Non dovendo accompagnare Jasmine a scuola mi svegliai più tardi, adoravo dormire, ma dopo le 9 non riuscii ad addormentarmi più così iniziai a pensare a qualcosa da potermi mettere. Non avevo la minima idea di cosa mettermi per la serata.
Non sapevo se mettermi una minigonna o dei pantaloni, e con quale top abbinarli.
Passai la mattinata a provare diversi tipi di combinazioni ma alla fine scelsi un vestito nero aderente arricciato sul davanti, aveva una scollatura profonda, ed ero quasi sicura che l'occhio sarebbe caduto sul mio seno essendo per niente piccolo. Era uno degli unici vestiti a fasciarmi il fisico e non farmi sentire enorme, odiavo com'ero, ma col quel vestito mi odiavo un po' di meno.
Dovevo solo scegliere se mettermi dei tacchi aperti o degli stivali alti fino alla coscia a spillo, ero più propensa a scegliere gli stivali essendo un evento serale e l'abito era davvero corto che lo stivale non l'avrebbe fatto risultare volgare.
Preparai il pranzo e arrivarono Leonardo, mamma e Jasmine. Ero piuttosto sicura che Jasmine si sarebbe messa il suo abito leopardato lungo con uno spacco enorme sulla coscia e delle decolte' nere.
Pranzammo e Jasmine mi disse che si sarebbe preparata verso le 17.00 , fortunatamente avevamo più bagni quindi non dovevamo preoccuparci.
Dopo pranzo mi misi sul letto per riposare un po' e ricevetti una chiamata da un numero sconosciuto.
G: Pronto?
X: Non uscire stasera.
Daniel. Chiusi la chiamata e feci finta di nulla. Qualsiasi cosa avrei fatto sarebbe stata inutile, quindi decisi di ignorare.
Richiamo' dopo 10 minuti esatti.
X: Non sto scherzando Grace, non uscire.
disse con tono autoritario.
G: Lasciami stare.
E chiusi la telefonata. Avevo ansia ma non volevo ancora una volta essere una pedina nel suo stupido gioco.
Fortunatamente riuscii ad addormentarmi e passai il pomeriggio in tranquillità. Mi svegliai verso le 19 con 6 chiamate perse, 1 di Andrea e 5 da Sconosciuto.
Richiamai Andrea che rispose subito.
A: Ciao stellina tutto okay?
Sorrisi istintivamente e mi disse che sarebbe venuto a prendermi per le 22.30.
Mi alzai e andai a prepararmi. Mi ero lavata i capelli il giorno precedente quindi il riccio era a dir poco perfetto. Mi feci una doccia e mi truccai. Solito make up, e mi vestii. Mia sorella fu pronta per le 22.00 e utilizzo' quei 30 minuti per farsi varie foto. Era davvero bellissima. Io fui pronta per le 22.15 e prima di uscire dal bagno mi squillo' il telefono.
Risposi istintivamente pensando fosse Andrea.
G: Cuoricino sono pronta, sei giù?
X: A chi chiami "cuoricino"?
Daniel. Era ancora lui. Volevo urlare. Mi aveva stancato. Ma aveva lo stesso tono con cui mi minacciava ai tempi della nostra relazione. Nonostante non andassi più in terapia ero ancora terrorizzata.
X: Che fai non rispondi più? Con chi devi uscire? L'ho sempre detto che eri peggio delle prostitute.
E questa volta fu lui a riattaccare.
Continuai a far finta di nulla e andai da mia sorella.
Poco dopo arrivarono Dario e Andrea con auto diverse.
Appena scesi trovai Andrea con addosso una camicia bianca, dei pantaloni neri e una cinta , era davvero bellissimo, gli donava la tenuta elegante.
"Sei bellissimo/a" Ci dicemmo nello stesso momento e ridemmo. Lo abbracciai, mi gettai con le braccia sul suo collo, lui sembrava abbastanza sorpreso, ma ne avevo bisogno quindi cercai di non farci caso, lui mise le mani sulla mia vita e mi strinse a se.
Trascorremmo il tragitto in auto parlando di qualsiasi cosa e soprattutto discutendo, qualsiasi cosa dicevo lui era contrario, sembravano quasi due poli opposti legati da un filo.
Nei rari momenti in cui lui era concentrato sulla strada io mi perdevo nel guardarlo. Amavo ogni particolare di lui, dalle sue belle e carnose labbra a quei capelli color corvino. Ero quasi sicura di essere persa per Andrea ma ero certa che lui non lo fosse.
Arrivammo al locale ed era molto più grande e più carino di quello precedente. Aspettammo Dario e Jasmine ed entrammo. Andrea mi fece conoscere il suo amico Duccio, aveva dei capelli rossi sgargianti e un sorriso contagioso, mi piaceva come persona, era quel tipo di persona con cui normalmente legavo.
La musica questa volta mi piaceva un po' di più e ballai un po' con Andrea, eravamo l'uno attaccato all'altro, non riuscivo a smettere di guardarlo dritto negli occhi e sorridergli.
Ad un certo punto ricevette una telefonata e dovette allontanarsi, io uscii un attimo per respirare un po' d'aria senza essere respirata da tutte quelle persone nel locale .
Mi sedetti su una panchina vicino a degli alberi con vari fiori, amavo i fiori, qualsiasi tipo di fiore mi piaceva, tranne le rose rosse, Daniel era riuscito a farmele odiare.
"Ciao amore, non mi ascolti mai, sei sempre uguale"
Disse una voce molto familiare, alzai lo sguardo e mi trovai Daniel davanti.
Il mio cuore perse un battito. Indossava una maglietta bianca e degli skinny jeans blu. Era uguale a come me lo ricordavo, si era fatto crescere solo un po' i capelli .
Grace: Lasciami stare ti prego.
Gli dissi d'istinto, avevo ancora paura di lui.
Daniel: Non dirmi che hai paura di me amore, lo sai che non ti farei mai male di proposito..
Disse avvicinandosi a me e io provai ad alzarmi ma mi bloccò.
Daniel: Non così in fretta...Come sta Andrea, è lui "cuoricino" vero?
Lo guardai davvero male.
Grace: Smettila di fare il geloso, tra di noi è finita molto tempo fa.
Ma fece cenno di no.
Daniel: Non dire queste brutte cose, io ti amo Grace..
Era un ipocrita, non mi amava, non lo aveva mai fatto, io l' odiavo.
Grace: Smettila tu di mentire a te stesso, tu non mi ami, lasciami stare, torna a Bari, che ne hai fatto del lavoro che avevi? ti hanno dato una vacanza senza preavviso?
Gli dissi, ero arrabbiata e frustata ma lui continuò
Daniel: L'ho lasciato per te amore mio.
Io alzai gli occhi al cielo e mi alzai ma lui mi bloccò per il collo.
Daniel: Devi portarmi rispetto.
Disse stringendo la presa, mi sentivo come mi faceva sentire ogni volta dopo un livido.
Arrivo' un ragazzo abbastanza alto che me lo levò di dosso.
X: Ha detto di lasciarla stare!
Disse urlandogli contro.
Aveva gli occhi celesti, un fisico scolpito, molti tatuaggi e i capelli alla Leonardo di Caprio nel film del titanic. Aveva dei pantaloni beige e una camicia con stampe tropicali.
X: Ti ha fatto male? Sono Federico piacere.
Grace: No, grazie, Grace.
E me ne andai. Decisi di buttarmi sull'alcol e far finta di nulla per il resto della serata.
STAI LEGGENDO
Come sabbia e neve // Faster
Fanfiction" Eravamo diversi come sabbia e neve, ma diversi solo all'apparenza, dentro di noi, sapevamo entrambi che eravamo fatti della stessa e identica pasta." Può il ricordo di un amore tossico rovinare una nuova storia d'amore?... Riuscirà Andrea a ritrov...