4. Andrea

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Sentii dei rumori nel corridoio, erano le 9 e mezza, io avevo ancora il telefono sul petto.. Sicuramente mi ero addormentato nella ricerca, ma non ero ancora riuscito a trovarla. Decisi di andare nella cucina e fare colazione. Dissi un "buongiorno" assonnato e credo anche abbastanza triste, Duccio mentre tirava un morso a una fetta biscottata con marmellata disse
Duccio: Giorno Andrè, Dario ha detto che voleva parlarti, quindi appena finisci il caffè vai da lui, credo sia nel giardino .
Ero sicuro volesse parlarmi del modo brusco con cui lo avevo svegliato quindi decisi di andare da lui con tranquillità, dopo aver finito colazione, essermi fatto una doccia e sopprattuto essermi messo qualcosa addosso.
Dovevo farmi la barba, ma non ne avevo voglia, non avrei dovuto fare nulla di interessante nella giornata quindi decisi di farmela il giorno successivo. Dopo la doccia decisi di mettermi dei jeans grigi baggy, una maglietta nera a maniche corte e le prime scarpe che avrei trovato. Accessi una sigaretta e andai da Dario.
Andrea: Giorno Dà, Duccio ha detto che volevi parlarmi, so che avrei potuto aspettare e non svegliarti-
iniziai per scusarmi ma lui mi guardò strano e inizio'
Dario: Nono Andrea, cioè si potevi evitare ma non è questo il punto, ho visto la sorella di jasmine mentre l'aspettava in macchina, con la tua stessa giacca, oggi devo vedermi con Jasmine, nel pomeriggio, l'accompagnerà Grace e da quel che ho capito si fermerà anche lei al parco ma per studiare, se vuoi puoi venire e se è lei magari puoi parlarci e avere il suo contatto senza svegliarmi più la notte.
Disse ridendo, io ero senza parole.
Sicuramente sarei andato con lui, ma avevo una sorta d'ansia, non sapevo se fossi all'altezza, forse avrei dovuto cambiarmi e farmi la barba, e se non fosse stata lei? e se non avesse voluto parlarmi? Provavo tutto questo per la prima volta.
Ringraziai Dario ed entrai a casa.
Pietro nel mentre si metteva una delle sue solite camicie di lino stile principe azzurro. Mi chiese se stessi bene, lo guardai e feci cenno di sì, non ero pronto per parlare di ciò che stavo provando con qualcuno, andai nella mia camera e mi buttai sul letto in preda all'ansia. Aspettai le 15 come un bambino aspetta la mattina di natale. Tutti i miei amici se ne resero conto, li sentii parlare nell'altra stanza
Jacopo: ma cosa ha Andrea? è da ieri sera che lo vedo sconnesso, come se fosse su un'altra linea d'onda
disse con un cenno di preoccupazione nella sua voce.
Duccio: Penso sia per una ragazza, ma è strano, di norma non ci perde mai così tanto la testa
Dario: Aspetta, sta così per la sorella di Jasmine? lo avevo pensato ma non credevo fosse possibile, da come l'ho conosciuta quei pochi minuti sembrano l'opposto, come sabbia e neve.
Decisi di alzarmi sia perché erano le 14.30 e anche perché non mi piaceva tanto l'idea che i miei amici parlassero di me senza di me.
Appena arrivai smisero di parlare e sorrisi.
Dario: Andrea che ne dici se andassimo già al parco? i gentleman non fanno mai aspettare  le donzelle
disse ridendo, e io sorrisi ma non troppo perché ero ansioso.
Andammo in macchina e cerco di distrarmi ma io non gli prestai troppa attenzione.
Arrivammo per le 14.45. Dario scrisse un messaggio a Jasmine dicendole che era già arrivato e che l'aspettava.
Dopo più o meno un quarto d'ora le vidi; Jasmine indossava un top leopardato e dei jeans baggy con delle jordan. Era molto carina, Grace era dietro di lei, aveva una borsa in tela con dentro probabilmente dei libri, iniziai a domandarmi  se volesse parlare con me o mi ritenesse una distrazione dallo studio. Aveva degli orecchini vistosi e un abito nero lungo. Rimasi quasi a bocca aperta, nonostante fosse un look stile Morticia della famiglia Addams, stava divinamente, mi sentivo un po' come Gomez Addams, pronto ad adorala e venerarla per il resto della mia vita, non avevo mai provato queste emozioni ed era strano. Neanche la conoscevo, ma sentivo il bisogno di starle accanto.
Salutai Dario, e gli chiesi di non dire nulla sul mio stare al parco e senza neanche lasciarlo rispondere mi allontanai.

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora