Mi svegliò un certo solletico al naso, scossi la testa e mi svegliai piano piano.
C'erano Georg e Gustav che bloccavano Bill, mentre Tom, con una piuma, mi faceva il solletico.
Starnutii e mi strofinai gli occhi.
Mi alzai e loro mollarono Bill.
-Stronzi...- disse lui.
-Shh... è stato divertente- commentò Gustav.
-Uffa... mi avete svegliato... almeno avete preparato la colazione?- chiesi, Tom si alzò con uno sguardo strambo, mollò la piuma e si spostò dietro gli altri due.
-Non è normale... l'abbiamo svegliata e ci chiede della colazione invece di ammazzarci...- disse lui nascondendosi dietro i suoi due amici.
Bill mi abbracciò e, ascoltando le cazzate del fratello, scoppiammo entrambi a ridere.
-Vedi Tom, Mary è diversa da Lety e da Ria... anche se la svegli spaventandola o col chiasso, resterà sempre la dolce ragazza che è mentre dorme...- disse Bill sorridendo.
-E già...- affermai.
-Uffa...- disse Tom entrando in cucina.
-Dove vai?- chiese il fratello.
-Vado a rubarti qualcosa da bere- disse lui aprendo il frigo.
-Mi spiace, fratello. Non abbiamo birre, non abbiamo alcolici, sono finiti- scherzò lui.
-Ma no! Aspetta un secondo... dovrebbe ancora essercene qualcuna- dissi io entrando nella stanza dove avevamo le scorte, presi tre bottiglie di birra e le portai in cucina.
-Tieni... Bill le devi ricomprare, monello- scherzai.
Lui mi abbracciò e poi baciò la pancia.
-Papà non è monello, è lo zio Tom che esagera- disse lui.
-Certo... non dirgli queste cose, Billy, avrà uno zio esemplare- disse Gustav aprendo la bottiglia ridendo.
Tom capendo l'ironia gli diede un colpo ed affermò di essere perfetto.
-Sei perfetto nei tuoi milioni di difetti- sorrisi.
Lui mi guardò e sorrise.
-Si vede proprio che sei una fan- susurró sorridendo per poi guardare Bill che sorride.Preparai la colazione e la divorai senza neanche vederla.
I tre se ne andarono, alla fine erano solo venuti a svegliarmi.
Presi la borsa ed aprii la porta.
-Dai, amore, ti aspetto in macchina- dissi mentre Bill si metteva gli occhiali e cercava Pumba.
Aprii il cofano aspettando Pumba, lo chiamai e lo misi dentro alzandolo con la mia forza.
Bill mi sgridò per l'ennesima volta diceva che non dovessi fare sforzi, ma tanto non gli davo retta.Ero comunque io, dovevo fare le mie cose e prendermi le mie responsabilità, non potevo smettere di eseguire le mie azioni quotidiane per la gravidanza.
Cioè non sarei più stata io, se avessi smesso di fare ciò.
Entrai in macchina ed andammo a fare un picnic in una campagna molto lontana dalla città.
Presi la coperta ed iniziai a preparare tutto per terra.L'aria di campagna faceva bene ai polmoni e ci rilassava.
Bill, dopo aver mangiato, si mise sdraiato con il cappello nero in faccia e le mani dietro la testa.
Appoggiai la mia nuca sulla sul suo tatuaggio che simboleggiasse un cuore umano.
Era un tatuaggio davvero magnifico e mi affascinava parecchio, talmente tanto che me lo feci tatuare ridotto sul braccio.
Sentendo il suo respiro mi rilassai parecchio, amavo stare lì con lui.Mi strinse di poco per tenermi sopra di lui e mi sorrise dicendo che mi amasse.
-Ami solo me?- chiesi sorridendo facendo scontrare i nostri nasi mentre indossavo il suo capello.
-Amo solo te e quella piccola creatura che cresce dentro di te- mi sorrise chiudendo gli occhi.
Lo guardai mordendomi il labbro che tremasse e feci scendere delle lacrime.
-Bill...- dissi emozionata mentre lacrimassi.
Lui aprì gli occhi e mi guardò sorridendo.
-Oh, piccola!- mi diedi un bacio sulla fronte per poi alzare il busto trasportandomi e baciarmi dolcemente sulle labbra.
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Tokio hotel~Nakama
FanfictionMaria e i suoi amici seguono il loro sogno girando per il mondo cantando e suonando. Per puro caso, in America trovano una bella città dove stabilirsi ed iniziare una nuova vita facendo i conti con la vecchia. Maria riuscirà ad affrontare e lasciare...