Italy.

167 8 2
                                    

-Mary?- chiese una voce maschile dall'altra parte del telefono.
Non era lui, per fortuna.
-No, lei sta dormendo. Sono il suo ragazzo-
-Okay, perciò tu dovresti essere Bill?-
-Emh, sì. Con chi parlo?-
-Sono Alessio, suo fratello... posso farti una domanda Bill?-
-Emh... si certo-
-Dovreste tornare in questi giorni?-
- ...Sì-
-Capisco, ora ti dico una cosa che devi fare...-
-Okay...-
-Perfetto. Nella borsa porta dei calmanti e darglieli prima di salire in aereo, a lei non piace molto volare e poi se volasse pensando alle visioni, si metterebbe ad sclerare-
-Va bene...-
-Ciao- chiuse, guardai il telefono ed iniziai a capire il perché Mary e Vale non trattassero molto con lui.

Che tipo strano.

-Bill?- mi chiamò lei, mi girai e la vidi, era molto rossa.
-Piccola, che c'è? Devi riposare-
Mi chiamò ancora barcollando, gli andai contro per sorreggerla.
-Bill...- ansimava con gli occhi quasi chiusi.
Mentre l'abbracciavo sentii la sua fronte poggiarsi sulla mia spalla, bolliva.
La misi in piedi reggendola per toccarle la fronte.
-Hai la febbre alta, tutte a te capitano. Povera la mia bimba- dissi coccolandola.
Alla fine ci addormentamo tutti e due sul divano, con la televisione alta.

-Bill, svegliati! Dobbiamo partire... dai- mi svegliai e trovai lei con tre valigie, che si agitava.
-Bill, vestiti, è tardissimo- disse ancora.
-La roba te l'ho messa li- indicò la scala con muso, vidi una cannoniera larga, i pantaloni stretti e strapatti.
Indossai i miei vestiti e mi infilai le buffalo.
-Ma la febbre?-
-Non importa, ho preso una bustina di antidolorifico prima o poi passerà- disse sorridendo.

Entrammo in macchina e subito qualcuno da dietro ci suonò.
-È Vale, andiamo all'aereoporto- disse lei toccandomi la mano.
Le sorrisi ed iniziai a guidare.
La febbre non le era passata del tutto ma provava in tutti i modi a nascondere il suo malessere: strizzava gli occhi, affannava, tremava ogni secondo ma faceva finta di nulla.
Poi del fatto dei calmanti, la notte prima preparai ciò che mi disse mio cognato anche se non ne fossi del tutto convinto.

Tutto andava liscio fino a quando mio fratello ci raggiunse in macchina.
Il piccolo Tom, mi stava attaccato al cofano e ciò non mi piaceva molto.
Lo guardai dallo specchietto retrovisore e lui mi fece cenno di correre, voleva gareggiare.
-Ora vedrai chi sia Bill kaulitz- accellerai di colpo a tutto gas cambiando agilmente la marcia.
-Bill... non fate gare- mi sgridò lei.
Io annuii e mollai piano piano l'acceleratore facendo cenno a mio fratello di non farlo.
Arrivammo lì, le diedi i calmanti che lei prese consapevole di cosa fossero ed entrammo nell'aereo.
Io mi sedetti affianco alla mia piccola e a Pumba.
Tom aveva il suo cucciolone.
Tutto sembrava okay, in otto ore arrivammo in Sardegna e sbarcammo a Cagliari.
Non eravamo mai stati su quell'isola, dopotutto conoscevamo pochissime città italiane.

Uscimmo dall'aeroporto e delle persone corsero ad abbracciare il fratelli e i pincioncini.
C'era anche una bimba dai capelli neri che assomigliasse alla mia ragazza.
Un ragazzo mi salutò, aveva gli occhiali, non capivo chi fosse.
-Ciao, Bill. Sono il fratello di Maria- disse.
-Ah... piacere- risposi stringendogli la mano.
-Ciao a tutti- dissi in italiano, una lingua che amavo, ma che non riuscivo a parlare.
Mary sorrise.
-Lui è Bill, loro sono Tom, Georg, Gustav, Alex, Ria, Sarah e Pumba- ci presentò lei.

Mary.
-Oh piacere- disse mia madre stringendo la mano hai ragazzi.
-Beh, andiamo a casa- dissi e mio fratello tradusse in italiano.
Arrivammo a casa.
-È molto bella- disse Bill.
-Come si dice in italiano?-
-Devi dire "è molto bella"-
Gli insegnai a dirlo e lui lo ripeté tutto il giorno, mi faceva morire quel suo lato tenero e curioso.
Li portai in giro tutto il giorno poi di notte dormimmo a casa di mia madre, tutti quanti, tranne i piccioncini che andarono dai genitori di Lety.
Il giorno dopo Lety e Dany restarono con loro genitori.
Io e Bill, insieme agli altri, andammo un po' in giro per la Sardegna.

Tokio hotel~NakamaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora