18. Grace

319 33 0
                                    

Io e Jasmine chiamammo nostra madre per comunicarle che non saremmo rientrate, lei propose di venirci a prendere ma Jasmine riuscì a convincerla, io non sarei mai stata in grado di fare un discorso così contorto.
Genevieve: Fate attenzione e soprattutto non fate nulla che io non farei. Vi voglio bene.
Disse concludendo la chiamata.
Eravamo sole nella camera di Dario per la telefonata, ero piuttosto preoccupata, non avevamo un pigiama, non sapevo dove avremmo dormito e con chi, e soprattutto avevo paura che fossimo un peso, tutti dissero il contrario ma io non riuscivo a non pensarlo.
Jasmine mi guardò e in quel momento assunse un'espressione dove esternava anche lei le sue paure e dubbi, io le sorrisi rassicurandola ma sentimmo bussare alla porta.
La telefonata l'avevamo conclusa da un po' e dicemmo in coro " Avanti" ed erano Dario, Andrea e Pietro che volevano novità, Jasmine disse che eravamo riuscite a convincere nostra madre con tono soddisfatto, tralasciando la parte dove aveva fatto tutto lei. Vidi un'espressione di immensa felicità comparire sui volti di Andrea e Dario, ero quasi sicura che se non ci fosse stato Pietro i due ci avrebbero abbracciate.
Pietro li guardò
Pietro: Beh al posto di mangiarvele con gli occhi, perché non mostrate loro le camere?
Disse sfottendoli un po' e accennando una calda risata, io e mia sorella ci guardammo e accompagnammo Pietro ridendo, Dario e Andrea invece lo fulminarono con lo sguardo.
Jasmine poi chiese
Jasmine: Ma dove dormiremo?
tutto sommato non sapevamo dove avremmo dormito e se avremmo dormito insieme, Dario le rispose con tono poco sicuro
Dario: Sia nella mia che nella camera di Andrea c'è un letto, potete decidere voi se dormire insieme nella stessa stanza o con noi, i letti tranquille sono separati.
Nella sua insicurezza si nascondeva una persona colma di dolcezza, ero davvero felice che mia sorella avesse trovato una persona come lui.
A mia sorpresa Jasmine rispose ancor prima di potermi consultare
Jasmine: Se va bene a voi ci piacerebbe dormire nella camera con voi, io e Grace passiamo tutte le notti insieme.
Disse sorridendomi, noi due non dormivamo nella stessa stanza da quando avevamo 13 anni io e 12 lei, mentiva spudoratamente per passare la notte con Dario, ma gliela lasciai passare e Dario acconsenti.
Andrea mi guardò negli occhi avvicinandosi e disse
Andrea: Dai Grace, vieni con me così troviamo insieme una mia maglietta che ti faccia da pigiama.
Disse ma prima che io potessi rispondergli mi prese per mano e mi portò in camera sua.
Non avevo mai visto la sua camera, c'erano due letti, due armadi e due finestre, erano come suddivise ma avevano un bell'aspetto.
Trovai Andrea per la prima volta in un completo imbarazzo, girovagava per la camera come se non l'avesse mai vista prima di quel momento e di tanto in tanto si grattava la nuca.
Mi avvicinai a lui, gli presi le mani e si fermò, mi guardò negli occhi e percepii tutta la sua agitazione svanire piano piano.
Grace: Tutto okay?
gli chiesi accennando un sorriso dolce e lui rispose
Andrea: Ora si, grazie stellina.
e mi diede un bacio sulla fronte, poi ricomincio'
Andrea: Preferisci una maglietta o una felpa? Per il sotto non sono sicuro che i miei pantaloni ti entrino.
Disse e percepii che gli si stava tornando l'agitazione e io sorrisi all'idea che si stava davvero preoccupando per me.
Grace: Sei proprio un cucciolo sai? Va più che bene una maglietta che userò come vestito.
Dissi facendogli l'occhiolino e lui mi diede una sua maglietta grigia con delle stampe di vari occhietti, era davvero nel mio stile, fosse stata della mia taglia l'avrei messa quotidianamente. La presi, gli diedi un bacio sulla guancia e andai in bagno per mettermela.
In bagno trovai mia sorella che si struccava, aveva anche lei addosso una maglia enorme di Dario.
Grace: Sei davvero bella.
Le dissi con gli occhi a cuoricino e lei rispose
Jasmine: Dici? Ho paura di non piacergli struccata...
Non si era mai preoccupata di non poter piacere a un ragazzo per il suo aspetto, mi sorprese questa sua reazione ma fui pronta a tranquillizzarla e farle rendere conto di quanto fosse bella.
Mi struccai e misi la maglia di Andrea e uscii dal bagno, sentii Marco borbottare ma non capii il perché e mi avviai da Andrea.
Trovai Andrea in camera mezzo nudo, probabilmente l'avevo interrotto mentre stava per indossare il pigiama; indossava solamente dei boxer neri, era a petto nudo, aveva un fisico scolpito e nonostante l'avessi già visto, in quel momento trovai le sue spalle ancora più grandi del solito.
Rimasi in silenzio qualche secondo per ammirarlo ma poi mi resi conto di quanto imbarazzante fosse la situazione e mi girai scusandomi.
Andrea: Ma no scusami tu, di norma dormo così ma non volevo metterti a disagio e cercavo una maglietta..
Era in totale imbarazzo, glielo percepivo nel tono della voce, si avvicinò a me e mi abbracciò da dietro, poggiando la testa nell'incavo del mio collo.
Grace: Non mi metti a disagio, se vuoi puoi dormire così.
Dissi e lui mi strinse ancora di più a se'.
Mi indicò il letto che sarebbe stato mio per quella sera, ma ero titubante, non avevo mai dormito sola al 100%, dormivo sempre con il mio peluche, non ero sicura che sarei riuscita a dormire tranquilla..
Andrea percepì che qualcosa mi turbava e mi chiese se fosse tutto okay, ci pensai un po' su, ed ero sicura che me ne sarei pentita ma decisi che fosse stato giusto rischiare.
Grace: Puoi dormire con me ?
Avvertii le mie guance prendere colore e notai il sorriso di Andrea formarsi sul suo viso ma fece cenno di sì in un battibaleno.
Eravamo piuttosto in imbarazzo, entrambi a pancia in su sul letto, l'uno accanto all'altro.
Sentii Andrea cercando di aprire un discorso, ma sembrava avesse paura di un rifiuto da parte mia.
Grace: Tutto okay?
Gli chiesi, lui si giro' vero di me ed io girai la testa nella sua direzione.
Andrea: Dovrei chiedertelo io, è da un po' di giorni che ti vedo assente, che succede?
Non riuscii a capire come fosse possibile che lui avesse capito che qualcosa non andasse.
Restai in silenzio e lui continuò
Andrea: Grace puoi dirmi tutto, per favore mi fai preoccupare...
Tirai un sospiro profondo
Grace: Daniel. Mi scrive messaggi e chiama da giorni, addirittura l'altra sera si è presentato al locale e mi ha messo la mano al collo, era arrabbiato a morte. Non so come ma riesce sempre a sapere tutto, inizia a spaventarmi la cosa...
Dissi quasi rassegnata
Andrea: Ecco perché bevesti...Perché non me l'hai detto subito?
Non lo sapevo. Non riuscivo a ricordare il perché non avessi raccontato nulla ad Andrea e restai in silenzio. Lui mi prese e mi abbracciò, mi sentivo così piccola poggiata sul suo petto caldo, nel mentre mi accarezzava e dava baci sulla testa.
Andrea: Ti prego parlamene la prossima volta, io tengo davvero tanto a te, non voglio che tu stia male..
Disse con tono sincero ed io mi strinsi a lui.
Cambiammo argomento e discutemmo abbracciati di cose su cui eravamo in disaccordo.
-
Andrea: Come è possibile che non andiamo mai d'accordo!
Risi alla sua esclamazione
Grace: Io la vedo come una cosa carina, sembriamo proprio come sabbia e neve.
Assunse una espressione confusa.
Andrea: Dire sole e luna era troppo banale?
Io e lui non eravamo opposti come sole e luna, ma come sabbia e neve, due elementi importanti per due stagioni opposte. All'apparenza lui sembrava la neve, indossava sempre capi scuri e ciò non va mai d'accordo col calore dell'estate ma la sua personalità era calda e accogliente come l'estate. Mentre io avevo più l'aspetto da sabbia, ero una persona calorosa, ma anche pungente come la sabbia sotto il sole ed il mio carattere era più freddo come la neve.
Ma ciò non era una regola fissa, c'erano situazioni in cui i ruoli si invertivano ed io ero la neve e lui la sabbia. Ci completavamo. Dove io ero il 10% lui era la mancante parte, il 90%, e viceversa. Quando lui si sentiva triste, io sarei diventata il suo giullare personale e viceversa.
Eravamo diversi come sabbia e neve, ma diversi solo all'apparenza, dentro di noi, sapevamo entrambi che eravamo fatti della stessa e identica pasta.
Mi addormentai abbracciata a lui  con  il battito del suo cuore e il suo respiro che mi facevano da ninna nanna.

—————————————————————-
Spazio autrice
Come state? Aggiornerò un po' di meno in questo periodo perché sto cercando di scrivere capitoli più lunghi..
Fatemi sapere se vi sta piacendo la storia e cosa ne pensate di questo capitolo!❤️
Mi farebbe davvero piacere se faceste girare la voce di questa storia alle vostre amiche o amici.
Qualsiasi cosa mi trovate su ig, a presto!

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora