Capitolo 21

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Conto i passi che mi separano da Axel, lui è ancora su quella stupida moto, guarda il suo cellulare, forse si starà scambiando messaggi d'amore con la sua dolce fidanzatina. Non alza nemmeno un attimo lo sguardo.
Come al solito è posteggiato qualche metro più in là, e aggiungerei per fortuna, non voglio immaginare cosa succederebbe se mio padre si affacciasse alla finestra e mi vedesse in sua compagnia...

Mi avvicino a passo lento e tremolante, sono tesa, sento mancarmi l'aria e sto praticamente sudando.Molto insolito visto che siamo nel mese di ottobre e l'aria è abbastanza fresca,la strada che sto percorrendo inoltre sembra possa sgretolarsi da un momento all'altro, ma in realtà sono solo le mie gambe che tremano dal nervoso e dall'ansia...
Improvvisamente alza lo sguardo, probabilmente nel silenzio che ci circonda ha sentito il ticchettio dei miei stivaletti. Ultimi due passi e ci sono. Bene posso farcela...
<<Ehy, ciao..ehm allora come va?>>,il primo a prendere parola è lui. Vuole davvero far finta di nulla?
Sentire il suo tono di voce calmo mi innervosisce.
<<Davvero Axel? Fai sul serio?>> ,lui mi guarda e adesso sembra quasi in difficoltà.
<< Stella ascolta, posso spiegarti tutto, non qui però..Andiamo salta su>>, mi porge il casco e fa segno di salire sulla moto,ma io non ho assolutamente nessun intenzione di salirci su.
<< Te lo puoi sognare Axel. Io lì sopra non ci salirò mai più. Se ti va di parlare e di spiegarmi puoi farlo qui. Con te non vengo da nessuna parte>> ,incrocio le braccia al petto e aspetto una sua risposta che non arriva. Lui sbuffa spazientito alzando gli occhi al cielo. Poi scende dalla moto e propone di fare due passi e contro voglia accetto.

Iniziamo così a camminare fianco a fianco senza proferire parola. Il silenzio mi sta uccidendo. Lui dal canto suo sembra essere molto nervoso, nell'arco di dieci minuti ha già fumato due o tre sigarette.
Ci avviciniamo ad un parco per bambini, ricordo che passavo i pomeriggi interi con Lucas ,Henry e Gin su quell'altalene, a ridere e scherzare e giocare a rincorrerci.
Il pensiero del mio migliore amico mi rende ancora più triste ma non è il momento, non devo distrarmi.
Ci avviciniamo ad una panchina e prendo subito posto, lui si siede al mio fianco e istintivamente mi allontano, non voglio averlo così vicino la sua presenza oggi m'infastidisce e sentire il suo profumo mi fa venire la nausea.
Axel sbuffa al mio gesto prende un grosso respiro e poi la sua voce rompe la tranquillità della notte
<<senti Stella lo so che sei delusa, ma io..devi credermi io non..non volevo che..insomma..>> ,si ferma e sospira rumorosamente...
<<Davvero Axel non volevi eh? Ma..come hai potuto dico io? Come puoi farmi questo?>> ,
<<io..Non ho fatto ancora nulla, credimi, avevo intenzione di..
Senti mi dispiace vebene? Ma tu non puoi capire, l'ho fatto solo per un motivo, non ho nulla contro di te, anzi!>> ,più parla e più non capisco a cosa si riferisce. Come può dire di non aver fatto nulla. È fidanzato e viene a letto con me! Mi ha mentito dall'inizio ed ora recita la parte di quello dispiaciuto, non ci credo!
<<No Axel! Non puoi, non puoi dirmi che ti dispiace e basta! Sapevi dall'inizio come la pensassi, tutte quelle storie sul "se mi farai innamorare di te sarò solo tuo" oppure "cercherò di non andare a letto con le altre" sei fidanzato cavolo! Sei impegnato con un'altra ragazza! E l'hai nascosto, hai mentito solamente per farmi accettare! Avevi detto di essere libero, che dovevo fidarmi di te! Perché hai scelto me? Sai benissimo come la penso, volevi tradire la tua ragazza bene continuavi a farlo con le altre ma non con me!>>.
<<Rispondi Axel! Merito di avere delle spiegazioni!>> ,lui è in silenzio mi guarda e poi..scoppia a ridere !
L'osservo, e non riesco a capire cosa ci trova da ridere in tutto ciò! Mi alzo furiosa dalla panchina, devo andarmene subito da qui, immediatamente. Non voglio vederlo mai più. Ma lui non ci sta, mi raggiunge e mi blocca la strada

<<spostati Axel, vaffanculo sparisci immediatamente!>>,

<<calmati ok! Hai ragione scusami sono un gran maleducato, non volevo ridere è che..>> ,continua ancora a sorridere mentre parla. Alzo un sopracciglio e lo trafiggo con uno sguardo, così torna serio tossisce un attimo per riprendere il discorso
<<ok, scusami , sono serio adesso. Non andartene...ora ti spiego tutto>> . Mi arrendo come al solito e torno a sedermi.
Attendo Axel, questa volta non si siede, continua a fare su e giù non so per quante volte, poi si accende una sigaretta e inizia a fumare. Di scatto si ferma davanti ai miei piedi, io l'osservo con il capo sollevato per cui si abbassa sulle ginocchia e posa una mano sulla mia gamba destra coperta dalle calze nere velate,le sua dita sono terribilmente vicine all'orlo della mia minigonna per cui serro immediatamente le gambe e allontano la sua mano.

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