Villa Suadente, Giorno 4 Parte 2

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Qualcuno aveva ucciso Vittoria. Da subito ho pensato a Consuelo, quella donna ha sempre avuto un qualcosa di sospetto, ma possibile che fosse già tornata dalla fossa comune?

Mi sono guardato attorno senza riscontrare alcuna presenza umana. Tutto taceva. Sono allora entrato di corsa nella Villa e mi sono fiondato al primo piano dove ci sono le camere da letto. Le ho controllate tutte, una per una, senza trovare anima viva. Anche a piano terra non c'era segno di alcuna presenza umana.

Erano rimaste solo le celle nel seminterrato. E lì l'ennesima e forse nemmeno troppo inaspettata sorpresa. Venusia, alias Lucia Baraccone, giaceva morta a terra vicino alla televisione sempre sintonizzata sulla stessa patinata soap opera. La faccia era come se si fosse sciolta, i lineamenti del viso cancellati. Pareva un alieno.

Il santone l'ho trovato nudo, bloccato dal rigor mortis in una strana posizione a palla. Anche l'ispettore era passato a miglior vita nel sudiciume di chili e chili di ossa di lepre, mentre la contessa-marchesa era stata soffocata con un cuscino.

Carlo Colt, il formichiere della festa del Coleus, l'ho rivenuto in bagno con la testa infilata nel water, occluso per l'occasione con una maglietta, la cui acqua era di un maleodorante colore giallo paglierino.

Mi sono fiondato nel bosco, ho corso a perdifiato fino alla fossa comune, alla ricerca di Consuelo. Quando sono arrivato il corpo di Piermario bruciava a fatica sopra i resti carbonizzati delle altre vittime. Di Consuelo non c'era traccia. L'ho trovata un'ora dopo, quando sono tornato a Villa Suadente, impiccata fuori dalla finestra che dà direttamene sull'ingresso.

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