Emorroidi, maionese e cinghiali, 1 maggio 2020

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Festa del Lavoro... per chi un lavoro ce l'ha.

E io, tecnicamente, un lavoro ce l'ho visto che a oggi risulto ancora essere dipendente della Medi Orobica. Tra sindacati e pandemia la mia situazione lavorativa è rimasta bloccata a uno scantinato convertito alla produzione sottobanco di gel sanificante. A tal proposito non posso non fare a meno di pensare a che fine abbiano fatto Romeo e la sua spagnoleggiante metà. Sono diversi giorni che non ricevo messaggi con le loro ingiuriose accuse, e questo non so se sia più un bene o un male.

A tener banco, invece, dopo la generosa offerta di una visita specialista a domicilio della dottoressa Paglia da parte del Marchino, continuano a essere i messaggi di Alberto e Gianni che, dalla serie "Non abbiamo un tubo da fare", si stanno divertendo un mondo a prendermi per i fondelli con interminabile collezione di beceri doppi sensi.

Ma questo è stato solo l'ultimo dei problemi rispetto a quello che è successo oggi.

Torniamo allora a qualche ora fa, quando qualcuno ha suonato alla porta del mio appartamento. Tra l'altro devo mandare quanto prima una mail al nostro non troppo beneamato amministratore condominiale: non è possibile che si riesca ad accedere al vano scale così facilmente.

Ho aperto la porta e mi sono ritrovato dinanzi Vanessa Love vestita con un esotico abitino da safari e armata di telecamera, in compagnia di un piccolo (ma nemmeno troppo) esemplare di cinghiale selvatico.

― Oggi, in esclusiva e a grande richiesta, siamo andati a trovare il nostro Armando, vi ricordate di lui? ― ha esordito come una provetta video giornalista d'inchiesta. Un'ovazione proveniente da una delle tasche della giacca è rimbombata nella tromba delle scale.

Vanessa, seguita dal cinghialetto che ho scoperto poi chiamarsi Jon Snow per il suo pedigree tutt'altro che certificato, ha superato la soglia e con la telecamera ha passato in rassegna il mio salotto elargendo ai suoi follower una serie di gratuite considerazioni sull'arredamento. Questo fino a quando non ha notato il tubetto di pomata acquistata in farmacia per le emorroidi e il post-it con l'indirizzo di Villa Suadente sulla console d'ingresso.

A quel punto ha posato la camera sul tavolo puntandola verso il divano e mi ha letteralmente obbligato a sedermi accanto a lei, il tutto mentre il cinghiale annusava tappeto e gambe del tavolino di cristallo.

― Il video di oggi vuole essere un piccolo aiuto per tutti coloro che come il nostro Armando hanno un qualche problema di troppo con il proprio canale di evacuazione ― ha chiosato.

― Non è affatto vero ― ho cercato di ribattere. Vanessa mi ha fatto una carezza e un sorriso compiacente e ha continuato.

― A proposito lo sai che i nostri follower ti hanno soprannominato Armando Love?

Ho fatto un cenno di assenso poco convinto mentre Vanessa recuperava dal borsello da esploratrice un piccolo barattolo di vetro con all'interno nientepopodimeno che della maionese, quella del video del nostro primo incontro (se già ve lo siete scordato vi invito a rileggervi il post di qualche mese fa).

― Sapendo ― ha ripreso ― del piccolo ma alquanto doloroso problema del nostro Armando Love che l'ha costretto ad abbandonare temporaneamente il lavoro di fattorino, io e Jon Snow abbiamo pensato di venir in suo soccorso. Non l'abbiamo mai accennato in nessun video ma la nostra maionese, oltre ai numerosi benefici e alle infinite applicazioni già ampiamente documentate, è indicata anche per il trattamento delle emorroidi. Va applicata però nel modo corretto e ora vi spiegheremo quale, anche se non possiamo certo chiedere al nostro amato Armando Love di togliersi gli slip in diretta (e meno male ho pensato io). Però, onde evitare rimostranze future sugli effettivi effetti balsamici un minimo di indicazioni sulle modalità di applicazione mi sento obbligata a darvele.

E lì mi sono allontanato da lei di un mezzo metro strisciando i miei dolori sul divano.

Ma Vanessa nemmeno ci ha fatto caso. Ha aperto il barattolo di maionese e intinto il dito per poi infilarselo in bocca prima di ammiccare alla camera con convinzione. Quindi ha afferrato Jon Snow con una mano e infilato di nuovo un dito nel barattolo ma appena l'ha... (qui scatta la censura ma penso abbiate capito), il cinghiale, per usare un eufemismo, si è imbizzarrito.

Io e Vanessa siamo fuggiti sul terrazzino. Il cinghiale ha distrutto due vasi prima di rovesciare il tavolino di cristallo mandandolo in frantumi. Fortuna o sfortuna che sia, si è poi scagliato sul divano e ha preso a dilaniarlo con le zanne.

In quel preciso momento si è aperto il portoncino d'ingresso ed è spuntata la mamma. Ha visto il cinghiale e ha urlato. Il suo grido è riecheggiato nelle scale. Il cinghiale ha distolto l'interesse dal divano e l'ha puntata. A quel punto, con un tempismo da fare invidia a Chuck Norris dei bei tempi andati, ho preso un vaso dal balcone e ho centrato l'animale che si è lanciato all'attacco contro di me. Mentre la mamma spariva nel corridoio, ho fatto appena in tempo a chiudere i battenti della porta finestra prima che si schiantasse sull'infisso. È riapparsa qualche secondo dopo con la carabina di Gianni e ha cominciato a sparare come se non ci fosse un domani tanto che un proiettile di gomma ha colpito alla testa la signora Semperboni, quella del piano di sotto, che era spuntata sul pianerottolo attirata da tutto quel baccano.

E da lì, frase oramai abusata in questo blog, un gran casino.

Sono intervenuti l'ambulanza e il commissario Milesi. Hanno portato via la Sig.ra Semperboni, si vocifera trauma cranico. Poi un'ora d'interrogatorio per spiegare il tutto, con la mamma scioccata sul divano distrutto, i vicini che continuavano ad arrivare per curiosare e Vanessa che non smetteva di riprendere e commentare mentre dal bagno di tanto in tanto si levava qualche grugnito.

E ora, come al solito, all'alba della mezzanotte, alcune piccole e personali considerazioni sulla vicenda.

1° La mamma dorme dopo aver preso un calmante. Il protocollo Covid impone il distanziamento sociale anche all'interno dell'appartamento, soprattutto tra due persone di cui una appena guarita e l'altra essere un neo-positivo sebbene asintomatico come il sottoscritto.

Proprio per questo motivo domani partirò alla volta di Villa Suadente, dove conto di fermarmi per qualche giorno finché mi diranno che non c'è più pericolo (per me e per mamma).

2° Vanessa mi ha lasciato il vasetto di maionese e inviato un messaggio in tarda serata. Il video caricato stasera, alle ore 23:45, ha già più di due dico due milioni di visualizzazioni. Si conclude con il suo personale consiglio di applicare la maionese nel modo corretto per risolvere quanto prima le mie dolorose pene.

3° La carabina è stata sequestrata dal commissario Milesi. Per lo meno niente denuncia, solo un ammonimento ma che sa di cartellino arancione anche se credo di essermi giocato parecchi punti in termini di fiducia con la nostra paladina dell'ordine pubblico.

4° Altra caterva di messaggi da parte di Alberto e Gianni che naturalmente hanno visto il video.

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