17. Grace

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Avevo una grandissima paura di non piacere agli amici di Andrea, invece sembravamo essere anche in sintonia, però percepii che ci fosse qualcosa che turbasse Andrea.
Poco prima dell'inizio del film Jasmine mi prese e mi portò sul loro balcone chiedendomi cosa ne pensassi, avevo avuta una settimana piuttosto difficile, Daniel non smetteva di chiamarmi e io stavo ignorando tutto ma in quel momento, la mia attenzione era focalizzata sulla sicurezza che mi esprimevano le spalle di Andrea.
Era davvero strano, nonostante per me fosse difficile cercare di non pensare o distrarmi, Andrea semplicemente standomi accanto riusciva facilmente a farlo..
Vedemmo un horror che non avevo mai visto e Andrea si poggiò sulla mia spalla, mi strinse a se e aveva la mano sulla mia pancia. Ero molto insicura, ma quella zona del mio corpo era sempre stata off-limits ma con lui, in quel momento feci un'eccezione.
Sembrava così piccolo in quel momento che gli avrei permesso di tutto.
Il film inizio' e fortunatamente non mi spaventai molto, dopo un po' notai che Andrea si era addormentato, era davvero adorabile, aveva le labbra socchiuse e aveva un espressione che esprimeva beatitudine in qualsiasi lingua.
Pietro mi guardò e rise, io lo guardai con una espressione confusa e si avvicinò al mio orecchio
Pietro: Sai è strano, Andrea non si addormenta mai così facilmente, soprattutto se c'è gente, forse tu lo fai stare cosi bene che riesce addirittura ad addormentarsi.
Ero sorprendentemente felice, nonostante sapessi che quella fosse solo un'ipotesi, l'idea di poter piacere ad Andrea, mi sembrò realizzabile.
Lo guardai e sorrisi di nuovo continuando a fargli i grattini.
Nonostante il film sembro' davvero spaventoso io non riuscivo a non provare pace, avere Andrea accanto riusciva a farmi stare davvero bene.
Si fecero le 23 e il film terminò', nonostante l'atmosfera non fosse così silenziosa Andrea non si svegliò, sembrava dormisse beatamente.
Marco mi guardò e chiese
Marco: Ma Andrea ha dormito tutto il tempo?
e sorprendentemente la maggior parte dei presenti risposero al posto mio, non pensavo che se ne sarebbero resi conto.
Duccio sembro' molto simile a me e mi capi' in un secondo, si portò quasi tutti in un'altra stanza così che io potessi svegliare Andrea senza farlo sentire osservato.
Eravamo solo io e lui, sorrisi al pensiero di quanto fosse bella quella situazione o semplicemente di quanto Andrea rendesse colorata la mia vita.
Gli accarezzai il viso e lo chiamai dolcemente, lui al mio richiamo si strinse ancora di più a me poggiando la testa sul mio petto, sembrava davvero un cucciolo che si stringeva alla sua mamma.
Continuai a chiamarlo e cercare di svegliarlo, e dopo vari tentativi ci riuscii, lui si stiracchiò sempre su di me e alzò il viso guardandomi fissa negli occhi.
Grace: Ma buongiorno cuoricino, dormito bene?
e lui nascose il viso.
Andrea: Quanto ho dormito? che ore sono?
Aveva semplicemente dormito per tutta la durata del film ed era attivato il momento in cui io e mia sorella dovevamo tornare a casa.
Si mostrò contrariato e si strinse forte a me, non mi sarei mai aspettata che Andrea fosse un ragazzo così dolce e voglioso di coccole, stavo scoprendo una parte di lui che mi sembrava solo realizzabile nel sogno. Gli baciai la testa e lui mi sorrise.
Andrea: Altri 5 minuti e ti lascio andare.
Gli sorrisi facendo cenno d'approvazione.
Avrei voluto averlo lì abbracciato a me per molto più di soli 5 minuti ma purtroppo passarono. Andammo dagli altri che si trovarono sul loro balcone, il tempo era pessimo, diluviava e c'erano lampi e tuoni.
Sgarrai gli occhi al pensiero di dover guidare al buio con quel tempo, Andrea sembrò percepirmi e disse davanti agli altri
Andrea: Ma voi non potete tornare a casa con questo tempo.
Non aveva tutti i torti, d'altronde non conoscevo  neanche la strada, ma non volevo recare disturbo.
Dario proseguì
Dario: Forse è meglio che vi fermiate qui, domani vi accompagnano noi.
E la maggior parte dei loro amici furono d'accordo con l'idea di Dario.
Erano davvero tanto gentili ma non dovevano. Andrea mi guardò e riprese il discorso.
Andrea: Se decidete di non dormire qui, vi accompagno io, la strada è pericolosa. Non starei tranquillo.
Jasmine mi guardava come se aspettasse che io le dessi in consenso per dormire lì.
Di sicuro non volevo che Andrea facesse andata e ritorno con la pioggia al buio, ma restare la mi faceva sentire di troppo.
Nel mentre pensavo e prendevo una decisione, fu un luminoso lampo seguito da un rumorosissimo tuono a farmi capire che era meglio restare lì per la notte.
Grace: Siete sicuri?
Tutti mi fecero cenno di sì tranne Andrea, Dario e Jasmine che volevano abbracciarmi per la scelta che avevo fatto.

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora