Stavamo parlando con mia madre, il giorno dopo che mi regalò la scatola e sembrava più tranquilla.
Sfiorò la pancia con la mano e poi l'accarezzò.
-Come li chiamerete?- chiese, guardai Bill e glielo chiesi in inglese.
-Abbiamo parlato solo quella notte... Jazmine o Simone per la bimba e Thiago per il bimbo... ricordi?- chiese.
-Certo... è solo che non so come dirglielo... va beh, dico ciò che hai detto tu- sorrisi.
Mi voltai verso mia madre.
-Siamo indecisi tra Jazmine e Simone per la bimba mentre il bambino si chiamerà Thiago- dissi sorridendo a Bill.
-Hai sempre voluto chiamarla Jazmine, sei sempre la bimba che amo tanto, ricordi quando andavamo in vacanza?- chiese.
Io risi annuendo.
-Ti ricordi, mamma, quel bimbo che mi piaceva, quello con i capelli neri? Te ne parlavo sempre, ti ricordi?- chiesi.
-Quello tedesco? Di 14 anni circa?- chiese.
Io annuii.
-Era Bill- dissi.
Lei sorrise stupita.
Bill mi fece segno di spiegare la situazione poiché aveva intuito il suo nome.-Le sto raccontando che ci conosciamo fin da bambini- spiegai ridendo.
-Ahahhaahha in Germania?!- rise.
Scoppiamo insieme in una bella risata nella quale si aggiunse anche Georg seguito da Tom e Gustav.Mamma andò ad apparecchiare la tavola per cenare, e così cenammo tutti assieme.
Ci mettemmo a dormire per poi svegliarci alle tre e partire per Milano, dovevamo restare lì un bel paio di giorni e poi passare in Germania per salutare Simone, Gordon e gli altri familiari dei ragazzi.
Appena arrivati, andammo in hotel per lasciare le valigie ed andare a fare shopping.-Bella, vieni qui un attimo. Dimmi se ti piace!- mi chiamò il biondo.
Andai da lui, aveva una maglietta blu, per un bambino di qualche mese.
Mi commossi.
Lui se ne accorse e mi baciò la tempia per poi sorridere.
-Bella, eh? Questa è per Thiago, e quella per lei- disse indicando una tutina fucsia chiaro.
-Ma quanto sei dolce, eh?!- domandai dandogli un bacio.
Le prese, insieme a tanti altri vestiti per tutti noi.
Tornammo dagli altri.
-Hey, finalmente! Pensavamo vi foste persi- sbuffò Tom.
-Siamo qui- risi io appoggiando una busta sul tavolo.
-Cosa avete comprato di buono?- chiese Tom frugando nelle buste.
-Niente cibo... solo vestiti e cose così...- disse Bill mentre io mi sedevo sul divanetto.
-Uff- sbuffò ancora lui.
-Vale, vieni a fare conquiste? Georg?- chiese lui.
-Sì, ma tanto noi la ragazza ce l'abbiamo. Sei tu che devi fare conquiste- disse Vale beccandosi un colpo da Georg.
Tom fece una smorfia triste abbassando lo sguardo.
Quella era una piega che ogni tanto doleva e mio fratello ci aveva appena infilato un coltello.
-Tom, mi puoi comprare una cosa?- chiesi cercando di alzarmi.
-Aspetta, vengo io da te... dimmi- si avvicinò e io mi rimisi seduta.
-Cosa ti compro?- chiese lui.
Guardai Bill che mi fece spallucce.
-Mi vai a comprare dei calmanti? E una pizza- sussurrai l'ultima parte per non farlo sentire a Bill.
Bill diceva che stessi mangiando troppe cose indecenti, ma la pizza era buona!
Tom rise ed andò con i due amici a farsi un giro.-Giuro, ammazzo mio fratello!- esclamai provando ad alzarmi per prendere un bicchiere d'acqua ma Bill mi fermò.
-Resta seduta a riposarti, cosa vuoi?- chiese.
-Un po' d'acqua - dissi massaggiando il pancione.
Dovevo farcela, qualche giorno dopo avrei dovuto cantare.-Eccola qui... fai piano che è fresca- si raccomandò.
Sorrisi e presi il bicchiere iniziando a bere con calma.
Entrò Gustav al telefono.
-Sì, ti stavo dicendo... ma no, hahahahaha... certo tanto... no fidati tu di più hahahah... ti amo...-
Prese dell'acqua e tornò in camera sua.
Io e Bill ci guardammo e ci mettemmo a ridere.Mi alzai per mettere il bicchiere sul tavolo ma Bill, per l'ennesima volta, mi bloccò e fece lui.
-Lo sai, non devi sforzare...- mi sgridò lui.
-Uff... per un bicchiere!- esclamai, facendo la voce da bambina.
-Monella- mi accarezzò i capelli, sorridendo.
-Alla fine hai guardato il resto delle foto?- domandò lui tornando serio.
Scossi la testa e gli chiesi se mi avesse affiancato a guardarle.
Lui accettò ed andò a prendere la scattola.
Si sedette affianco a me e posò il cartone sulle mie cosce.
Tolsi io coperchio e presi in mano le foto sviluppate.
-Questa sei tu?- chiese indicando un neonato che sorrideva.
Lo guardai sorridendo per poi sfiorarmi il viso attraverso la foto plastificata.
-Sì, avevo qualche giorno- dissi ammirando la mia bellezza.
-Questo siamo io e Vale- affermai mostrando una foto che raffiguarava la Mary di quasi tre anni con in braccio un bimbo di due mesi.
-Davvero? Che carini!- esclamò.
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Tokio hotel~Nakama
FanficMaria e i suoi amici seguono il loro sogno girando per il mondo cantando e suonando. Per puro caso, in America trovano una bella città dove stabilirsi ed iniziare una nuova vita facendo i conti con la vecchia. Maria riuscirà ad affrontare e lasciare...