9. Grace

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Ero piuttosto felice che Andrea non mi odiasse per non aver risposto immediatamente ai suoi messaggi, anzi sembrava addirittura capire, era tutto una novità.
Arrivate a casa, nostra madre era un po' preoccupata ma non sembro' far caso al nostro ritorno senza evidenziatori, ne fui sollevata perché non avrei avuto la minima idea di cosa raccontarle.
Fu una domenica abbastanza tranquilla, mia sorella e mia madre passarono il pomeriggio a trovare cosa mettersi per il loro primo giorno di scuola.
Mia sorella era indecisa se mettersi dei jeans e una maglietta tutta viola oppure dei cargo militare con un top blu e da sopra una camicia, io optai per la seconda opzione mentre mia madre per la prima, Jasmine mi vedeva come un pilastro fondamentale e si fidava ciecamente di ciò che dicevo quindi opto' anche lei per i cargo, camicia e top.
Avrebbe messo i suoi soliti anelli e orecchini a cerchio grandi, tutto ovviamente in oro.
Mia madre invece era certa di volersi mettersi dei jeans a zampa chiari, ma era indecisa su quale camicetta mettersi.
Jasmine: Dai mamma vestiti con questa maglia scollata, così li rimorchi tutti!
Disse mia sorella leccandosi le labbra e alzando le sopracciglia in modo ironico facendomi scoppiare. a ridere, mentre mia madre la riprese.
Io le consigliai di mettersi una camicietta rossa a maniche corte larghe abbinandola a una delle sue solite collane vistose.
Non le piaceva molto ma alla fine optò per una camicietta lilla intrecciata, smanicata con scollo a V per niente profondo.
Andammo a dormire ad orari diversi, mia  madre alle 9 e mezza di sera, mia sorella alle 11 di sera, mentre io all'1 di mattina ero ancora sveglia.
Non riuscivo a dormire, quindi mi alzai e presi nuovamente la giacca di Andrea, prima o poi avrei dovuto restituirgliela ma non credo sarei più riuscita a dormire senza, poggiai la giacca vicino al mio cuscino e mi addormentai.
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Fu mia sorella a svegliarmi alle 6.45 del mattino.
Jasmine: Che ci fai con quella giacca?
chiese mentre si spazzolava i denti
Mi alzai di scatto e le dissi che mi mancavano altri 15 minuti prima della sveglia, lei fece le spallucce e ritorno' in bagno.
Mi alzai dal letto e presi le prime robe che avevo davanti, dei jeans scuri e un top a maniche corte turchese, presi anche l'intimo e andai nell'altro bagno per prepararmi.
In quel momento mi scordai che avrei dovuto incontrare Andrea.
Per le 7.50 sia io che mia sorella eravamo pronte, salutammo nostra madre che avrebbe dovuto prendere servizio alle 9 e scendemmo.
Grace: Ansia?
chiesi mentre guidavo
Jasmine mi guardò e rispose
Jasmine: Solo un po'
Le presi la mano e le dissi che sarebbe andato tutto bene, e che per qualsiasi cosa aveva sua sorella pronta ad aiutarla.
Arrivammo a scuola per le 8.05 e la campanella sarebbe suonata alle 8.20, le dissi che se voleva poteva tranquillamente aspettare lì con me in macchina.
Jasmine: Grazie Gre
disse sorridendomi e poi guardo' dal finestrino notando la macchina di Andrea, così me lo fece notare e scese per controllare, la seguii ed uscì Dario con la confezione di un cornetto in mano.
Lei lo abbracciò e sentii lui dire " Sorpresaa"
Sorrisi al gesto, e mi avvicinai a loro.
Lo sportello del guidatore si aprì e vidi Andrea scendere, aveva dei jeans baggy bianchi con degli strappi, una maglia a maniche corte nera e gli occhiali da sole.
Era ancora più carino al mattino.
Andrea: Non ti ho portato il cornetto solo perché ho in mente qualcosa di più carino.
Disse e mi abbracciò.
Grace: buongiorno eh
dissi fra le sue braccia, mi trovavo così bene, sentivo come si sente una bambina tra le braccia del suo papà, ed era strano anche perché io non avevo mai provato quella sensazione, ma mi sentivo così al sicuro.
La ciliegina sulla torta fu la risposta di andrea.
Andrea: Buongiorno a te stellina.
Disse e io mi sciolsi ancora di più e non mi staccai dal suo abbraccio.
Fu la campanella a riportarmi alla realtà, abbracciai mia sorella e le augurai buona fortuna, Dario le diede un bacio sulla guancia e la strinse forte a sè.
Dario: Anche se non andrebbe fatto, tu scrivimi, ci vediamo alle 12.
Disse e le diede un altro bacio sulla guancia.
Mia sorella entro' a scuola, Dario sospiro' e sali' in macchina salutandoci.
Andrea mi prese la mano e disse
Andrea: Non ho intenzione di sprecare questa giornata, andiamo stellina.
Salimmo in macchina e insistette per guidare lui perché se no non sarebbe stata una sorpresa, acconsentii e mi fece uno dei suoi sorrisi più belli.

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora