Stanchezza, 27 marzo 2020

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La casa è vuota, terribilmente vuota. Per ingannare il tempo ho fatto di tutto, e tutto controvoglia.

Ho telefonato in ospedale tre volte chiedendo notizie di mamma, alla terza hanno addirittura riattaccato. Mi sono visto due ore di telegiornali e dibattiti vari sull'epidemia, ho preparato un piatto di pasta e addirittura pulito il bagno per ingannare il tempo che non passa.

Nel pomeriggio ho chiamato tutti i miei amici.

Il Marchino è partito in tromba con le sue astruse teorie: giuro che se non l'ho mandato al diavolo questa volta poco c'è mancato. In ogni caso la telefonata è durata non più di cinque minuti. Voleva spiegarmi le evoluzioni in seguito alla nostra avventura di un paio di sabati fa a Pinetti e i nuovi retroscena emersi in chat. Non ero dell'umore giusto e sono stato a un passo dal rivelargli la burla, se non l'ho fatto è perché mi avrebbe tenuto al telefono le due ore successive. In ogni caso non ho potuto evitare di dirgli che il 99% di quello che si legge sui social e che viene poi alterato e riportato in quelle chat sono panzane nemmeno tanto riuscite.

Da Pentesilea, Alberto e Barbara invece un abbraccio forte e la solita retorica di circostanza. Gianni mi ha informato che è stata ricoverata anche Barbara, non la nostra amica bensì quella del BarBara, e pure la madre del Beppo.

Anche Gianni ha ripreso a lavorare. Non mi sembra di averlo mai scritto ma fa il cartongessista.

Ha deciso di mettersi a disposizione gratuitamente per trasformare la fiera di Bergamo in un vero e proprio ospedale. Gianni ha mandato delle foto: quello che sta nascendo è tanto impressionante quanto è toccante la solidarietà e la velocità con la quale stanno procedendo i lavori. Mi piacerebbe tanto dare una mano, mi sento così inutile nel silenzio di queste quattro mura.

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