Come se nulla fosse.

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-Ma... ci sono milioni di video dedicati a voi hahah- dissi.
-Hahahah, ma anche dedicati a voi - disse Tom.
-Cosa?- chiesi.

Prese il computer e fece vedere alcuni video di smorfie e cazzate.
-Cosa?- domandai scorrendo i titoli dei video.
-Bill si masturbava guardandoli hahahah- disse Tom.
-Non è vero, eri tu che lo facevi quando la vedevi in costume da bagno o mezzo spogliata ai concerti- rispose lui.
Tom fece una faccia imbarazzata.
Io mi misi ad arrossire.

...okaaaaay...

-Aia... mi sa che hai perso anche stavolta, caro Kaulitz- disse Gustav.
-No, aspetta, caro fratellino. Chi è che fino a un anno e mezzo fa, mi diceva 'Tom andiamo in Italia. La devo vedere, la devo conoscere, andiamo daiii...' e io rispondevo 'E cosa ci farai?' e tu dicevo 'Chissà. Forse qualche lavoretto' ...eh? Chi è?- chiese.
Mi misi a ridere ormai ero fuori di testa.
Loro fecero continuare il video.
-Okay, hahaha è al quanto imbarazzante...-  dissi vedendomi nel corso degli anni.
Thiago salì sul divano e mi chiamò.
Mi girai verso di lui.
Aveva il dito puntato verso il cielo.
-Amore... cosa c'è?- chiesi.
-Mamma... pioia?-
-Piove?- chiesi.

Mi affacciai alla finestra.
Pioveva tantissimo e forte.
Mi vennero dei ricordi remoti in testa, piccole cose, ricordi miei e non dei video, ricordai cose che la telecamera non riprese.
Eppure io non avevo mai ricordato cose così.
D'istinto aprii la finestra ed uscii in balcone, lasciai che le gocce mi bagnassero.
Feci un giro su me stessa con le braccia aperte.
-Amore, torna dentro... hai la febbre- mi suggerì Bill.
Entrai, gli presi la mano e lo portai in giardino, gli altri ci seguirono.
-Amore... che fai?- rise Bill.
-Ti ricordi? Il nostro bacio sotto la pioggia?- chiesi.
-Certo, stavamo discutendo e poi mi hai baciato. Aspetta, te lo ricordi? Oh mio Dio- mi alzò e girò su se stesso.
Era un ricordo non tanto remoto, era dell'anno prima, esattamente a maggio.
Erano cose che non dovevo ricordarmi eppure le avevo in testa, io ero così, dopo un breve periodo dimenticavo tutto e se lo ricordavo erano guai seri.

Io risi.
La pioggia si appoggiava delicatamente sulla nostra pelle mentre noi ci stringevamo.
Mi girai verso il cancello e vidi una rosa sbocciare.
Mi avvicinai ad essa, presi due petali e una foglia di menta.
Sentii delle mani stringermi sui fianchi.
-Amore... come mai sei scappata così?- chiese lui baciandomi il collo.
-Avevo promesso che l'avrei protetta e che ci sarei sempre stata- spiegai tristemente con un sorriso spento.
-Ma non dovevi fare così. Va beh, non preoccuparti- sussurrò accarezzandomi i capelli.
-Non mi sto preoccupando... è solo che è strano, non so, ora sento qualcosa di diverso, sento come se tutto fosse raddoppiato, l'amore che provo per te, per i bimbi, per i ragazzi, le ragazze, per tutti, e poi... ora ricordo qualcosa in più- dissi sorridendo.
-Sei sempre la più dolce...- sorrise.
Lo guardai negli occhi e lo baciai.

Un fulmine che cadde sopra di due ragazzi.
Una maglietta nera.
Una rosa.
Poi tutto buio nella mia mente.

-Bill... ti amo- dissi stringendo al sua maglietta nera.
Lui sorrise per ricambiare e mi baciò.


5... 4... 3.


Presi la mano di Bill e mi buttai spontaneamente sul prato, facendo un volo di due o tre metri.
Un fulmine colpii il terreno dove eravamo fino a poco tempo prima.
-Amore. Tutto okay?- chiesi.
Lui aveva uno sguardo spaventato.
-Sì, credo- disse guardando il prato.
Mi alzai aiutando Bill, i ragazzi corsero da noi con due bimbi che piangevano spaventati.
Iniziai a perdere ricordi, chi erano quei bambini e quei ragazzi?
Come conoscevo i loro nomi?

Tokio hotel~NakamaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora