Xdinary Heroes Reactions~

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Quando il/la loro T/n scappa

Tema: Yandere

Avvertenze: linguaggio forte e contenuti per adulti

Gunil:

Non puoi credere che la tua libertà fosse solo a pochi centimetri dalla tua presa, finalmente saresti stat* liber*; riavrai indietro la tua vita. Spalanchi la porta e subito senti la brezza fredda soffiare sulla tua pelle; ti mancava la sensazione del sole sulla tua pelle.

Ti avvicini alla strada trafficata e chiami un taxi, mentre i minuti passano non puoi fare a meno di sentire che questo è il momento più intenso della tua vita; tutto potrebbe andare storto. Alla fine, dopo quelle che sembrano ore, un taxi è finalmente arrivato accanto a te. "Entri dentro." Il tassista maschio parla mentre abbassa il finestrino.

Tiri un sospiro di sollievo mentre sali in macchina, dicendogli la posizione più vicina della stazione di polizia. "Mi dispiace, signorin*... ma non posso farlo." Parla mentre chiude a chiave le portiere della macchina, tiri freneticamente le maniglie delle portiere ma non serve a niente; sei in trappola.

"P-perché?! ho i-i soldi, a-adesso...p-per favore v-vada!" La tua bocca corre a mille miglia all'ora, non puoi elaborare niente. "Non dubito che tu abbia i soldi. Ma vedi, Gunil è un mio caro amico... e gli devo molto..." Ti sorride, alla sola menzione del suo nome puoi sentire il tuo corpo che inizia a tremare.

Urli e piangi, sperando che qualcuno ascoltasse le tue suppliche di aiuto. Trasali quando senti bussare al finestrino, pensi che fosse qualcuno che cerca di aiutarti... ma ti sei sbagliat*, ti volti ed emetti uno strillo. In piedi fuori dall'auto c'è Gunil, ha le mani in tasca mentre un sorrisetto sinistro si sta formando sulle sue labbra.

"Mi sei mancat*, piccol*" Apre la portiera della macchina e ti tira fuori per i capelli, si china e ti ringhia nell'orecchio. "Sei fortunato che non sono di pessimo umore... o ti farei punire personalmente fino farti supplicare per il mio perdono."

Jungsu:

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Jungsu:

Ti muovi per la tua stanza cercando di raccogliere tutte le tue cose, infilandole nello zaino. Tremi di ansia mentre ti affretti a fare le valigie e ad andartene, ma proprio mentre chiudi la borsa senti la maniglia della porta che si muove e la porta che si apre; in piedi sulla soglia c'è Jungsu.

Sei scioccat*, fai un respiro tremante prima di voltarti a guardarlo. Non puoi muoverti, ti sentivi immobilizzat*. Non avrebbe dovuto essere a casa per un'altra o due ore, sei stat* colt* in flagrante; la tua mente gioca con te mentre pianifichi cosa sarebbe successo dopo.

"C-cosa stai facendo...?" domanda all'improvviso dopo una lunga pausa di pesante silenzio, sebbene conoscesse già la risposta; spera di sbagliarsi. "J-jungsu i-"

"Se pensi di potermi lasciare, allora ti sbagli di grosso." Ti interrompe, "Non ti lascerò andare! Non posso lasciarti andare... oh Dio, è stato qualcosa che ho fatto, vero?!" Si passa un dito tra i capelli, il labbro inferiore che trema violentemente. "Io...L-lo sai che n-non ti farei mai del male, v-vero? Ti amo così tanto! Farei qualsiasi cosa per te! Perché?! Perché stai cercando di farmi del male?!"

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