Marty Marty, 15 marzo 2020

3 2 1
                                    

E una buona domenica spero lo sia stata davvero.

Oggi niente lavoro. Mattinata trascorsa a far compagnia a mamma visto che questa settimana, colpa o merito del lavoro, sono stato piuttosto latitante. Abbiamo ascoltato insieme don Fernando celebrare la Messa, almeno fin quando abbiamo udito un concitato trambusto nella tromba delle scale. A quel punto sono uscito sul pianerottolo e sono sceso fino al primo piano dove c'erano Gianni Storga e Piero Chifti, con le rispettive mogli, dinanzi all'appartamento di Frida Boccoli, sulla cui porta blindata era stata spruzzata con una bomboletta di vernice rossa la scritta: Untrice.

Ma l'autore non si era limitato a quel gesto vile: aveva pensato bene di suggellare in casa la povera infermiera sversando un intero tubetto di colla SUPER ATTACK sulla serratura della porta, tanto che la polizia ha dovuto chiamare i pompieri che solo verso mezzogiorno sono riusciti finalmente ad aprirla dopo essere entrati nell'abitazione attraverso il balcone.

Nel pomeriggio mi sono concesso una pennichella sul divano. Verso le quattro è squillato il cellulare, era Pentesilea. Era appena rientrata dopo una mezz'oretta nella quale si era concessa due passi con Lasky, il suo Yorkshire Terrier. Ha voluto sapere della mia nuova occupazione di fattorino, ribadendo la bontà d'animo della signora Lisetta. Quindi mi ha raccontato di aver incontrato Martino Patelli.

Conosciuto in paese come Marty Marty, è un quarantenne con qualche problema mentale che vive solo con la madre ottant'enne che, da quanto mi ha riferito Pentesilea, è stata ricoverata nei giorni scorsi all'ospedale in terapia intensiva.

Marty Marty, agghindato con passamontagna, giacca a vento e guanti di lana, si aggirava con straccio e bottiglia di alcol ed era intento a disinfettare le maniglie delle case. Appena ha visto la Penti le è corso incontro e le ha dato una bella passata di alcol sugli stivali in pelle asserendo che nessuno lo sa ma, testuali parole, le spore del Coronavirus si attaccano alle scarpe, è così che tutti si ammalano.

La Penti ha riaccompagnato a casa Marty Marty, poi ha chiamato in comune: nonostante fosse domenica, in questo clima emergenziale, qualcuno lavorava comunque. Ha segnalato l'accaduto ed è tornata a casa.

Al di là di Marty Marty, la Penti voleva fare due parole. Abbiamo riso ricordando lo scherzo al ristorante cinese, quello in chat al Marchino e quello a Gianni quando siamo andati tutti insieme a sciare. Cribbio, sembra passato un secolo.

Ps: I morti a Dovise sono saliti a due. Oltre al Mario Foppa ci ha lasciati Evelina Picci, ma non per colpa del Coronavirus. Ultranovantenne era arrivata semplicemente la sua ora, almeno così ha detto Don Fernando che ha rinnovato l'invito a mandare scritti o dediche su fatti, ricordi, aneddoti del paesello.

Il blog di ArmandoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora