News and gossip, 23 aprile 2020

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La neo-relazione tra Nunzia e Gianni, in tempi non sospetti, sarebbe stata la notizia del giorno, che dico, dell'anno. Non in questo periodo pandemico e soprattutto non tra il mio gruppo di amici.

Se il Marchino non ho voluto sentirlo di proposito, non dopo il disgraziato weekend scorso, e la Penti mi ha messaggiato scrivendo che mi chiamerà più tardi, parlando con gli altri sono rimasto per lo meno un poco perplesso. Primi fra tutti i due interessati.

Gianni, che non ha accennato nulla a riguardo (e io sono stato ben lungi da chiedere), mi ha tenuto al telefono quasi mezz'ora ritornando su Laura, il negozio e tutto il resto. Un'altra bella mezz'ora anche con Nunzia (anche lei non ha fatto alcun accenno) nella quale abbiamo parlato esclusivamente delle condizioni del signor Albicocca che non vuole nemmeno sporgere denuncia per paura di ulteriori ritorsioni.

Ho consigliato a Nunzia di rivolgersi al commissario Milesi se non altro per il fatto che pare che Ferruccio Colt gli abbia chiesto il risarcimento dei danni dell'autovettura con tanto di disturbo e interessi annessi.

Barbara invece è stata freddissima, atteggiamento che mi ha colto un poco di sorpresa. Mi ha congedato in fretta e furia sostenendo che aveva giusto un cinque minuti di pausa: il callcenter per il quale lavora ha trasferito la sua postazione di risposta a casa, obbligandola a turni estenuanti. E Alberto? Alberto è anche lui in smartworking, ma con ritmi completamente diversi rispetto a quelli di Barbara. Se la mia amica la posso immaginare a rispondere a una chiamata dietro l'altra con la testa imprigionata tra cuffia e microfono, Alberto credo ne sia l'esatta antitesi. Mi ha girato un video della sua postazione di lavoro: divano con tv accesa, due bicchieri da cocktail sul tavolino del salotto con ciottola di patatine, il gatto che insegue il robot che pulisce il pavimento e il pc aperto sulla famosa chat.

Ho rifiutato tassativamente qualsiasi accenno alla chat e al weekend scorso. Così ci siamo limitati a poche parole sulla mia ex occupazione di fattorino e a molte sulla tresca segreta tra Gianni e Nunzia, nella quale galeotta pare essere stata la caccia al tesoro di San Valentino dove Gianni e Nunzia avevano fatto appunto coppia. A questo punto sono davvero curioso di vederne le foto.

Nel pomeriggio è passato il commissario Milesi. Francamente, quando me la sono trovata fuori dalla porta, non sapevo come comportarmi. Le ho ribadito la mia positività al Covid-19, ma la nostra solerte rappresentante della legge, sicura che cercassi una scusa per non farmi vedere, ha insistito fin quando, dopo aver nascosto nell'armadio la carabina di Gianni, le ho aperto.

L'ho trovata davvero sciupata, stanca soprattutto. Diciamo sul ciglio del burrone di un esaurimento nervoso. Secondo me è positiva al Coronavirus pure lei. Credo sia passata per tastare il terreno dopo che hanno beccato Romeo a produrre illegalmente gel igienizzate miscelando sciroppo per ghiaccioli e sapone. Ho fatto lo gnorri su tutta la linea, quando però ho buttato lì un paio di domande per capire se avessero arrestato Carlo Maggese, ha spostato repentinamente il discorso sul mio avvocato e la causa con la signora Dovis. Mi sono limitato a rispondere con un semplice: ― Niente nuove buone nuove ― ripromettendomi di fare un colpo di telefono all'avvocato Gentiloni, giusto per capire che aria tira, magari chiedendogli consiglio anche sugli ultimi accadimenti. Già lo vedo a sfregarsi le mani appena gli racconterò del negozio.

La discussione si è quindi spostata sulla guerra che imperversa a Dovise tra proiettili di gomma e inquisitori della peste da Covid-19. Gli ho raccontato dell'attentato che mi ha visto protagonista mentre mi recavo in farmacia, e lei ha sospirato esausta.

Per metter fine a diatriba e polemiche, nei giorni scorsi, il sindaco ha diramato un'ordinanza nella quale stabilisce che i belligeranti colti in flagranza di reato a sparare o solo in possesso di un'arma di quel tipo saranno immediatamente denunciati penalmente.

Di risposta, nella notte, la sua villetta è stata presa di mira da un commando che a suon di patate gli ha sfondato i vetri di ben due finestre.

In ogni caso il commissario è ottimista: in meno di due settimane conta di metter fine anche a questa storia e di beccare anche quel buontempone che si diverte a lasciare cappi sulle ringhiere delle villette dei miei compaesani sulla scia della leggenda del pianista di Dovise. Il fatto curioso è che i cappi sono stati ritrovati tutti su ringhiere di persone vittime del Coronavirus. Vedremo.

Solo un'ultima nota: sono le nove di sera e sullo smartphone ho ben sette chiamate e quattro messaggi di Vanessa Love. Nulla è servito scriverle che non lavoro più al negozio della signora Lisetta e di rivolgersi a qualcun altro per i suoi acquisti on-line. Il pubblico vuole di nuovo in onda il fattorino Armando tanto che Vanessa ha caricato nel Tubo un nuovo video nel quale insieme al suo genuino zoo domestico, sulle note di Dimmi dove e quando modificato per l'occasione in Dimmi dove Armando, implora il sottoscritto di consegnarle la spesa ammiccando una sfilza di doppi sensi.

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