Houston, abbiamo un problema. Anzi due. No, tre, 7 aprile 2020

4 2 2
                                    

Houston, abbiamo un problema. Anzi due. No, tre.

1° Problema: i guanti. Abbiamo messo a disposizione guanti monouso per i clienti ma nel giro di dieci giorni sono tutti esauriti e né io né Laura abbiamo pensato a recuperarne altri. È un problema non indifferente, Laura ha storto il naso ma non ha detto nulla. È chiaro, per lei, che dovesse essere un mio compito anche se è lei quella che si occupa degli ordini mentre nel pomeriggio sono in giro per le consegne.

2° Problema: il gel sanificante, come le mascherine introvabile. Questo diventerà a breve obbligatorio. Bisogna capire come recuperarlo, così come anche un termo scanner per provare la febbre ai nostri clienti. Più che un negozio di alimentari diventeremo a breve una farmacia.

3° Problema: la signora Lisetta, che ha chiamato Laura nella giornata di ieri. Era commossa per l'impegno che ci stiamo mettendo tanto che oggi si è presentata in negozio. Per fortuna che nessuno sapeva della sua positività altrimenti addio clienti. Appena l'abbiamo vista io e Laura ci siamo scambiati un'occhiata atterrita. Penso che fosse la prima volta che ci siamo sentiti davvero in sintonia su qualcosa.

Ho chiesto con gentilezza alla signora Lisetta di seguirmi sul retro e dopo averle provato la febbre con il termometro che c'è nella casetta del pronto soccorso, con i giusti modi, l'ho spedita a casa cercando di farle capire che non si può andare in giro se si è positivi, si rischia l'arresto. La signora Lisetta ha ribadito ben cinque volte che tutto il guadagnato di questo periodo finirà nelle mie tasche e in quelle di Laura. L'ho assecondata dalla disperazione e sono riuscito a convincerla a chiudersi nel suo appartamento e di telefonarci solo per la spesa. Che fatica però.

E ora c'è anche un quarto problema. Sono entrato in contatto con una persona di sicuro positiva al Covid-19. E adesso?

Il blog di ArmandoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora