1. Andrea

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"Grace", non ho mai sentito nessuno qui ad Empoli chiamarsi Grace, eppure conosco la maggior parte della città, pensai mentre salivo gli scalini del privè dove trovai Dario ancora con quella ragazza nuova, sembrava interessargli, era abbastanza carina e ora che l'osservavo meglio assomigliava pure un bel po' a Grace.. Duccio, Marco e Pietro invece stavano facendo quel gioco stupido della pallina da ping pong e gli shottini, mentre Jacopo era a lavoro remixando la musica ..
Pietro: oh Andrè e la giacca?
Marco: vero è impossibile che sei uscito senza giacca, fa troppo freddo
Duccio: aveva la sua giacca in pelle con le stelle rosse sui gomiti vero? la sua preferita, dove l'hai lasciata? Andrea? Ci sei??
Ero perso nei miei pensieri ma poi mi resi conto che i miei amici stavano parlando con me.
Andrea: cosa?
mi guardarono e fecero cenno della giacca.
Cavolo la mia giacca, l'avevo lasciata a Grace, tremava e per lo più aveva un top così fine che pure io avrei provato freddo e gliela avevo data, poi era corsa via..
Andrea: l'ho data a una ragazza che-
non riuscii neanche a finire la frase che il telefono della ragazza di Dario inizio a squillare..
Jasmine: Pronto? va bene ma, cosa è successo? Gre? Arrivo subito
attaccò e disse
Jasmine: ragazzi mi ha chiamata mia sorella, devo tornare a casa pare abbia chiamato nostra madre, sono stata davvero bene..
disse riferendosi a Dario e lui le sorrise
Dario: ti accompagno
e lei gli fece cenno di gratitudine e andarono
Marco: come ha detto che si chiama la ragazza?
Duccio: Jasmine, doveva venire anche la sorella ma all'ultimo ha deciso di rimanere sola
Pietro: tutto bene Andre?
ma non gli risposi, in realtà neanche stavo prestando attenzione ai loro discorsi, stavo ancora cercando di capire chi fosse Grace e il perché sembrasse così rassegnata.

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora