6. Andrea

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Non solo Grace non aveva risposto al mio ultimo messaggio ma erano addirittura passate 24ore e non sapevo più come sentirmi.
Le prime 3 ore le avevo passate pensando fosse occupata ma poi mi ero insospettito, e se non avesse voluto più vedermi? Se fossi stato solo io bene quel pomeriggio? ma ciò avrebbe comportato il mentire nei suoi messaggi precedenti. Non sapevo cosa mi stesse accadendo, era come se fossi stato stregato da Grace, qualsiasi cosa riusciva a farmi pensare alla ragazza dai ricci rossi.
Ero lì a pensare seduto al tavolo della cucina facendo colazione con del latte e cereali con i miei amici, ma mentalmente ero assente e continuavo a pormi quesiti sull'assenza di Grace.
Dario: Jasmine non risponde alle mie chiamate da ieri, puoi chiedere a Grace se sa qualcosa? Non vorrei averle detto qualcosa che le abbia dato fastidio senza rendermene conto
Disse mettendosi le mani sulla testa imitando un gesto disperato.
" Non posso" risposi, erano le uniche parole che mi vennero in mente .
Tutti i miei amici mi guardarono storto, non sapevano a chi dovessero "consolare" se a Dario per la "scomparsa" di Jasmine o a me per un motivo a loro ancora ignoto.
Pietro mi si avvicinò, mi mise il braccio intorno alla spalla e chiese cosa stesse succedendo.
Non parlavo apertamente dei miei sentimenti, soprattutto se riguardavano una ragazza, non mi era mai successo, ma sapevo che se non avessi esposto a qualcuno i miei pensieri sarei impazzito.
Andrea: Succede che Grace non mi risponde da quasi 25 ore e l'ultimo suo segno di vita è il visualizzato di un invito al bar per parlare da parte mia di 24ore fa !
Dissi senza accennare pause.
Dario sembrò ancora più preoccupato.
Jacopo chiese se sapevano dove vivessero così da far capire che ci tenevamo e che se volessero chiudere lo avrebbero dovuto fare di persona, ma la risposta fu negativa da entrambe le parti.
Marco invece cercò di distrarci proponendoci di andare in qualche locale così da non pensarci più ma ottenne solo sguardi fulminanti come risposta, mentre Duccio esaminava la situazione.
Lui era il più profondo fra noi.
Duccio: Jasmine è ancora minorenne mentre Grace deve iniziare l'Universita?
chiese e io e Dario facemmo cenno di si.
Duccio: La madre insegna, vero?
Non capivamo dove volesse arrivare ma continuammo a dargli conferma
Duccio: e se questo fosse un modo per farle concentrare più sugli studi e avesse sequestrato i telefoni?
Era un'idea banale, priva di senso.
Andrea: Grace è maggiorenne e Jasmine compierà 18anni a Ottobre.
Dissi un po' arrabbiato.
Chiesi a Dario se avesse almeno l'idea di dove potessero abitare e lui mi rispose dicendo che sapeva solo dove sarebbe dovuta andare a scuola Jasmine.
Mi misi la mano sulla bocca, guardando fuori e pensai.
Guardai Dario, e sapevo che stavamo pensando entrambi alla stessa identica cosa.
Non so come ma si collegò sul nostro filo del pensiero anche Pietro, del tutto in disaccordo .
Pietro: No non potete farvi il giro dei portoni di Empoli! Almeno aspettate 3 giorni.
Tutti gli altri appena capirono le nostre intenzioni appoggiarono l'idea di Pietro e Jacopo disse
Jacopo: Ragazzi l'idea di farvi scaricare dal vivo era solo se aveste saputo dove vivessero, così è troppo, non solo ci rimarrete di merda perché non vi vogliono ma avrete sprecato giorni a cercare il luogo dove vivono.
Dario mi guardò e io lo guardai.
Ci alzammo, e Dario disse
Dario: Io vado a farmi una doccia prima di uscire, ci metto meno di te e mentre ti lavi preparo l'itinerario da seguire.
Continuò deciso.
Andrea: Basta che guido io e andiamo con la mia macchina.
Dissi e mi fece cenno positivo, lui si avviò per il bagno e io per la camera scegliendo i vestiti mentre gli altri fecero un cenno di disperazione nei nostri confronti .
Il tempo non prometteva bene ma anche sotto la pioggia saremmo andati a cercarle. Non era da loro. Non era da Grace.

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora