci vediamo tra un po' va bene? >
<Certo tesoro a dopo.>Posó il telefono sulla scrivania e si sedette sul letto prendendo la testa tra le mani.
Non aveva raccontato tutta la verità a Nicolas c'era qualcosa che doveva dirgli assolutamente.
Anche se si era ripromessa di non vederlo più per evitare sofferenze inutili ad entrambi, non poteva nascondergli la cosa più importante.
La verità che avrebbe potuto rimettere insieme i cocci della sua anima e creare un uomo nuovo.
Doveva farlo!Scese in strada e a passo svelto si avviò verso la casa di Greta.
Bussó ripetutamente al campanello finché la vide affacciarsi con il viso ancora assonnato.
La donna sfregó gli occhi cercando di mettere a fuoco la persona che aveva di fronte.
<Nadia? >Chiese un pò perplessa.
<Già sono io. >
<Maledetta ragazza si può sapere dove sei stata fino ad ora e poi perché ti presenti qui all'alba? >Chiese aprendo il cancello.
Nadia osservò il suo pigiama fuxia<Hai ragione e ti prometto che dopo ti spiegherò tutto ma adesso ho bisogno di un favore. >
Greta storse il naso<Che ti serve? >
<La tua auto. >
La donna la osservò con attenzione e dopo qualche secondo recuperó le auto e gliele porse<Ma sappi che quando torni dovrai dirmi tutto!>Sentenzió irremovibile.
Nadia afferrò le chiavi e corse verso l'auto.
In pochi minuti era davanti la villa di Nicolas. Bussó al cancello,ma Guido che l'aveva vista dal video citofono, le intimó di andare via<Torna a casa Nadia per favore. >la imploró il ragazzo.
Non c'erano dubbi che Nicolas avesse dato ordine ai suoi uomini di non farla entrare,ma questo non rappresentava un ostacolo per lei.
Non poteva arrendersi, non quella volta.
Scavalcó il cancello consapevole che presto l'avrebbe raggiunta e dopo essere atterrata nel vasto giardino iniziò a correre verso l'ingresso.
Arrivata davanti alla porta Guido si piazzó davanti a lei ostecolandole la strada.
<Lasciami entrare.>disse perentoria.
<Nadia sai che non posso,gli ordini...>
<E tu sai che se vuoi fermarmi devi usare la forza vero?>
<Non arriverò a tanto.>Era in debito con lei per l'incidente successo con Dominica quindi si spostó di lato lasciando libero l'ingresso.
<Grazie>Disse lei sottovoce oltrepassandolo.
<Che succede?>la voce familiare di Massimiliano risuonó nel corridoio<Che ci fai qui? >Le chiese confuso afferrandole le spalle <Lo sai che Nicolas non ti vuole qui. >.
<Lo so. >Sospirò chiudendo gli occhi<devo dirgli solo una cosa e poi sparisco.>
<Non posso e lo sai.>
<Hai paura che possa farti del male perché hai disobbedito ad un suo ordine? Che razza di uomo sei?
Non voglio ucciderlo né implorarlo di prendermi con sé . C'è una cosa che deve assolutamente sapere.>
<E va bene. Ma solo per cinque minuti non di più. >la avvertì serio.
<Promesso . >Disse lei camminando a passo svelto verso il suo ufficio.
Aprì piano la porta e si affacció.
Nicolas seduto alla sua scrivania era immerso nella lettura di qualche documento.
Aveva il viso spento e gli occhi stanchi e quella vista le fece male al cuore e stringendo i pugni con forza avanzó nella stanza.
Nicolas alzó lo sguardo dai fogli per sposarlo sulla ragazza. Spalancò gli occhi stupito e la guardò con rabbia.
Cosa ci faceva ancora lì?!
<Vai via adesso. >Le intimó sbattendo un pugno sul tavolo.
<Devo dirti una... >
<Ho detto di andare via! Ora!>La interruppe rabbioso
<Ho bisogno di... >
<Cosa non riesci a capire? >Gridò mettendosi in piedi <Ho detto che non voglio più vederti.>
Nadia inspiró con il naso<Ed io ho detto che devo parlarti >Gli urlò contro <E non me ne andrò via di qui finché tu non mi avrai ascoltata. Vuoi uccidermi? Fallo. >Allargò le braccia per nulla intimorita.
<Fai in fretta>ringhiò L'uomo.
La ragazza mise una mano sul petto tentando di calmare il suo cuore <Molti anni fa una giovane donna innamorata sognava di sposarsi e avere una bella vita, ma il suo infausto destino decise di non essere clemente con lei e un brutto giorno la sua strada incroció quella di un uomo. Il peggiore degli uomini!.>
<Che cosa...>
<Lasciami finire.>Lo pregò lei.<Quell'uomo si chiamava Tommaso e lui non avrebbe mai accettato un rifiuto. Era abituato ad ottenere sempre tutto ciò che voleva. E quella volta non sarebbe stata un'eccezione. Per questo motivo rapì la rapì e la portò in casa sua, che divenne per lei una prigione. Tommaso però non sapeva che lei fosse incinta. Incinta di un bambino non suo. La donna pregando è implorando riuscì a salvare quella povera anima, ma ben presto le venne tolto dalle braccia e rinchiuso in una stanza per oltre dieci anni. Ricordi quella donna che di nascosto veniva a vederti? >Si prese un secondo per guardarlo negli occhi <Lei è Magda! Lei è tua madre. Lei è viva ed è libera adesso. Non ha mai smesso di cercarti né di pensarti. Lei non ha fatto nulla di sbagliato. Ha avuto solo la sfortuna di incontrare quell'uomo nella sua vita che ha rovinato tutto. Ti ha sempre amato e lo fa tutt'ora,prega ogni attimo che tu stia bene.
So che sono l'ultima persona al mondo che può dirtelo,ma non rinunciare alla possibilità di essere felice. Sia tu che lei avete vissuto esperienze terribili,non negare a te stesso la possibilità di avere una famiglia,di poter ricominciare da capo, di cancellare quello che è stato e sostituire quei ricordi con momenti nuovi. Momenti luminosi. Starò qui fuori ad aspettarti qualora tu voglia venire a conoscerla. Ti aspetterò per un'ora.>concluse ed uscì dalla stanza.
Si sentiva a pezzi. Non era stato semplice raccontargli tutto,non era stato semplice stargli di fronte e non poterlo toccare,non era stato semplice allontanarsi da lui un'altra volta.
Percorse il corridoio con la testa bassa ed uscì dalla villa.
Sentiva di essersi liberata di un enorme peso, ma nonostante ciò percepiva ancora un forte senso di oppressione.
Desiderava con tutta se stessa di essere riuscita a convincerlo ad andare con lei. Come avrebbe affrontato Magda quando l'avrebbe rivista?! Avrebbe dovuto tenerle nascosto tutto. Non poteva svelare di aver finalmente incontrato suo figlio,senza però avere la possibilità di poterlo incontrare .
Magda meritava il suo lieto fine e lei avrebbe tanto voluto concederglielo.
Entrò in auto con uno strano senso di ansia e appoggió la testa sul volante.
Avrebbe aspettato lì pregando il cielo che, per una volta almeno, le permettesse di alleggerire un pò le sue pene.Il cuore di Nicolas batteva nel suo petto con la forza di un uragano. Lui che aveva pensato di essere solo nella vita aveva una madre.
Spesso si era ritrovato ad incolparla,a ritenerla responsabile dei suoi mali, ma se Nadia aveva detto la verità allora anche lei aveva sofferto quanto e più di lui.
Poteva crederle?!
Poteva prendere le parole dette dalla ragazza per vere?!.
All'improvviso nella sua mente si materializzó il ricordo di quella donna, con i capelli raccolti in una coda, che gli faceva visita di tanto in tanto. Non era mai riuscito a capire perché avesse ogni volta gli occhi velati di lacrime . Ora comprendeva il perché del suo comportamento. Quello era l'unico modo per vedere suo figlio.
Si lasciò cadere sul divano con la testa che pulsava.
Si trovava tra l'incudine e il martello,con un turbinio di sentimenti contrastanti che lottavano continuamente fra di loro,senza avere un vincitore.Massimiliano lo osservò dalla porta lasciata aperta.
<Che c'è? >Tuonó Nicolas senza alzare la testa.
<Io... >Doveva trovare una scusa<Sto cercando tutti documenti dei rapimenti. Questo volta ho una buona motivazione per studiarli per bene. >
L'uomo lo guardò torvo<Quindi la prima volta lo hai fatto solo superficialmente?! >
Massimiliano sentì una goccia di sudore scendere sul viso, si stava scavando la fossa da solo<Assolutamente no,ma con una seconda occhiata si possono vedere particolari che prima posso aver tralasciato. >
<Sono sullo scaffale vicino alla finestra. >
Massimiliano prese tutto ciò che gli serviva e lasciò in fretta la stanza.
Nicolas scosse il capo e si alzó. Prese posto alla scrivania e afferrò i fogli che stava leggendo qualche minuto prima.
La cosa più semplice e indolore da fare era dimenticare tutto ciò che era avvenuto negli ultimi giorni e riprendere con la sua vita di sempre.
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Non Ti Odio
RomanceFuggire dal passato non è mai semplice. Quel buio che ti porti dentro è sempre lì,presente,come un'ombra,un'oscura entità che sarà con te eternamente. <<<Personaggi, eventi e luoghi sono interamente frutto della fantasia dell'autore. >&g...