Amici!?

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Quei bellissimi occhi puntati su di me, tremavo.
Ero felicissima, io e Bill non facevamo altro che guardarci.
Volevo stare là per sempre.
Dipendente da quello sguardo.
Come nei film, quella musichetta attorno a noi, quell'armonia nell'aria e i pesanti ippopotami che correvano nel mio stomaco, altro che farfalle avevo là dentro!

-Che volev... oh, emh salve- salutò Tom imbarazzato.
Guardò suo fratello mosse di poco la testa sorridendo per poi guardare me.
-Ciao, io sono Maria, loro sono Vale, Dany e Lety- dissi timidamente balbettando.
Gli porsi la mano, cercando di trattenere l'entusiasmo e la vergogna.
-Oh... piacere- sorrise stringendola.
-Bill... hey, Bill.  BILL, MI VUOI RISPONDERE?- urlò Tom.

Strinsi gli occhi per cercar di eliminare certi ricordi.
Non volevo che la gente urlasse.
-Umh?- rispose Bill mettendosi bene il cappuccio e la felpa.
Tom lo fece girare verso di lui.
-Billy, il mio telefono...- ordinò Tom.
-Ah, giusto! Scusa, Tomy, mi sono distratto...- si mise a frugare dentro le tasche di quella profumata felpa trovando ciò che cercasse.
-Eccolo!- disse passandogli il cellulare.
-Grazie... beh, che si fa?- domandò Tom.
-Emh, non lo so... noi stavamo scappando da alcune ragazze- disse Daniele.
Guardavo Bill.
Volevo gridare, saltargli addosso, baciarlo e stuprarlo, ma da codarda e timida come fossi, non riuscì nemmeno a guardarlo senza arrossire.
Mi stavo perdendo in quei occhi.

-Sorellina... hey, ci sei?- chiese Valentino riportandomi sulla terra con una gomitata.
-Eh?- chiesi scegliendomi dai mille pensieri che mi girassero in testa.
-Tom ci ha invitato ad andare al bar, vieni con noi?- chiese con un sorriso strano, come per dire "certo che vieni, qui c'è il tuo Bill".
-Sì, vengo!- risposi subito senza esitare, facendo ridere Dany e Lety che capirono il motivo della mia velocità.
Avevo l'opportunità di prendere un caffè con l'amore della mia vita, ovvio che avrei accettato!

Tutti insieme ci dirigemmo verso un bar vicino, Bill mi stringeva la mano dal momento in cui mi aiutò ad alzarmi.

Non voleva staccarla, ma non mi dispiaceva nemmeno, poteva lasciarle unite tutto il tempo che gli andasse.
Aveva la pelle così morbida e delicata, solo in quel momento capii la sua ossessione per le mani.
Sorrisi ai mille pensieri strani che mi girassero in mente, ero incantata da quel ragazzo.
Mi ero persa nella mia testa da non accorgermi che fossimo già dentro al bar.
Dany, Vale e Tom si sedettero di fronte a me, Bill e Lety, in modo che i due gemelli fossero uno davanti all'altro, così come me e mio fratello lasciando i due pincioncini frontali.
-Beh, siete... alien?- chiese Tom, si sentiva un filo di paura ed imbarazzo nella sua voce.
Magari pensava che gli saremo saltati addosso da un momento all'altro.

Sarebbe stata una buona idea, ma no, sapevamo bene cosa volesse dire essere assaliti e non lo auguravamo a nessuno.

Annuimo io, Vale e Dany.
Lety non era un loro fan, conosceva qualche canzone per via delle cover da me proposte, ma non li seguiva poi tanto.
-Credo sia d'obbligo conoscervi, no?- disse Bill ridendo.
Iniziammo a parlare e a spiegare di dove fossimo, chi fossimo e cosa facessimo là, senza entrare nei particolari.

Non volevamo annoiarli.
-...un'attimo: siete italiani, vi chiamate Mary, Vale, Dany e Lety, siete alien... non ditemi che siete i Nakama?!-
Non si capiva bene se fosse una domanda o un'esclamazione.
Risi facendogli capire che la sua 'uscita' fosse esatta.
-Sì, Tom, noi siamo i Nakama- rispose Lety sorseggiando il caffè.
Bill mi mollò la mano di colpo e mi guardò con gli occhi lucidi, accennando uno sguardo stupito.
-Woow, noi vi stimiamo tanto, siete fantastici, soprattutto con le nostre cover, fantastici!-
-Grazie mille, Tom- risposi in coro a mio fratello.
-Tu sei un fenomeno con la chitarra!- disse a mio fratello battendogli il "cinque".
Era un onore sentire tanti complimenti da parte sua.
Mio fratello arrossì di poco e ringraziò, lo guardai felice.

Mio fratello sognava tutto questo da una vita.
Bill guardò il gemello per poi girarsi verso di me.
-Tu sei quella ragazza con la voce da angelo?- chiese abbassando la voce.
Abbassai lo sguardo imbarazzata per poi guardarlo negli occhi..

La voce da angelo l'hai tu, non puoi paragonare una simile pivellina al tuo livello, caro Bill.

-Grazie per il complimento... Bill-
Quel nome mi uscì normale, come se fosse impresso nelle mie labbra da sempre.

Qualcosa era scattato in quel momento, sentivo una voglia incontrollabile e il desiderio inplaccabile che mi gridavano che lo dovessi baciare.
Io e Bill continuamo a fissarci fino a quando il telefono interruppe i nostri sguardi riproducendo "scream".

Che brava intelligentona, hai dimenticato di togliere la suoneria!

-Pronto?- risposi imbarazzata.
Bill, Tom e i due pincioncini si misero a ridere.
-Mary, tutto okay?- chiese nostro zio.
-Oh sì, certo, siamo in un bar... tranquillo, Steve... ora devo chiudere... ciao- dissi guardandomi attorno cercando una risposta da dargli.
-Aspetta... siete soli?-

Merda.
Non posso mica dire che siamo con due fighi della Madonna e nostri idoli da una vita.

-Emh, siamo con... emh...-
Bill iniziò a gesticolare e gesticolò una parola per aiutarmi.
{A m i c i}
Mi salvò.
-Siamo con due amici...-

Ti rendi conto di ciò che hai detto?
Tu, Tom e Bill amici.
Ahahahahahaha, bella battuta!

Infatti non era una buona idea, dopotutto la mia 'io interiore' non sbagliava, non volevo essergli amica, amavo il biondo.
-Okay, ciao- chiuse.
-Grazie- balbettai cercando di nascondere il rossore.
-Prego- sorrise.
Tom si mise a ridere insieme a Dany e Lety.
E ora perché ridono?

~Mary.

Tokio hotel~NakamaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora