Pizzata, 25 gennaio 2020

7 3 0
                                    

Ieri sera pizzata con gli sfortunati e forse ormai ex dipendenti della Medi Orobica, azienda a conduzione famigliare che opera nel deal farmaceutico dal ben lontano 2017.

Le ragazze erano agghindate da serata di gala.

Monica, jeans strappati e soprabito nero aperto su una maglietta vedo e non vedo. Capelli sciolti e pesante trucco da vamp che le regalavano qualche anno in più. Anna, dolcevita e cappotto fine anni '90, capelli tirati a lucido da chili di lacca e rossetto scarlatto che stonava più di un poco.

Noi uomini molto più alla buona. Io con jeans, camicia e maglioncino. Romeo pareva un incrocio tra un motociclista squattrinato e un rapper in cerca di successo.

Ci hanno piazzati in un appartato tavolino da quattro con tanto di centrotavola e candela annessa. Pareva un'uscita tra coppie. Se penso che ero seduto dinanzi ad Anna... ma vabbè.

Sarà perché non ho più sullo stomaco il fardello dell'omicidio del dottor Galletta ma, Medi Orobica o non Medi Orobica, è stata pure una serata piacevole.

A Monica poco importa del destino dell'azienda. Era un ripiego in attesa di un'opportunità più interessante. Romeo non si capisce. Si è limitato a sparare a zero sulle nostre datrici di lavoro raccontando con sfrontatezza ombre e luci della signora Perniciotti e della figlia Milegna.

Quella sicuramente più preoccupata è Anna che mi ha fatto una gran pena, soprattutto dopo che ho riportato quanto mi ha confidato il commissario Milesi. Le ho dato il numero della WFF alla quale credo a breve dovrò fare un salto anche io per cercarmi una nuova occupazione.

Per il resto abbiamo alzato tutti e quattro un po' troppo il gomito. È incredibile come due bicchieri di vino sciolgano le corde vocali.

Sono venuto a sapere che Monica si sta laureando in economia aziendale, che ha un fidanzato che sta pensando di lasciare perché trascorre i week end in casa a vedere il tennis, e che è il capitano di una squadra dilettantistica di softball.

Romeo ha condiviso l'amore per la sua moto (di cui sapevo già) e quello per una ragazza di nome Maria con cui a breve andrà a convivere. Ci ha fatto anche vedere il tatuaggio che gli copre la spalla e parte del braccio allungandosi sulla schiena. Si tratta di un serpente in stile tribale. Bellissimo.

Ad Anna c'è voluto un ulteriore bicchiere per farsi avanti. Ha raccontato che in seguito alla separazione dall'ex marito è finita nella spirale di una specie di setta che l'ha letteralmente annientata, oltre che portata sul lastrico. Ora frequenta uno di quei gruppi di recupero in cui tutti condividono le proprie disgrazie. Il lavoro alla Medi Orobica è uno di quei pochi punti fermi della sua vita e spera vivamente che le due befane si facciano vive quanto prima.

Io mi sono limitato a rendere pubblica la mia poca stabilità lavorativa che da quando mi sono diplomato mi porta a cambiare occupazione ogni tre per due. La mia situazione sentimentale la conoscete (e ora la conoscono anche loro). Dei miei problemi con la giustizia non ho fatto parola.

Siamo poi passati in zona aneddoti. Uno su tutti ha fatto sprizzare risate a tutti e quattro: gli integratori, in particolar modo quello che la signora Perniciotti mi aveva gentilmente offerto per alleviare la tosse e che invece ha fatto tutt'altro effetto. A quel punto un piede scalzo e truffaldino si è fatto strada tra le mie gambe, inutile dire l'effetto che fanno certe cose.

Ho tossito e scrutato i miei interlocutori. Romeo se la rideva. Monica sorseggiava vino. Anna mi fissava.

A quel punto il piede si è levato e non si è fatto più vivo. Confesso che ancora adesso, mentre scrivo, mi domando se fosse quello di Monica o di Anna.

Il blog di ArmandoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora