Ragazzi normali.

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-Sei crudele!- disse Sarah ridendo per prendere in giro il suo ragazzo.
-Grazie... ma stai tranquilla che taggo anche te- rise pubblicando la foto e la mostrò come premio.
Feci una foto ai ragazzi, senza mostrare le loro ragazze, che mi sorridevano, la pubblicai scrivendo "Se non fosse noioso essere una persona normale, ora sarei a casa a gustarmi un bel libro mangiando e una pizza".
Era ironia in un certo senso, la normalità non esisteva.

Bill fu il primo a mettere mi piace e a commentare con scritto:
"Siamo due anormali, amore mio!"

Appena lo lessi, mi misi a ridere, era un demente.
-Sai che le tue fan ora saranno super gelose?- chiesi ironica ridendo.
-Ops...- rise lui ed io lo seguii.
-Adesso faranno screen su screen e pubblicheranno il tuo commento ovunque- risi fingendomi esasperata.
-Se vuoi, lo metto per iscritto che stiamo assieme- rise dandomi un bacio.
Georg ci fece una foto che pubblicò immediatamente, facendomi arrivare la notifica.
"Ecco il piccolo lider con la sua ragazza... mi dispiace fan di Bill, ormai il biondo ha il guinzaglio!"
-Ma che problemi hai?- chiesi seria, o meglio, fingendomi seria.
-Ma dai, per una foto...- rispose ridacchiando.
-Sì, una foto dove ci baciamo- lo guardai seria per poi sorridere.
-Georg, questo non lo dovevi fare, eh!- disse Bill sgridandolo, il suo tono era lo stesso di quando parlava con Pumba, lo amavo.
-Okay, scusa, papà!- esclamò lui scherzando.
Scoppiammo tutti a ridere come deficienti, tutto il locale era rivolto verso di noi, eravamo dei ragazzi che non facevano altro che ridere.
Mentre Tom e Ria non partecipavano.

-Tom, come mai sei serio e non parli?- chiese Gustav mentre finivamo di mangiare.
Tom guardò Ria e lei guardò me.
Che c'entravo io tra loro due?
-Niente- rispose.
-Dai, Tomy dimmelo!- disse Bill giocando.
-È una cosa mia-
Era triste e serio, come se fosse preoccupato ma allo stesso tempo arrabbiato.

Tom.
Mangiai senza ascoltare gli altri, ma ovviamente loro mi fissavano preoccupati e straniti.
-Tom. Basta così. Ora mi dici che cazzo hai- disse mio fratello guardandomi negli occhi.
-Ha detto che sia una cosa sua, perciò fatevi i cazzi vostri, razza di idiota- rispose la "mia ragazza", acida.
-Stai zitta e non trattare male mio fratello- dissi alzandomi.
-Ma Tom... io...- disse lei con una voce triste.
Facile essere triste dopo aver fatto una minchiata così, vero?
-Ria, pensa a quello che hai fatto... e poi ne riparliamo- dissi andando verso il bagno a lavarmi la faccia ma lei mi prese le mani tra le sue.
-Tom... tu mi stai lasciando?- chiese lei piangendo.
-No, ma secondo te! Ti ho lasciato prima di venire qua, solo che non avessi il coraggio di dirtelo- dissi freddo, mio fratello mi guardava male, come per chiedermi il motivo e gli altri pure.
-Tom... ma... Tom, io ti amo...- disse lei continuando a piangere.
-Certo, e siccome mi ami, ti metti a picchiare le fan che mi vengono a cercare... fan di 14 e 15 anni e tu le hai toccate senza scrupoli- dissi acido ed incazzato.
-Ria, che cazzo hai fatto?- chiese Bill iniziando ad urlare, si alzò dal tavolo e prese la giacca.
-Dove sono loro?- chiese ancora.
-Le ho portate in ospedale- dissi io, lui prese le chiavi e, con Maria, andò verso la macchina.
Io presi Ria per un braccio e la portai in macchina, la portai a casa sua dove ci mettemmo a litigare per ore e ore.

Bill.
Quella troia aveva picchiato due bambine solo perché volevano vedere mio fratello.

Ma stiamo scherzando?

Io e Mary andammo all'ospedale chiedendo delle ragazzine.
-Sono nella stanza 203- disse una donna col camice bianco.
Io e Mary ci mettemo a correre da loro.

200... 201... 202... 203... Eccola!

Mi fermai di fronte alla porta, bussammo ed aprimmo la porta, c'erano due ragazzine con dei cerotti, erano adagiate su due lettini bianchi.
Ci avvicinammo a loro in silenzio e le osservammo.
-Povere ragazze...- sussurrai.
La mia ragazza annuì, una delle due era castana mentre l'altra aveva i capelli blu.
La castana si mosse ed io le presi la mano.
-Mi dispiace, per ciò che vi sia accaduto. Spesso Ria agisce senza pensare- dissi a voce alta.
Le ragazze si svegliarono sentendo la mia voce, alzarono la testa ed iniziarono ad urlare.
-Ragazze, non urlate...- disse Mary mettendo le mani avanti.
-Ragazze, se non urlate, domani torno a trovarvi, okay?- dissi, loro si guardarono e si calmarono.
-Okay, ragazze come vi chiamate?- chiese Mary.
-Io... io... mi... mi chiamo... Jessica e lei... si chiama Valentina- rispose la ragazza dai capelli blu.
Presi un foglio ed iniziai a scrivere.
"Per Valentina e Jessica, vi amo! Dal vostro caro Bill" e lo misi li sopra il comodino.
Loro si misero a sorrider.
Mary prese un pupazzo e me lo passò.
-Firma anche questo, così potranno portarsi a casa entrambe qualcosa di tuo- mi suggerì lei sorridendo.
La guardai e mi morsi il labbro, non poteva essere tanto dolce.
Io lo presi e scrissi il mio nome.
-No, che stupido! Ho scritto Kualitz senza la i- risi.
-Scemo!- disse l'angelo affianco a me ridendo.
Mi diede un bacio nella guancia e sorrise.
-No, cara, non te la caverai così- dissi abbracciandola per i fianchi e la baciai a stampo.
Si sentirono piccole urla, chiusi gli occhi e mi maledissi.

Giusto, non siamo soli.

Mi girai e le vidi urlando.
-Shh... ragazze, non urlate...- dissi a bassa voce.
-Bill, sei fidanzato?- chiese la ragazza castana.
Io arrossii e guardai la mia piccola arrossire.
-Beh, sì... stiamo assieme, ma non ditelo, eh! Siete le prime a saperlo- scherzai e loro mi crebbero.
-Di dove siete?- chiese la mia ragazza avvicinandosi a loro per sedersi su uno dei due letti.
-Siamo italiane... Mary- disse la castana.

Mary.
-Oh... emh, mi conoscete?- chiesi.
-Siamo Minna e Alien, certo che ti conosciamo!- dissero entrambe in coro.
-Oh... capisco- sorrisi.
Erano fan di entrambi, perciò Ria me l'avrebbe pagata cara, due volte in più.
-Mary, posso abbracciarti?- mi chiese la castana.
-Certo, Vale- dissi avvicinandomi a lei per stringerla, mi strinse forte nonostante il dolore alle braccia.
-È la prima volta che riesco ad averti così vicina- mi sussurrò ed io le sorrisi dandole un bacio sulla fronte.
Mi alzai in piedi e sorrisi.
-Vediamo un po', se fosse un meet dovrei scegliere tre persone alla quale dare un bacio a stampo. Giusto?- dissi pensierosa avvicinandomi a Bill che sorrise.
-Sì...- risposero le due.
-Chi lo vuole un bacio?- domandai imitando i nostri meet facendo finta che il mio telefono fosse un microfono, lo appoggiai alle mie labbra per poi tenderlo in avanti.
Loro due alzarono la mano.
-Io! Io!- dicevano.
-A chi lo darò il bacio?- iniziai a dire facendo passi avanti ed indietro per poi sorridere e guardare Valentina.
Mi avvicinai alla castana e le diedi un bacio a stampo, poi mi avvicinai a Jessica e la baciai.
Loro sorrisero.
-Mmh... manca un fan, a chi lo daremo il terzo bacio?- pensai ad alta voce calandomi nella parte.
-A Bill! A Bill!- dicevano loro.
Misi una mano sotto al mento e mi misi in posizione pensierosa.
-Mmh...-
Mi girai verso Bill e ridacchiai vedendo il suo sguardo felice e confuso.
Lo baciai a stampo per poi approfondire il bacio per un attimo e mordergli il labbro.
-Ops, hahahahahhah-
-Che stronza!- rise lui.
-È la solita Mary!- risero loro.

~Mary.

Tokio hotel~NakamaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora