13. Grace

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Andai a prendere Jasmine un po' prima, mancava la professoressa di matematica quindi sarebbe dovuta uscire alle 12, ero piuttosto sollevata, mi ero stancata del solito silenzio della biblioteca.
Jasmine indossava dei vestiti più comodi, dei jeans a zampa e una maglietta a maniche corte viola , le donava davvero molto, era truccata leggermente.
Mentre io ero vestita meno bene di lei, dei semplici pantaloncini neri per il caldo che faceva e una maglietta a maniche corte bianca con le maniche blu scuro, ero truccata leggermente ed avevo i capelli legati con una molletta per capelli.
Mia sorella era davvero esausta della giornata passata a scuola quindi accesi la radio e passammo il tragitto con le note di qualche canzone.
Arrivata a casa notammo una macchina familiare parcheggiata ma non ci facemmo molto caso.
Decidemmo di fare le scale solo perché l'ascensore era al 4 piano e non avevamo voglia di aspettarlo, volevamo più che altro toglierci le scarpe e reggiseno e metterci il pigiama.
Al posto di suonare presi le chiavi così da evitare che nostra madre o Leonardo interrompessero ciò che stavano facendo, aprii la porta e Simba ci venne a salutare saltando sui vestiti di Jasmine.
Jasmine: Ma ciao amore mio.
Disse iniziando a coccolarlo e baciarlo, io iniziai a dirigermi in camera mia per lasciare la borsa sulla scrivania, ma non appena alzammo la testa notammo Andrea e Dario seduti sul nostro divano e Leonardo e nostra madre sulle poltroncine vicino loro.
Iniziai a chiedermi cosa ci facessero lì, e soprattutto iniziai a preoccuparmi di come stessi esteticamente, avevo i capelli legati ed ero vestita in un modo quasi casalingo, non ero per niente presentabile mentre lui, era davvero così bello.
Io e mia sorella ci scambiammo uno sguardo di totale confusione e notai che anche i ragazzi erano quasi sconvolti di vederci lì .
Andrea guardò Dario in cerca d'aiuto nel capire cosa doveva dire.
Fu Leonardo a interrompere il silenzio;
Leonardo: Bentornate ragazze, come è andata la mattinata?
In coro rispondemmo bene con tono confuso e poi Jasmine inizio',
Jasmine: Emh cosa ci siamo perse?
Leonardo ci spiegò che Andrea e Dario fossero andati  a spiegare quanto tenessero a noi e robe simili, fece questo discorso con l'intenzione di fare una battuta che li mettesse in imbarazzo ed io e mia sorella accennammo una risata.
Nostra madre successivamente annunciò che ci avrebbe dovuto parlare e nel frattempo che preparava il pranzo avremmo potuto intrattenere i nostri due ospiti.
Ci dirigemmo sul terrazzino, la parte più viva e allo stesso più tranquilla della casa.
Grace: Non dovevate essere in giro con gli altri per un qualcosa di importante?
Dissi in tono infastidito, non mi era piaciuto questo loro atteggiamento.
Andrea nel panico totale inizio'
Andrea: Beh si emh l'hanno spostato quindi abbiamo pensato " perché non andare a parlare con i genitori delle ragazze per provare a ....
Disse quasi balbettando, stava palesemente mentendo e risi alla stupidità delle sue scuse.
Era una bugia bianca, non avevano cattive intenzioni, lo percepivo in Andrea, quindi risi e mi avvicinai a lui poggiando la mia  testa sul suo petto mentre avevo ancora le braccia conserte, lui tirò un sospiro di sollievo e mi mise un braccio intorno alla vita e con l'altro mi accarezzò i capelli  dandomi anche un bacino sulla testa.

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora