Ansia, 2-4 gennaio 2020

8 2 1
                                    

Giornata ad impacchettare blister con Anna che più triste non si può.

Fa freddo, e le strade sono vuote. Al lavoro c'è solo Milegna a dettar legge che in questo periodo incarna perfettamente lo spirito natalizio del Grinch. La signora Perniciotti pare sia partita per una crociera. Monica e Romeo sono in ferie: beati loro.

Prima di rientrare a casa sono stato al BarBara, quello davanti all'ospedale, col Marchino che ha voluto offrirmi uno Spritz certo che la siluette di Barbara (la barista non quella della nostra compagnia), oggi in un abitino rosso con tanto di cappello da Babba Natale, mi avrebbe fatto abbandonare per una mezz'oretta buona quello spirito di cane bastonato che mi porto appresso da quando sono diventato di punto in bianco il principale sospettato della morte del dottor Galletta.

Non so se l'avevo già accennato in passato, ma la dottoressa Paglia, la sorella del Marchino, e il dottor Pirillo (con il quale pare avere una sorta di tresca) hanno il loro studio medico accanto a quello del dottor Galletta, per l'esattezza sono uno in fila all'altro al piano terra di uno stabile in paese. La sala d'aspetto per i loro assisiti è in comune. Il Marchino mi ha confidato che entrambi sono stati convocati dal commissario Milesi e dovranno saltare la settimana bianca che avevano in programma. Naturalmente la dottoressina (così la chiama il Marchino) è andata su tutte le furie.

Ma non è questo il punto, stando al Marchino pare che il dottor Galletta sia stato davvero avvelenato. Se il mio amico di bevute voleva tranquillizzarmi ci è "riuscito perfettamente".

Come a voler suggellare il perfetto stato d'ansia, ecco entrare nel bar due infermiere in abiti civili, due donne tra i quaranta e cinquanta. Si sono sedute nel tavolo appresso al nostro e hanno ordinato due caffè. Iole, quella un poco più anziana e con la parlata sofisticata, ha raccontato che in giornata un tizio è passato a miglior vita perché, per errore, gli è stato servito a pranzo un contorno di patate lesse con il prezzemolo. Ha avuto una reazione allergica (al prezzemolo) ed è deceduto in seguito a uno shock anafilattico. L'altra, che deve avere un qualche parente che lavora nella giustizia, non ha potuto esimersi dal chiedersi se in casi come questi si tratti di un vero e proprio caso di omicidio colposo, crimine che viene punito con una pena detentiva che va dai sei mesi ai cinque anni di carcere (aggravanti escluse). A quelle parole ho iniziato a sudare freddo.

In serata mi ha chiamato Nunzia. Non ci crederete ma mi ha domandato, senza nemmeno troppi giri di parole, se sono stato davvero io a uccidere il dottor Galletta: ROBA DA MATTI!


Gennaio 4, sabato

Oggi sono stato io a telefonare al commissario Milesi per chiederle se ci fossero novità

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Oggi sono stato io a telefonare al commissario Milesi per chiederle se ci fossero novità. Poi ho chiamato la dottoressa Giulia, avevo bisogno di parlare con qualcuno, ma pare sia in vacanza in qualche località esotica.

Nel pomeriggio, senza avvertirmi preventivamente, sono passate a prendermi Nunzia, Barbara e Pentesilea. Mi hanno ordinato di recuperare l'occorrente per la piscina e mi hanno portato al centro benessere.

Un uomo con tre donne (sebbene tutt'altro che bellissime) dà comunque nell'occhio e può creare strane idee. Le ragazze mi hanno detto che sono uno scemo con le fisse in testa, che mi faccio un sacco di problemi inutili e che la prossima volta mi portano in un centro termale in Sud Tirolo, uno di quelli dove si accede solo ed esclusivamente come mamma ci ha fatti.

Ho arrancato simulando spavalderia e sicurezza. Le ragazze si sono guardate e hanno accennato un sorrisino furbo.

La giornata alle terme non è comunque servita ad allontanare i pensieri nefasti, però ho apprezzato il loro gesto.

Il blog di ArmandoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora