Andrà tutto bene, promesso.

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Lety.
Mary scappò via seguita da Bill, mi coprii la faccia con una mano e contai mentalmente fino a cinque.
Tom mi guardò confuso.
-Io stavo solo scherzando...- chiarì.
-Conoscete la storia di Luis?- chiesi e tutti mi risposero negativamente, tranne Vale e Dany.
Spiegai la storia di Luis e dissi anche che lui l'avesse messa incinta violentandola il mese scorso a Parigi.
Tom si sentiva colpevole, era tristissimo ma in fondo non era colpa sua, anzi, lui non c'entrava proprio nulla.

-Ma come si più far del male ad una ragazza come...- Tom si interruppe vedendo il fratello entrare nella stanza.
-Bill... dove vai?- chiese.
Bill entrò in camera sua, buttò giù qualcosa creando un bel rumore e poi ne uscì con le chiavi della sua macchina e una giacca, Tom lo abbracciò e Bill si fermò freddo.
-Tom. Lasciami, ti prego, devo accompagnarla a casa, è tardi. Sono le dieci di sera- disse nervoso.
-Bill, prima ti devi calmare... la storia la sappiamo anche noi- continuò Georg.
Bill si calmò facendo respiri profondi e poi sentendo Mary gridare scappò fuori.

Bill.
Tom mi teneva fermo, ma appena sentimmo Maria urlare mi liberò ed io guardai verso la porta bloccato.
Mi stava chiamando.
Sembrava disperata, riuscii a nominarla e a sbloccare il mio corpo per correre da lei.
Mi domandai cosa stesse succedendo.
Corsi fuori e la vidi ranocchia a terra, poco distante dal cancello, tenendosi una mano sulla pancia.

Perdeva sangue, aveva i pantaloni macchiati di sangue e stringeva forte gli occhi.
-Piccola, che hai?- chiesi abbracciandola per sorreggerla.
-Bill, mi fa malissimo... aiutami- disse urlando sempre più forte a causa del dolore.
La feci salire in macchina e la portai in ospedale.
Non sapevo che altro fare, non sapevo come reagire, non sapevo cosa dire.
Ci mettemmo in sala d'attesa per il pronto soccorso, era mezzo vuoto per fortuna.
Mary, affianco a me, si contorceva dal dolore e gridava come se le stessero strappando la pelle.
-Signorina, che ha?- chiese un'infermiera avvicinandosi.
-Mi fa malissimo...-
-Infermiera, è incinta. La prego ci aiuti!- dissi io sorreggendo la mia ragazza.
L'infermiera chiamò un medico, quest'ultimo prese in bracco la ragazza e la portò in una stanza lasciandomi lì da soli
Passarono ore e ore.
I medici non facevano che entrare e uscire senza dire nulla.
L'unica cosa che dissero fu "è in pericolo", riferendosi al bambino.

Ormai le undici del mattino, Vale e Denise avevano dormito lì con me, arrivò Tom a portarmi qualcosa da mangiare ma io rifiutai.
Volevo solo sapere di lei, sapere come stesse, sapere cosa potessi fare.

Erano passate più di dodici ore dal nostro arrivo e nessuno aveva aperto bocca.
Arrivò il dottore.
Mi alzai subito i piedi.
-Siete parenti di Corriga?- chiese.
Indicai Vale che dormiva.
-Lui è il fratello ma io sono il suo ragazzo... sta bene? Che ha?- domandai ansioso.
-Ha perso il bambino, sembra sia stato un aborto naturale. Spesso lo stress e le preoccupazioni portano ad un aborto e questo mi sembra il caso. Il corpo ovviamente è stato rimosso ed ora lei sta nella stanza a riposare-
-Come sta?-
-Sta bene, può andare a visitarla se vuole... questo pomeriggio la dimetteremo- disse.
Sorrisi, anche se non ci fosse molto da sorridere, andai ad aprire la sua camera e lei stava là che dormiva tranquilla.
La guardai, le toccai la mano e le accarezzai la guancia.
-Amore, andrà tutto bene, promesso!- sussurrai.
Lei arrossí.
-Come mi hai chiamata?- chiese aprendo gli occhi piano piano.
-Sei o non sei il mio amore?!- chiesi scherzando mentre lei rise tossendo.
-Non fare troppi sforzi... ti amo- le dissi baciandole la guancia.
Lei sorrise e si alzò, si mise seduta sul lettino ed io mi sedetti affianco a lei.
-Il bambino? È...- chiese preoccupata, stava per piangere.
Io annuii.
-Hai subito un aborto naturale, non c'è più...- risposi.
Lei si lasciò scappare una lacrima che io le asciugai con il pollice.
Si alzò il camice mettendo in mostra un taglio coperto da cerotti che portava sul basso ventre per dimostrare che l'avessero asportato.

Tokio hotel~NakamaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora