Arrestato, 18 gennaio 2020

8 3 0
                                    

Sono stato arrestato!

Scrivo dalla stazione di polizia di Dovise mentre attendo di essere interrogato. Ho chiesto del commissario Milesi ma mi è stato ordinato di aspettare tranquillo. Ma facciamo un passo indietro, esattamente a stamattina.

Mi sono svegliato che stavo decisamente meglio. Avevo ancora una leggera irritazione alla gola e un poco di tosse, ma nulla a che vedere con l'altoforno dell'altro giorno. Così ho accompagnato mamma a fare spese. E fin qui nulla da segnalare.

Al ritorno, sulla superstrada, avevo davanti una Golf che procedeva a non più di 50 Km/h seguendo rigorosamente la linea centrale della carreggiata, indecisa su quale delle due corsie scegliere. Talvolta sbandava, o scivolava leggermente su quella di destra per poi riprendersi e rimettersi al centro della strada. E noi, naturalmente, dietro a provare a capire cosa avesse per la testa la persona alla guida.

Ho pensato nell'ordine a un anziano, a un ubriaco e a un tizio intento a chattare con il proprio smartphone. Ho tentato un paio di volte il sorpasso, ma appena mi avvicinavo ecco che l'auto stringeva da questa o da quell'altra parte, sempre comunque mantenendo la stessa penosa velocità.

Il tutto è durato per un paio di chilometri fin quando la strada si è divisa. La Golf ha continuato dritta, noi abbiamo preso a destra tanto che sono riuscito finalmente a vedere la persona al volante. Incredibile: era una ragazza con in mano uno di quei pennelli per il fondotinta. Aveva gli occhi incollati allo specchietto retrovisore ed era intenta a truccarsi. Le ho suonato indignato. Lei nemmeno se n'è accorta.

Ad accorgersi è stato invece un solerte agente la cui volante era ferma poco più avanti sul lato della strada insieme a una Mercedes. Il poliziotto ha alzato la paletta e mi ha indicato di accostare. Mi sono fermato dietro la Mercedes alla cui portiera era appoggiato un uomo in giacca e cravatta.

― Patente e libretto ― ha declamato l'agente ― lei circola con auto diesel euro 5. Lo sa che c'è il fermo per l'inquinamento?

A quelle parole il proprietario della Mercedes, indicando la volante, ha borbottato: ― Ci danno la multa a noi quando sono loro i primi a non rispettare la legge. Quella è più diesel del trattore di mio nonno. E il poliziotto, con il distacco tipico delle forze dell'ordine, ha ribattuto: ― Per la Pubblica Sicurezza c'è una deroga!

Poi dalla volante è uscito un secondo poliziotto e si è avvicinato al collega. Gli ha sussurrato qualcosa nell'orecchio, quindi, rivolgendosi al sottoscritto, ha dichiarato: ― Scenda dalla macchina per cortesia, lei è in arresto!


Ore 17,30

La stazione di Polizia di Bergamo ha una cella

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

La stazione di Polizia di Bergamo ha una cella. Se vi immaginate una gabbia con sbarre di ferro da telefilm americano, siete fuori strada. È solo uno stanzone senza finestre con una panca di ferro inchiodata al pavimento e una porta blindata con tanto di finestrella che si apre dall'esterno.

Ne sono stato un infelice ospite per circa quarantacinque minuti questa mattina. Poi è arrivato il commissario Milesi e mi ha tirato fuori.

Gli agenti che mi avevano fermato sulla superstrada avevano fatto un controllo incrociato con il computer scoprendo che:

1. Sono sospettato per l'omicidio del medico condotto del paese.

2. Ho una denuncia da parte della signora Ginevra Dovis per somministrazione non autorizzata di medicinali e lesioni fisiche e psichiche da essa derivate nei confronti del figlio tale Piermario Faccini.

3. L'azienda per cui lavoro è implicata in un traffico internazionale di medicinali.

4. Sono in analisi da anni.

Insomma, un bijoux!

Ma il commissario Milesi era più interessato ad altro. Mi ha fatto uscire e siamo andati insieme allo studio medico del dottor Galletta dove abbiamo sorpreso la dottoressa Paglia, la sorella del Marchino, insieme al collega/amante, il dottor Pirillo.

La dottoressa ha avuto un concitato scambio di idee con il commissario. La sorella del Marchino sa farsi voler bene quanto una vipera a cui è andata di traverso una pantegana. È una ragazza tanto insofferente quanto acida.

Quando il commissario l'ha invitata ad andarsene ammonendola sul rischio di una denuncia per violazione della scena del crimine e alterazione delle prove, la sorella del Marchino le ha risposto a tono puntualizzando che il paese pare essere sull'orlo di una crisi sanitaria e che il Pronto Soccorso dell'ospedale la chiama ogni tre per due perché preso d'assalto dai malati che dovrebbero essere curati in loco. Poi se ne è andata insieme all'esimio collega, un palestrato che pare essere fatto di plastica e con il quale il commissario ha intenzione di farci due parole in separata sede, minacciando che a breve la prefettura avrà notizie dal suo avvocato per il rimborso della settimana bianca.

Per quanto mi riguarda non ho notato nulla di particolare nello studio medico del dottor Galletta. C'era la solita confusione tra pile di medicinali sugli scaffali, tomi specialistici e scartoffie varie. Ho rispiegato nuovamente la mia mansione di simil-rappresentate di medicinali sottolineando la mia poca credibilità, soprattutto nell'illustrare benefici e controindicazioni del farmaco di turno: credo che medici e farmacisti si siano fatti delle grasse risate alle mie spalle.

Il commissario mi è sembrato un po' deluso, ma forse è solo il suo modo d'essere: dal primo giorno che l'ho incontrata mi ha dato l'impressione di essere una donna fortemente disillusa.

Mi ha riaccompagnato a casa ma prima che scendessi all'auto mi ha allungato una multa di € 80 per aver circolato con il mio Fiestino diesel euro 5 durante il blocco auto imposto dal nostro beneamato governo per contenere inquinamento e polveri sottili.

Evvai!



Il blog di ArmandoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora