26. Andrea

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Non mi sarei mai aspettato che Grace avrebbe ricambiato il mio bacio aggiungendoci quel pizzico di desiderio che non guasta mai, d'altronde non sapevo nemmeno se a lei fosse andato bene il mio averla baciata davanti a Dario e sua sorella, ma non ero in grado di resisterle, non ero in condizione di lasciarla andare senza aver poggiato prima le mie labbra sulle sue.
Baciarla mi mandava sempre il corpo in confusione e in tilt, avevo una dipendenza da lei, ogni volta sentivo il bisogno di stringerla fra le mia braccia , non aveva importanza se ciò che stessi stringendo fossi il suo fianco o la sua mano, avevo bisogno di avere un contatto con lei e il suo corpo.
Non ero in grado di spiegarmelo, ma ero certo che ormai la mia vita non sarebbe stata più la stessa senza Grace, quella ragazza dai tratti gentili e occhi profondi era ormai diventata essenziale, come lo è il sole per la terra.
In macchina sorridevo e non prestavo molta attenzione alle parole di Dario.
Dario: Andrea? Oh mi stai ascoltando?
Disse alzando la voce portandomi alla realtà.
Andrea: No.
Dissi schietto e sincero, ma Dario al posto di apprezzare quel mio momento di sincerità mi fulminò con lo sguardo.
Lo guardai in cerca di spiegazioni e lui alzo' gli occhi al cielo.
Dario: Perché non mi hai detto nulla di Grace?
Chiese ma non appena pronunciò quel nome sorrisi, Dario capì che in quel momento ero ancora con la testa fra le nuvole e mi lascio' stare per il resto del tragitto verso casa.

Scesi dall'auto non appena il mio amico parcheggio' e mi avviai dentro casa, dove trovai Pietro e Jacopo impegnati a fare giochi di società, Duccio sulla poltrona con il suo tablet e Marco divertito nel provare a far perdere uno dei due.
Non appena mi notarono mi chiesero come fosse andata, anche Marco era interessato e ciò mi sembrava surreale.
Andrea: Tutto bene.
Dario in quel momento era dietro di me ed aveva ascoltato la conversazione, spalancò la bocca in disaccordo con il mio non aver ancora parlato del bacio avvenuto fra me e Grace e disse
Dario: Andrea magari non siamo delle ragazze bisognose di gossip ma credo che ci piacerebbe se almeno ci accennassi del bacio.
Pietro salto' subito in piedi.
Pietro: Vi siete baciati? Perché non ne sapevo nulla?
Chiese un po' infastidito, Dario e Marco alzarono lo sguardo e mi guardarono incuriositi, come se non aspettassero altro che venire a conoscenza di ciò che fosse successo.
Jacopo interruppe il silenzio
Jacopo: In realtà siamo delle ragazzine bisognose di gossip, quindi inizia a raccontare.
E fece sorridere gli altri.
Mi grattai il viso, tirai un sospiro e raccontai superficialmente della sera prima, normalmente parlavo apertamente delle mie avventure con le ragazze con cui passavo la sera, ma questa volta sembravo quasi non volerlo fare, come se Grace fosse troppo preziosa per esser condivisa o semplicemente fosse troppo importante per esser vista e raccontata come lo si farebbe con una persona qualsiasi.
Duccio ascolto' il tutto leggendo fra le righe, riuscendo a percepire il mio sorriso ogni volta che pronunciavo il suo nome o semplicemente mi risaliva la sensazione delle labbra umide di Grace sulle mie.
Anche Marco sembro' molto interessato,
Marco: Ma quindi ti sei innamorato di lei, da quel che ho capito, vero?
Mi chiese, Marco era il mio migliore amico, e nonostante la situazione poco piacevole fra di noi, riusciva sempre a fare centro.
Mi bloccai alla sua domanda, nella stanza calo' il silenzio, gli sguardi fra i miei amici si fecero più intensi e preoccupati.
Notai Dario e Duccio guardarsi, ma il loro sguardo comunicava, parlava ma io non ero in grado di capire ciò che stessero dicendo e ciò mi metteva ancor più sotto pressione.
L'aria inizio' a farsi pesante..
Andrea: emh no? perché dovrei esserlo?
La mia bocca si mosse senza che il mio cervello avesse completato di formulare la frase. Non ero sicuro se ciò che avessi detto fosse stata la verità, ma la parola " innamorato" mi sembrava un qualcosa di troppo profondo.
Pietro inizio' ad essere contrariato dopo aver aspettato che io potessi dare una spiegazione alla frase che avevo appena pronunciato, ma questa non arrivo' e lui inizio' a farmi la predica, non lo stavo ascoltando e non avevo la minima voglia di farlo.
Pietro: Io e Grace siamo amici.
Continuava a ripetere come se ciò potesse cambiare qualcosa.
In quel silenzio così troppo rumoroso, lo sguardo di Dario e Duccio su di me era ormai fisso.
Mi alzai senza accennare parola e andai in camera mia.

Mi gettai a peso morto sul mio letto, dove sorprendentemente il cuscino aveva ancora l'odore dolce della ragazza con cui avevo passato l'intera giornata.
Poco dopo Dario bussò alla porta e mi chiese se potesse entrare, ero convinto che anche lui avrebbe iniziato con una predica o un qualcosa simile, ma mi sbagliavo.
Aveva sul volto un'espressione compassionevole e si sedette sul bordo del mio letto.
Dario: Senti Andrea....
incomincio' per poi bloccarsi, sembrava quasi che volesse dirmi qualcosa ma non riusciva a trovare le parole giuste per esprimere al meglio ciò di cui voleva che io venissi a conoscenza.
Feci cenno al mio amico di star tranquillo e di andare avanti, lui tirò un sospiro e continuo'
Dario: Non ti verrò a dire di comportarti bene perché Grace ne ha passate e ne sta ancora passando di tutti i colori perché tu questo già lo sai.
Disse rinforzando il concetto sulla fine della frase
Dario: Ma solo che non devi aver paura dei tuoi sentimenti, segui solo il tuo cuore, okay?
Per un attimo mi sentii a disagio, ma poi gli sorrisi ringraziandolo e lui uscì dalla camera augurandomi buonanotte.
Sarei andato a dormire molto più tardi, il costume l'avrei scelto la mattina seguente, ero nella mia camera senza far nulla, e ciò non era da me.
Aspettai che si facesse più tardi, presi la macchina e mi recai in palestra.
La situazione venutasi a creare poco dopo aver lasciato Grace a casa mi aveva messo addosso una sorta di nervosismo e dato il sonno inesistente, la palestra era ciò che mi serviva.

Tornai a casa sul tardi, mi sentivo esausto, mi feci una doccia veloce e subito dopo mi gettai sul letto e cercai di dormire.
Duccio era sveglio e sembrava volesse parlarmi della quasi confessione che fatta davanti agli altri.
Andrea: Che c'è ?
Chiesi esausto, avevo stranamente sonno, ma non sarei riuscito a dormire senza esser venuto prima a conoscenza di ciò che girava per la testa del rosso.
Duccio: Perché hai risposto così? Prova a mettere da parte l'orgoglio ogni tanto.
Disse con un tono tranquillo, lasciandomi lì senza parole. Ero sempre stato una persona orgogliosa, era vero, ma non credevo che sentirmelo dire mi avrebbe provocato una reazione del genere.
Duccio: Pensaci, buonanotte Andrea.
Disse prima di rigirarsi dalla parte opposta per poi addormentarsi.
Ripensai alle parole di Dario, e a quelle di Duccio, le stesse frullavano nella mia testa, cercando qualche mio punto debole per farmi riflettere ancor più di quanto io non stessi già facendo.
"Ma quindi ti sei innamorato di lei, da quel che ho capito, vero?"
Il mio cervello mi riportò a galla la frase del mio migliore amico.
"Innamorato", ma in fondo cosa significava? cosa voleva dire davvero essere innamorati di qualcuno?
Provavo un bene davvero grande per i miei amici, ma non ero innamorato di loro, cosa dovevo provare di diverso verso Grace per esserne innamorato?
Per me era tutto nuovo... Tenevo a Grace davvero tanto, ma in fondo cosa significava davvero? Quale era la differenza? Cosa era l'amore?

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Spazio autrice
Ciao miei lettori belli, come state?
Cosa ne pensate del comportamento di Andrea? E che vi aspettate nel prossimo capitolo in cui andranno nel resort relax? Piccolo spoiler il prossimo capitolo sarà più lungo degli altri 😋
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A lunedì ❤️

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