L'hotel Flèche Rouge , 13 febbraio 2020

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Alcune considerazioni post baita.

1° L'hotel è un albergo a conduzione familiare. È un tre stelle con Spa, pulito e confortevole. Anna (loro dicono Annà con l'accento) e Pietro, due arzilli e simpatici sessantenni, lo gestiscono insieme ai due figli Simone e Luca. I quattro si danno un gran da fare. Non si sta male ma ho voglia di tornare a casa.

2° L'alter ego francese del commissario Milesi (che è dovuto tornare a Dovise ma ha detto che mi telefonerà presto) è anch'essa una donna (Amelie Dubois). Più vecchia di una decina d'anni e decisamente più arcigna, è una vera dura da telefilm hard boiled. Mi ha interrogato due volte oggi. Ho ripetuto le solite cose. Domani forse mi ridà il cellulare.

3° L'avvocato Gentiloni si è rifatto vivo. Ha chiamato nel pomeriggio in albergo per comunicarmi che mi assisterà anche in questo gran casino. Era entusiasta e ha ringraziato il cielo per il fatto che esistono persone come il sottoscritto che attirano cause un poco diverse dalle solite liti per separazione. Le parole che ha usato nel dettaglio sono: gente come te è la nostra gioia. Dico: sarà il modo di esprimersi di un avvocato?

4° Quello che però di cui non ha fatto parola è la parcella di ben € 1500 che mi ha recapitato a casa per aver portato a termine con successo la mia difesa in merito all'omicidio del povero dottor Galletta. Me lo ha comunicato la mamma con la quale sono rimasto al telefono per più di un'ora. L'ho rassicurata dicendo che a breve sarò a casa, giusto il tempo di sistemare alcune formalità. La richiamerò prima di sera.

5° E per fortuna che tutto sommato ho incassato in nero € 2000 da Beppe e € 100 da Bruno. Di questo non ho detto nulla a nessuno. Diamine: Penso di essermeli guadagnati. Anche perché, visto quanto è successo, è più che probabile che il network La Giraffa non vedrà l'ombra di un quattrino da Bruno e, se tanto mi dà tanto, non vedrò nulla neppure io.

6° Potevo non sentire i miei amici? Due su tutti la Penti e il Marchino. Ci sono un sacco di novità a Dovise. Ma di questo ne parlerò al mio ritorno.

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