11. Andrea

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Riattaccai ancor prima che lei potesse salutarmi, avevo paura che mi chiamasse con un nomignolo e io potessi arrossire ancor più di quanto lo ero già, e Marco era appena entrato in camera.
Marco: Ma domani non dobbiamo fare nulla Andre'
mi disse facendomi capire che aveva appena origliato tutta la conversazione.
Andrea: Lo so lo so
gli dissi rassicurandolo ma poi lui continuò
Marco: e allora perché le hai raccontato una cazzata? Sembrava interessato
Disse schietto, non avevo mai fatto caso alla possibilità che Grace potesse piacermi veramente, normalmente io non mi legavo emotivamente alle ragazze, ero più un ragazzo dallo spirito libero, e tutto ciò mi spaventava ma non potevo parlarne con Marco, io e lui eravamo grandissimi amici ma non credevo sarei mai riuscito ad esprimere i miei sentimenti o per lo meno cercare di capirlo con lui, credevo fosse più una cosa che mi sarebbe riuscita meno complicata con una persona tipo Dario, Duccio oppure principalmente con Pietro.
Ci pensai un po' su e decisi di raccontare a Marco cosa avevamo deciso di fare io e Dario, e di quanto fosse geniale questa idea.
Marco mi guardò aspettando che io gli dicessi che fosse uno scherzo.
Passammo dieci secondi in silenzio.
Marco: Ma stai scherzando vero?!
Lo guardai sorpreso e gli dissi di no ed uscii dalla camera, Marco mi inseguì e continuò il discorso come se gli altri ragazzi del bunker sapessero tutta la storia.
Marco: Andrea ma ti sei bevuto il cervello? Non puoi andare a casa di una tipa per parlare con la mamma delle sue decisioni!
Dario era in cucina mentre lavorava al computer e appena senti' le parole di Marco alzo' lo sguardo e mi segui' con lo sguardo, come se avesse capito che la conversazione riguardasse anche lui ma non volesse entrare a farci parte .
Io alzai gli occhi al cielo esasperato.
Andrea: Marco abbiamo già deciso.
Gli risposi sperando che la smettesse ma ebbi l'esatto contrario.
Marco: Andrea, capisco Dario che lui è più persona dolce e robe simili ma tu! Non ti sei mai neanche impegnato a ricordare il nome della ragazza che avevi davanti perché con questa fai addirittura i salti mortali? Non puoi passare dallo zero al milione.
Nel mentre parlava si avvicinarono Jacopo, Duccio e Pietro.
Duccio stava addentando una fetta biscottata con la marmellata di fragole, Pietro era appoggiato alla porta tutto curioso e Jacopo ci stava guardando sconnesso dal mondo.
Jacopo: Che è successo?
E Marco incomincio' contrariato
Marco: Succede che il signorino qui presente e il signorino di là in studio vogliono andare a fare visita alla madre delle due sorelle che stanno frequentando, senza invito e soprattutto senza che lo sappiano solo per far cambiare idea alla mamma sul loro coprifuoco.
Mi innervosì il suo modo di vedere le cose così semplici e reagii d'istinto mandandoli a quel paese e tornandomene in camera.
Dopo un po' arrivo' Dario che mi disse che stavamo facendo la cosa giusta.
Dopo una mezz'oretta Duccio busso' alla mia porta e dopo esser entrato inizio'.
Duccio: Sai Marco non vuole solo che tu ci stia male.
Disse accennando un sorriso ed io ricambiai , poi continuò
Duccio: L'ho detto anche a Dario, nel weekend daremo una piccola festa quindi se vuoi puoi invitare anche Grace, così magari ce la fai conoscere, sia a me che agli altri farebbe davvero piacere.
Ero davvero felice della notizia, speravo solo di convincere la mamma di Grace e Jasmine .

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora