Benvenuto.

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Ci svegliammo entrambi scambiandoci dolci baci per poi alzarci ed iniziare a vestirci.

Anzi cercare di vestirmi, dato che Bill mi rubò la maglietta e se la mise per prendendomi in giro.
-Ciao, io sono la cantante dei Nakama, sono bella e... emh... sono pazza d'amore per Bill Kaulitz, il ragazzo più figo del mondo! Il piccolo dentro la mia pancina ovviamente è suo figlio! Ed io sono una brutta dormigliona che non fa altro che disubbidire al suo futuro marito- disse mettendosi un cuscino sotto la maglietta.
-Hey! Non sono così grassa!- esclamai offesa riprendendo il cuscino.
-E dai, stavo solo scherzando... perdonami- si inginocchiò con le mani giunte facendo gli occhi dolci.
Gli baciai la fronte e scappai ridendo a mettermi le scarpe.
-Torna qui, monella. Non correre...- urlò lui dal terzo piano tra le risate, mentre io fossi già scesa in cucina a preparare qualcosa da mangiare.

Suonarono al campanello.
-Vado io...- urlò Bill scendendo velocemente le scale.
-Fai piano...- dissi preoccupata tenendo una pancia sul mio ventre, avevo paura che Bill potesse cadere o scivolare.
Mi affacciai e lo vedi entrare con uno scatolone.
-È la culla per Manu?- chiesi andando verso di lui.
-Sì... bella, vero?- chiese aprendo leggermente lo scatolone, la guardai e lo abbracciai.
-Sì, è bellissima e tu sei dolcissimo- dissi dandogli un bacio.

-In cucina c'è la tua colazione...- dissi mangiando la mia.
-Grazie, piccola... ti amo tanto, sai?- disse lui spiritoso.
-Certo certo... anche io, ruffiano - ridacchiai.

Andammo a casa di Lety, avevano comprato una casa loro per non disturbare Steve ed abbitavano vicino a casa nostra.
Erano già tutti lì.
-Siete in ritardo... muovetevi- disse Tom in tono aggressivo, sembrava quasi che stesse ringhiando.
Il fratello andò da lui e lo abbracciò scompigliandgli i capelli.
-La sorpresa arriverà fra poco... abbi pazienza- rivelò il biondo ridendo.
Risi anche io abbracciando Ria.
Ci mettemmo ad appendere cartelloni e pupazzi, la casa di Dany era piana di colori, scritte e striscioni per Manuel.
-Lety e Dany sono qua fuori...- annunciò mio fratello chiudendo la finestra.
Aprirono la porta e subito noi demmo il 'benvenuto' al piccolo e ai neogenitori.
Presi il piccolo in braccio, mentre gli altri facessero gli auguri a Lety e Dany e lo coccolai.
-Questo è il nostro regalo- dissi spostandomi e mostrando la culla blu.
Lety si chiuse la bocca con le mani e abbracciò sia me che Bill.
Ci ringraziò.
Anche gli altri fecero vedere i loro regali e ovviamente i miei fratelloni era super felici.

Iniziamo a festeggiare.
-Allora, ora io e Mary  vi diremo la sorpresa...- Bill iniziò a parlare, precendendomi.
-Finalmente!- esclamò Tom sarcastico ma non troppo.
Ci guardammo sorridendo ed iniziammo a ridacchiare.
-Siamo tutti orecchie...- disse Georg.
Noi facemmo silenzio apposta per mettere ansia a Tom, che non resistete.
-Dai, sputate il rospo...- gridò mio fratello.
Noi ci mettemo a ridere.
Io arrossii e sorrisi.


-Ecco, abbiamo intenzione di sposarci settimana prossima, non un vero e proprio matrimonio in chiesa perché sapete che a noi non interessa più di tanto, ma giusto la cerimonia... e ovviamente voi non avete bisogno di invito... ci verrete sì o sì...- iniziai ridendo.
Bill si mise a ridere per le cazzate che dissi mentre tutti gli altri ci si buttarono addosso stringendomi forte.
-Di preciso ci sposiamo il 13...- disse Bill cullandomi.
-Avete già pronto tutto?- chiese Dany.
-Emh...- guardai il Bill tutta rossa e lui spostò lo sguardo su Tom sorridendo.
-Per niente, sarà qualcosa di semplice- rise.
-Perfetto, faremo tutto noi!- affermò Lety.
-Cosa?- chiesi all'unisono di Bill.
-Sì, voi fatte tanto per noi, soprattutto tu, Mary. Sei come la nostra sorella maggiore, ti prendi cura di noi fin da quando eri piccola, è il minimo che possiamo far per te- spiegò Lety con la mano di Dany sulla spalla che annuiva.
Mi misi le mani sulla bocca pronta a piangere ma lei mi nominò e mi strinse sapendo che avrei iniziato a piangere subito dopo, infatti subito dopo un singhiozzo, feci scendere qualche lacrima.

-Mary... sai già se è maschio o femmina?- chiese Alex curiosa.
Stavamo parlando tranquillamente dopo aver mangiato torta e dolci vari.
-No, domani forse si saprà. Non è sicuro però- dissi.
Bill mi sorrise.

Se fosse davvero come la penso, non si vedrà niente.

-Hey... ci sei?- chiesa Sarah schioccando le dita.
-Mmh?-
-Eri distrata, ti abbiamo chiesto cosa ti piacerebbe che fosse...- chiese Dany.
Guardai Bill.
-Non ho preferenze, che sia maschio o che sia femmina... per me è uguale, l'importante è che ami suo padre- dissi .
-Aww- commentò Lety.
Bill sciolse l'abbraccio e fece una smorfia di tristezza chiudendo gli occhi, aveva uno sguardo triste ed io sapevo bene perché.
-Scusa... dovevo stare zitta...- lo guardai negli occhi e lui fece segno che andasse tutto bene, accennò un piccolo sorriso e mi strinse nuovamente.
Mi sentii morire dentro, lo avevo ferito con quella frase e l'avevo fatto star male.

-Di che parlate voi due?- chiese Sarah.
-Niente niente- rispose il mio quasi marito in tono amaro.
-Dai... racconta- chiese Tom.
-Che ora è?- chiese Lety interrompendo, per fortuna, così ci salvammo dalle spiegazioni, Dany la rispose e poco dopo la madre di Lety, seguita dal fratello, fecero la loro entrata nella casa, loro parlavano italiano mentre io facevo da traduttore quando serviva.

Ormai avevo l' hobbie di tradurre italiano e inglese!

-Beh... ora noi dobbiamo andare. Ciao, Manuel. Ciao, Lety e ciao, fratellone....
ciao, ragazzi- salutai dando un bacio ai tre e accarezzando il viso di mio fratello minore.
Loro risposero e poi salutò Bill.
Salimmo in macchina e lo guardai,  aveva un'espressione strana, pensierosa e seria.
-Perdonami...- mi scusai.
-Ma smettila! Non ho niente da perdonarti... ti va di fare una torta?- chiese, io lo guardai strano.
-Beh sì, ho voglia di torta...- rivelò ridendo, imbarazzato.
-...però quella che dovrebbe avere le voglie sono io... e poi abbiamo appena finito di mangiarla- commentai facendo la linguaccia, lui la fece a me e poi rise.
-La facciamo?- chiese serio ed io accettai.

Parcheggiò in garage mentre io chiudevo il cancello.
Entrammo, Pumba ci saltò addosso, salutammo Jack e sua figlia che stavano badando al cucciolo mentre non c'eravamo e li mandammo un grande bacio.
Jack era davvero simpatico e gentile, per qualsiasi cosa, lui era pronto ad esserci, serviva uno strappo per qualche posto?
In un lampo lui era là.
Serviva qualcuno che badasse a Pumbi?
Lui era lì.
Assurdo!
Lui e Bill erano davvero molto amici e la sua "fedeltà" era visibile.
Cercai gli ingredienti e, tra giochi e piccoli scherzi innocenti, finimmo la torta che divorammo a cena.
Senza contare le magliette completamente sporche di uova e farina che vennero buttate a causa delle macchie.

~Mary.

Tokio hotel~NakamaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora