Armando Lupini è un ventottenne che dal diploma è perennemente alla ricerca di un posto di lavoro.
Su suggerimento della sua analista e in concomitanza con l'assunzione presso una piccola azienda farmaceutica a conduzione famigliare decide di tenere...
Oggi è arrivato in ditta un tizio in doppio petto con capelli laccati e ventiquattrore al seguito accompagnato da una scia di un effeminato effluvio al legno ammuffito e pera. Pareva un incrocio tra un emissario dell'Agenzia delle Entrate e un venditore di aspirapolveri. Signora Perniciotti e figlia l'hanno accolto sgargiando sorrisi a trentadue denti. Invece del solito integratore l'hanno portato al bar per un caffè lasciando la Medi Orobica senza un presidio dirigenziale per quasi dieci minuti.
Al ritorno, parevano entrambe al settimo cielo. Nessuno di noi ha detto nulla ma dopo pranzo, mentre aspettavamo che Milegna aprisse la ditta, ci siamo scambiati qualche parola. Niente di troppo elaborato s'intende.
Romeo sostiene che quel tizio sia un dirigente della Banca e madre e figlia gli abbiano chiesto un prestito ottenendolo. Per Monica era solo un rappresentante di una qualche casa farmaceutica. Anna non ha detto niente.
La mia opinione? Puzzava troppo per lavorare in banca e nemmeno Monica credo abbia fatto centro. Aveva un qualcosa di losco. Mi ricordava Beeks, l'emissario dei due vecchiardi del film Una Poltrona per Due, ma senza impermeabile.
Vedremo se nei prossimi giorni ne sapremo di più.
Novembre 28, giovedì
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Giorno di paga: Sono nero!
Milegna mi ha trattenuto la multa presa con il Fiorino e le due ore per il ritardo quando ho accompagnato mamma all'ospedale senza tenere conto che le avevo recuperate alla sera, asserendo che lo studio paghe si deve essere dimenticato (come si è pure dimenticato di rimborsarmi la benzina consumata quando ho utilizzato la mia macchina per le consegne).
Indennità a parte, la busta paga è davvero triste. I miei piani per diventare ricco e vivere di rendita sono al momento qualcosa di più che semplice utopia. Per lo meno manca un mese in meno alla pensione che non prenderò mai.
Ho trascorso la giornata in ditta a catalogare medicinali di vario genere. Non certo il massimo come lavoro, ma sempre meglio che impacchettare blister e ripiegare foglietti d'istruzioni con Anna. La giornata è passata comunque veloce.
In serata ha chiamato la Penti per chiedermi informazioni sulla mia psicoterapeuta. Vorrebbe provare a essere ipnotizzata, questo dopo aver trovato su internet la notizia di un tale che ipnotizza i suoi pazienti facendo loro fissare il cestello di metallo di una lavatrice.
Le ho promesso che avrei chiesto lumi (e costi) alla dottoressa Giulia.
Novembre 29, venerdì
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BLACK FRIDAY o Venerdì Nero per quelli che rigettano gli inglesismi.
Tradotto: venerdì di sconti, che poi tanto venerdì di sconti non lo è mica stato visto che da buoni italiani e figli del consumismo quali siamo la consueta tradizione americana del dopo Thanksgiving si è trasformata in una sorta di dieci giorni di promozioni, una cosa che di cui francamente ero all'oscuro fino a un paio di ore fa.
Ma torniamo appunto a un paio di ore fa.
Sono uscito dal lavoro e, armato di volantino, sono andato in un punto vendita di una nota catena di prodotti high tech con l'idea di comprarmi un portatile nuovo. Il mio vecchio Lenovo, acquistato circa tre anni fa, dopo l'ultimo aggiornamento di Windows è diventato un incrocio tra un bradipo in piena crisi digestiva e una tartaruga sopra il cui guscio sono stati appioppati una decina di chili di piombo. Senza contare poi il funzionamento del WiFi che segue misteriosamente il meteo e la barra spaziatrice che tentenna. Se ci sono errori di digitazione in questo blog, capitemi.
Su un volantino avevo visto giusto giusto un Lenovo ultimo modello scontato di ben il 40%. Il Marchino, che se ne intende di computer, almeno più di me, ieri sera al telefono mi aveva detto che non era affatto male.
Così, alle diciannove, sono entrato nel negozio scoprendo mio malgrado, e con amara delusione, che tutte le scorte del computer suddetto erano state già vendute. Un ragazzetto di primo pelo, con pizzetto e occhiali che si atteggiava a esperto consulente, mi ha spiegato che le offerte Black Friday del volantino in questione erano già in essere da sabato scorso. A quel punto me ne ha consigliato uno di 200 euri in più di costo.
Stasera sto ancora postando con il mio vecchio e scalcinato Lenovo.
