Le troveremo.

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Bill.
Erano varie ore da quando lei era scappata via.
Non volevo perdere anche lei.
Prima Jazmine, ora lei.
Non riuscivo mai a proteggere chi amavo. Mai.
Facevo avanti e indietro, pensando a quanto fossi stato stupido ad averla bloccata e chiesto di Luis, ad averla lasciata correre, a non averla protetta.

-Bill, calmati, torneranno entrambe. Mary è andata solo a fare una passeggiata, tranquillo- mi consolò mio fratello.
Alzai lo sguardo, il cielo era ancora limpido.
Finché fosse restato così, avrei saputo che lei stesse bene, ma se fosse cambiato, lei sarebbe stata in pericolo.

-Papà...- mi chiamò Thiago.
Mi girai verso di lui.
-Sì?- risposi.
-Mamma? Jazi?- chiese lui coprendosi gli occhi.
-No, amore, la mamma sta arrivando- mentii.
-Thiago, vieni a fare la nanna con la zia?- propose Ria.
-No- disse secco.
Incrociò le braccia facendo il muso.
-Thiago, è ora di fare la nanna...- dissi.
-E chiedi scusa alla zia- lo sgridai.
Lui abbracciò Ria e le diede un bacio nella guancia.
Poi scese dal divano e mi prese la mano.
-Papà, nanna- sussurrò.
-Okay, va bene... però qui sul divano-  dissi sorridendo.
Mi sedetti sul divano con lui sopra di me.
-Papà...- mi chiamò con gli occhioni dolci.
-Scusa, amore, ma papà non ha molta voglia di cantare... e se facciamo cantare alla mam...- mi interruppi ricordandomi che non ci fosse.
Restai bloccato un attimo sgranando gli occhi, avevo voglia di piangere.
-Canto io- propose Alex salvandomi.
La stavo nominando.
La stavo nominando davanti al bambino col rischio di farlo soffrire.

Prese il bimbo e lo cullò, io uscii dalla stanza e mi sedetti sulle scale a piangere.
Non riuscivo più a trattenermi.
Arrivò Tom che mi abbracciò.
-Ho paura, cazzo- dissi.
-Devi stare tranquillo...- disse.

Poco dopo tornammo in soggiorno, il bimbo dormiva, lo presi in braccio e lo coricai affianco a me, mentre noi parlavamo lui nominava la sua mamma e la sua sorellina.
Mi faceva tenerezza ma allora stesso tempo mi faceva male vederlo così.

Si agitava scalciando e piangendo.
-Shh piccolo, è solo un sogno- dissi prendendolo appena si svegliò.
-Papà- pianse ancora.
-Amore, sono qua- sussurrai.
-Thiago- quella era la sua voce, mi si illuminarono li occhi, alzai lo sguardo cercandola ma vidi solo Tom con il suo telefono.
Era solo un illusione.

-Aspetta. Tom, prendi il mio telefono- dissi e lui me lo avvicinò.
Entrai sulle registrazioni.
Io e Mary ne facemmo tantissime mentre aspettava i bambini, mentre dormivano e mentre 'parlavano'.
Ne misi una a caso dell'anno scorso.
{-Salve a tutti, sono Bill Kaulitz- dissi.
-Hey Aspettami, hahaha. Io sono Maria Corriga, e loro sono Thiago e Jazmine... ciao!- sentendo la sua voce, mi sentii meglio.
-La nostra famiglia vi ama ciao! - dissi.}

Sorrisi ricordando le stupidaggini che facevamo assieme.
Poi misi un video.
-Guarda Thiago. Io e la mamma... tanto tempo fa- dissi.

{-Salve!-
-Ciao!-
-Beh, lo sai di essere bella?-
-Oh mio Dio. L'hai detto sul serio? Certo che lo so, amore! Io sono la più bella di tutte, in assoluto!- ironizzò.
-E sì, di tutte... ah, una cosa...-
-Cosa?-
-Ti amo- dissi baciandola.
-Hey Bill, fai piano, il tuo papà è un po' monellino, ti amo- rise.}
Finì il video.

-Non è vecchio... quanto tempo fa era?- chiese Georg.
-Lo abbiamo girato in Messico- dissi.
{-Dì mamma... mamma... mamma- rideva lei.
-Mam ma... ama ma...-
- Jaz: Mamma-
-Mamma!-
-L'ha detto!- esultò Mary felice.

Guardò la telecamera e sorrise.
-E tu, Thiago? Dì mamma- disse lei prendendolo in braccio.
-Papà!- scosse la testa lui.
Io risi.
-Così siamo uno a uno!-}

Tokio hotel~NakamaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora