Era il 17 dicembre, eravamo sposati da due mesi e quattro giorni e il pancione cresceva.
Non mi sembrava vero.
Sposata con il mio idolo ed incinta di lui.
La sera mi addormentai molto presto per poi svegliarmi il giorno del mio compleanno.
Il 18 dicembre, di nuovo il giorno più odioso dell'anno.Bill.
Sentii la porta di camera aprirsi e mi svegliai, guardai affianco a me, Mary dormiva come un angioletto così la lasciai dormire per poi guardare fuori dalla stanza e vedere Tom con una macchina fotografica che scattava foto.
Mi alzai e uscii spingendo Tom all'esterno della stanza.
-Che fai?- chiesi a bassa voce per non svegliare Mary.
-Voglio sapere cosa le regalerai, dimmelo- supplicò spegnendo la fotocamera.
-...uff. Tante cose... cose per il bambino, cose per lei e per noi. E poi... C'è da sfruttare ancora lo yacht, no?- risposi facendogli l'occhiolino.
Lui capì al volo ed approvò annuendo.Mary.
Sentii Bill alzarsi così guardai il telefono: '8;29' del '18 dicembre'.
-É il mio compleanno, che felicità! - sussurrai ironica.
Vent'anni di vita pietosa, grazie al cielo aveva iniziato a cambiare e a migliorare!Mi misi il cuscino in faccia ed urlai mentalmente.
Odiavo quel giorno.
Perché anche quest'anno?
Non si poteva saltare questo giorno? Eh?
Perché, cazzo?Guardai i messaggi.
Erano troppi così li mandai a farsi un giro.
Lasciai il telefono spento e mi alzai, mi misi un paio di pantalonci morbidi e una felpa elastica per il grande pancione cantichiai una canzoncina.
Aprii la porta e scesi di sotto, scendendo piano le scale e tenendomi bene al passamano, come il sommo Bill Kaulitz aveva esplicitamente richiesto tre milioni di volte.
In cucina c'erano Bill e Tom che facevano colazione, così mi sedetti con loro e sorrisi.
-Buongiorno, gemelli- salutai generalmente.
-Ciao, cognata auguri- salutò il maggiore dandomi un bacio sulla tempia.
-Grazie, Tom- ricambiai il bacio.
-Ciao, amore, auguri... cosa vuoi mangiare?- chiese mio marito dandomi un bacio sulla testa ed andando in cucina.
-Grazie mille, ma non giocate molto sul mio compleanno, meno me lo ricordo, meglio è... vorrei una tazza di caffè- dissi.
Lui me la portò subito, la bevetti e poi andai a lavarmi.Bill.
Mary andò a lavarsi poco dopo e Tom andò da Georg.
Giusto perché mi annoiassi, andai in bagno per aiutare Mary a lavarsi.Bussai nella porta.
-Piccola, hai bisogno di aiuto?- chiesi aprendo.
-Sí, mi insaponi la schiena?- chiese ridendo girando il suo viso verso di me.
-Sí, certo- presi la spugna e la passai delicatamente sulla sua schiena.
Poi l'aiutai ad alzarsi a e vestirsi.Andai a farmi la doccia anch'io, per poi vestirmi comodo, mentre lei preparava la borsa.
Appena fummo pronti entrambi, salutammo Vale e Denise, ed entrammo in macchina per andare a fare ecografia.
Finalmente potevo vedere il mio piccolino per la prima volta, visto che per le altre era stata Lety ad accompagnare Mary, per dei contrattempi che ebbi io in quei determinati giorni.Non vedevo l'ora, ero felicissimo.
Arrivammo dal dottore.
Dopo una breve chiacherata per non far agitare la futura mamma, Mary si mise sul lettino e lui le mise il gel sulla pancia.
Iniziò a passare il coso sulla sua pancia.
Mary stringeva la mia mano sorridendo, curiosa e ansiosa di vedere la nostra creaturina.
Ad un certo punto il ginecologo si girò verso di noi e ci guardò in modo strano.
-C'è qualche problema?- chiese Mary irrigidendo subito.
-No no. Mary, é tutto okay. Anzi ho una buona notizia, prima però ho da farvi alcune domande...- rispose lui.
-Sí, certo, chieda pure- dissi io.
-Okay... a quale mese sei?- chiese lui guardando Mary.
-Al quinto...- rispose lei ancora nervosa.
Iniziò a tremare, le strinsi la mano cercando di calmarla ma non bastava.
-Stai tranquilla. Nelle altre ecografie non si vedeva molto, vero?- chiese ancora
-Esatto...- risposi io.
-Mary, forse tu puoi capire... ti ricordi la domanda che mi hai fatto qualche mese fa?-
-Certo... se fosse possibile che potessero essere due gemelli...- rispose lei confusa.
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Tokio hotel~Nakama
FanfictionMaria e i suoi amici seguono il loro sogno girando per il mondo cantando e suonando. Per puro caso, in America trovano una bella città dove stabilirsi ed iniziare una nuova vita facendo i conti con la vecchia. Maria riuscirà ad affrontare e lasciare...