Villa Suadente, Giorno 1 Parte 3

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A cena ho avuto modo di conoscere parte degli ospiti, e con il termine ospiti, a Villa Suadente, si intende i degenti in cura nella struttura.

Immaginatevi il mio stupore quando ho notato seduto a un tavolo singolo Paolo Colt, che per chi non lo ricorda è il famoso Formichiere della festa del Coleus, il fratello di quello vestito da soldato cubano che ha mandato all'ospedale il signor Albicocca. Poco dopo è entrato in sala da pranzo anche uno dei fratelli Maggese, Yuri nel dettaglio, scortato da Vittoria.

Le altre invece sono facce nuove che non mi sembra di aver mai visto.

Si parte da Venusia, il cognome non è dato a sapersi. Macilenta a tal punto che le ossa spigolose emergono dalla pelle, esangue da far pensare che viva segregata in una qualche buia caverna, pare un automa nei movimenti.

A seguire, Guelfa Poppi Smartinoni, contessa di qualche cosa e marchesa di qualche altra. È una donna appesantita, soprattutto sulla vita. Ben oltre la sessantina, con un doppio giro di perle sul collo grasso e un décolleté che vuole attirare l'attenzione riuscendoci forse per un paio di secondi, è un po' l'antitesi di Venusia. La pelle è di quell'abbronzato un po' avvizzito. Lei è una che il coniglio se lo gusta proprio, avreste dovuto vedere come risucchiava le ossa: da brividi.

L'ispettore Gianluca Biacco è chiaramente un alcolizzato. Lo si vede da come sorseggia l'acqua dal bicchiere e da come sbatte gli occhi o si guarda intorno mentre afferra la bottiglia. È un cinquantenne decisamente sciupato con più che un problema, almeno è quello che ho pensato vedendolo mangiare il coniglio. Lui strappa la carne dal fuso con gli incisivi a piccoli morsi e ripulisce minuziosamente l'osso prima di portarselo davanti al naso e restare a fissarlo per diversi minuti facendolo ruotare.

Don Luis è un santone di una qualche setta non ben identificata. Un ottantenne viscido, spiritato, con gli occhi di serpente, le labbra fini e la pelle del volto cadente.

C'è poi Carola Bullet, una quarantenne tutta d'un pezzo dal fisico atletico e dagli occhi di ghiaccio che pare pronta a scagliarsi sulla preda e dilaniarla da un momento all'altro.

Da chi ho avuto tutte queste informazioni? Presto detto.

Dopo cena mi sono intrattenuto con la contessa-marchesa Poppi Smartinoni nel salone comune. A quanto pare è uno dei pochi momenti di condivisione degli ospiti. Ecco cosa sono venuto a sapere in poco più di venti minuti, oltre a quello che vi ho appena scritto, da una vera professionista del monologo.

1° Fino a due mesi fa la clinica ospitava circa una quarantina di persone tra degenti e personale di servizio. Quando poi insieme a qualche nuovo ospite è arrivato il Covid-19, la direzione di Villa Suadente ha deciso di seguire la teoria dell'immunità di gregge e la maggior parte dei presenti è passata a miglior vita.

Del personale di servizio sono rimaste solo Vittoria Ammazzalorso e Consuelo, oltre al sottoscritto che si è aggiunto ieri.

2° Ho chiesto alla contessa-marchesa della dottoressa Giulia, ma come Consuelo anche l'imperlata esponente della nobiltà italiana non ha mai sentito parlare di lei.

3° In sala mancava Piermario, il figlio della signora Dovis. A quanto pare non tutti gli ospiti mangiano in salone, alcuni restano chiusi nelle proprie celle (cella è un termine terribile). Quante e chi sono queste persone, a parte il ragazzino grassoccio, così ha definito la contessa-marchesa Piermario, non è dato a sapersi. Chiederò ulteriori dettagli a Vittoria.

4° Villa Suadente è una clinica un po' particolare, e questo in parte l'avevo intuito anche io vedendo il modo in cui viene curato il buon figliolo della signora Dovis.

Gli ospiti non possono avere alcun contatto con il mondo esterno fino al termine della terapia. Sono persone con problemi psichici a uno stadio avanzato ma comunque, secondo psicologi e psichiatri che hanno consigliato loro Villa Suadente, recuperabili. La stessa contessa-marchesa è una cleptomane piuttosto famosa nell'alta società. È stata lei stessa a confessarmelo e il riconoscere il problema non è affatto una cosa scontata in questi casi. Forse i metodi di Villa Suadente funzionano veramente.

5° Pare poi che Venusia, l'emaciata ragazza dalle movenze robotiche, sia sonnambula. Che Don Luis, il gran guru di una setta, cannibale. E che dire di Gianluca Biacco, l'investigatore dai trascorsi burrascosi che secondo la contessa-marchesa è solito intrattenersi nella notte con il muro del corridoio al piano di sopra convinto che ospiti le anime delle vittime di suoi vecchi delitti irrisolti.

6° A tavola non ci sono posate, si mangia con le mani.

7° Cleptomane + Cellulare scomparso = Contessa-marchesa. No, non è stata lei a rubarlo, almeno così ha giurato. Mi è sembrata sincera ma la terrò d'occhio comunque.

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