Lo abbracciai forte, non volevo staccarmi da lui.
Lo amavo, forse lo amavo troppo.
-Bill, io... ti...- provai a dire ma mi fermai non potendo rivelare i miei sentimenti.
Pensai così una frase di riserva, andava bene qualsiasi cosa, ma non un "ti amo".
-Io ti ringraziò per tutto ciò che hai fatto- dissi.
Lui mi sorrise un po' strano, forse stanco.
-Non ringraziare, siamo amici, no?-
Mi diede un bacio sulla fronte ed io annuii.Ci alzammo e scendemmo giù, gli altri erano in giardino.
Avevano deciso di rimanere perché fossero preoccupati per me.
Uscimmo fuori anche noi in modo da stare tutti insieme, Bill mi reggeva dai fianchi per evitare che io cadessi e ciò mi faceva stare bene.
Mi guardai attorno, dopo aver chiuso la porta, e non vedendo i ragazzi iniziai a preoccuparmi.
-Vale, Tom, Lety? Ragazzi? Dove siete?- li chiamai a voce alta.-Siamo qui, Mary!- rispose Georg, seguii la sua voce.
Essa proveniva da dietro l'edificio, là c'era una grande piscina, un grande dondolo, uno scivolo e tre altalene.
Arrivati lì, vidi Vale, Lety, Dany, Gustav e un'altra ragazza in acqua, mentre Tom, Ria, Georg e due ragazze erano sul dondolo.
Assurdo come riuscissero a stare in acqua nonostante il freddo di Marzo.
Appena mi videro Tom, Ria e Georg corsero a chiedermi come stessi.
Pensai subito che esso fu un gesto dolce e sincero.
-Sto bene, grazie- sorrisi e strinsi il primo per ringraziarlo di tutto ciò che avesse fatto durante la giornata.
-Piano, è debole- lo sgridò il gemello biondo.Da quando si preoccupa così tanto per me?
-E tu da quanto sei il suo... la sua guardia del corpo?- chiese Tom guardandolo con un sopracciglio alzato.
Il suo cosa?
-Da sempre!- sorrise lui spiritoso.
No no no, il suo cosa?!
Andammo verso gli altri e le tre ragazze sconosciute mi fissavano, ma chi erano?
Guardandole meglio, riconobbi la ragazza di Georg e provai a salutarla senza sembrare goffa.-Ciao, Sarah- la salutai, lei sorrise e ricambiò il saluto.
-Ciao, io sono...Maria- dissi reggendomi a Bill con una mano sulla sua spalla.
Non riuscivo a parlare né a tenermi in piedi, ormai era passato un mese e più era normale che mi succedesse.
-Ciao, io sono Denise, la ragazza di Vale, tuo fratello- disse la ragazza bionda e snella.
Mi scoppiava la testa: i viaggi, Bill, Tom, i ragazzi, l'attacco di panico, l'incubo... non ce la facevo più.
-Piacere- dissi dandole un bacio nella guancia.
-Io sono la moglie di Gustav, mi chiamo Alex- sorrise.
Era una ragazza castana, bassotta come me, ma molto bella, aveva due belle guanciotte piene.
-Pia... cere- dissi tenendomi il petto e chiudendo gli occhi, avevo troppo mal di testa.
Mi sentivo svenire.
Bill mi strinse di più tenendomi in piedi, mise una mano sulla mia fronte e mi tenne dritta.
-Stai bene?- chiese Tom.
Io annuii, poi però il senso della nausea mi circondò.
Mi mancava solo il vomito, perfetto!
Mi liberai da Bill e corsi in bagno, vomitai per un bel po', mentre qualcuno mi bussava alla porta.Bill.
Mentre la tenevo, lei tendeva sempre più a sbilanciarsi e a spostarsi ed io avevo paura che cadesse, perciò la stringevo con la scusa di volerla proteggere.
Mentre Alex si stava presentando, lei stava cadendo in avanti ed io la strinsi d'istinto.
Era pallidissima.
Ero sicuro che non stesse per niente bene, le misi una mano sulla fronte per tenerle il viso dritto e la guardai in faccia.
Era strana.
-Stai bene?- domandò il mio gemello.
Lei annuì sicura, ma dopo neanche un nano secondo il suo viso diventò strano, si tappò la bocca con la mano e corse dentro la villa.-Che ha?- chiesero.
-Non lo so, state qui- dissi correndo verso di lei, ma ovviamente gli altri mi seguirono.
Chiaramente nessuno mi dava ascolto.
La vidi rinchiudersi in bagno così iniziai a chiamarla a voce ma poi mi allarmai sentendola vomitare.
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Tokio hotel~Nakama
FanfictionMaria e i suoi amici seguono il loro sogno girando per il mondo cantando e suonando. Per puro caso, in America trovano una bella città dove stabilirsi ed iniziare una nuova vita facendo i conti con la vecchia. Maria riuscirà ad affrontare e lasciare...